US Open interviste, Evans: "Una sconfitta che farà male a lungo"

Interviste

US Open interviste, Evans: “Una sconfitta che farà male a lungo”

US Open terzo turno, interviste: [3] S. Wawrinka b. D. Evans 4-6 6-3 6-7 7-6 6-2. L’intervista del dopo partita a Daniel Evans

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Quali sono le tue sensazioni sulla partita ora che hai avuto tempo per rifletterci?
Un po’ di crepacuore. Non so proprio cosa dire. È dura da mandare giù. Mi farà male a lungo. È deludente per come si è conclusa-

Ti sei un po’ perso all’inizio del quinto set. Fisicamente ti sentivi bene oppure eri provato per non aver realizzato il match point? Quali erano le tue emozioni in quel momento?
Ero fisicamente stanco. Inconsciamente ero anche un po’ provato mentalmente. Al quinto contro un giocatore di classe come lui. Sapevo di avere perso una grande opportunità nel quarto. È dura da superare.

Ad un certo punto dell’incontro ho sentito Stan lamentarsi delle tue grida di incitamento sui suoi errori.
Non gli ho detto niente, assolutamente niente. Non mi sono accorto che fosse scocciato per qualche cosa. Era arrabbiato con lo staff nel mio box che mi incitava troppo da vicino. Ho detto loro di non dire più nulla. Non ho nulla contro di lui e non voglio essere coinvolto in discussioni con lui. Ha vinto e lo rispetto troppo per poterci discutere.

Hai messo alle corde il vincitore di due Slam. Deve essere motivo di incoraggiamento poter essere alla pari con giocatori simili.
Non ora, no. Direi lo stesso anche se avessi perso con un qualunque altro giocatore. Bisogna saper sfruttare le possibilità.

Hai parlato dello smash fallito. È quello il momento su cui hai maggiori rimpianti?
Sì. L’ho tirato dalla parte sbagliata. Giusto al centro. I dettagli fanno una grande differenza in questi incontri. Perché ho schiacciato al centro… non l’ho mai, mai fatto. Incomprensibile… così è la vita.

Domani hai il doppio…
Probabilmente no. Sono piuttosto dolorante. Mi sa che lo salto.

Parlaci del tuo infortunio.
È sotto il piede. Mi avete probabilmente visto battere il piede tra i game. Non so cosa sia ma fa piuttosto male. È così già da qualche settimana. Spero che Nick (Kyrgios, compagno di doppio ndt) vinca. Così sarà più facile dirglielo.

Quando Murray perde una partita al quinto viene sempre qui a dirci che deve tornare in palestra e lavorare di più, aumentare i carichi di lavoro. Sottoscrivi il suo punto di vista? Sei un tipo così anche tu?
Non sottoscrivo. Ho perso il match perché ho preso la decisione errata sullo smash e non perché non fossi in forma fisicamente. Certamente al quinto ero stanco, ma mentalmente e non fisicamente. Ero stanco mentalmente all’idea di fare un quinto set dopo quattro set così combattuti. Uscire sconfitto dopo essere stato in quella posizione è qualcosa che mi devo togliere in fretta dalla testa. Penso sia una buona idea mollare per un po’. Non sono mai stato così a lungo in trasferta.

Cosa ti ha detto Wawrinka alla fine del match?
Ha detto solo ‘bella battaglia, mi spiace che tu abbia perso’. Tutto qui. Un gesto di classe. Ecco perché ha vinto tanti tornei e gli Slam. Dubito, però, che fosse così dispiaciuto…

Traduzione di Roberto Ferri

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