Hai cominciato il match in maniera molto energica, palle break nel primo game, lui ha avuto il break nel terzo. Cosa è cambiato dopo quel punto?
Penso che lui ha cominciato sbagliando qualcosa all’inizio. Stava sbagliando un po’ troppo. Penso di aver avuto delle occasioni e di averle colte. E poi improvvisamente lui non ha più sbagliato. Stava tirando i suoi colpi ed era molto meglio negli scambi. Si, improvvisamente non era solido ma super solido. Quando Novak gioca in questo modo è veramente difficile da battere.
Sapendo che non hai mai battuto Novak nelle 11 volte che vi siete incontrati in carriera, quando sei andato giù così, quanto è difficile prendere energia per rientrare nel match quando hai avuto delle opportunità prima e ora è difficile riaverle?
Ho provato solo a stare concentrato su me stesso, ho provato a cambiare il mio piano di gioco, ho provato a venire a rete un po’ di più. Ho provato a rimanere solido e continuare a crederci. Non importa se sono sotto. Anche se so che è il numero uno del mondo, e non l’ho mai battuto, ma credo ancora che posso batterlo prima o poi.
Sai, tu credi ancora che puoi fare qualcosa e devi solo continuare a credere.
Stai giocando il tuo miglior tennis, ma stai anche giocando molto tennis. Mi chiedo un paio di cose. Ti è costato molta fatica entrare in quest’ottica?
Sì, sicuramente non sono molto riposato come due settimane fa. Questo è sicuro. È più di questo. È come se mi sono dovuto allenare duramente per tornare perchè le persone pensano che ho giocato solo Washington, ma c’è un lavoro prima di Washington. Ho giocato molto e ho giocato bene, ho giocato dei bei match qui. Sicuramente è difficile, ma è parte del lavoro. Sono fortunato. Ho avuto alcuni infortuni ma mai niente di serio. Ma, sai, impari anche quando sei stanco come ora. I grandi match come quello di oggi ti insegnano. E questa è una grande lezione per me per la prossima volta che giocherò contro di lui.
(Traduzione di Alessandra Montenero)