[3] R. Gasquet b. D. Schwartzman 7-6(4) 6-1 (da Anversa, Bruno Morobianco)
La nebbia che ha avvolto Anversa fino a tarda mattinata non ha spento l’interesse per le finali in programma oggi. In fila ordinati, gli appassionati locali hanno iniziato a riempire la Lotto Arena seguendo con interesse la finale di doppio tutta di lingua francese che ha visto trionfare la coppia Nestor-Roger Vassellin. Lontani dai riflettori Gasquet e Schwartzman provavano gli ultimi colpi per la loro prima sfida assoluta. Per il francese terza finale stagionale, a Montpellier fu un trionfo, a Shenzen cedette al rientrante Berdych. Gasquet si presenta in finale, la ventisettesima della sua carriera da professionista, consapevole di essere il favorito e meno logoro per aver giocato una gara in meno di Schwartzman. L’argentino sopperisce la stanchezza, 7 ore di gioco nelle 4 gare di questo torneo, con l’entusiasmo di chi sta disputando la sua migliore stagione nonostante un piccolo infortunio a un dito della mano destra lo abbia costretto a uno stop di 8 settimane. Dal torneo di Wistom Salem è tornato competitivo, dopo la finale vinta a Istanbul in primavera, un altro trionfo nel challenger di Barranquilla. I tanti presenti hanno accolto col giusto tributo di cortese sportività il piccolo argentino mentre per Gasquet le ovazioni specificano la preferenza del loro tifo odierno. Le poche sedie vuote segnalano la delusione per l’assenza di Goffin, di chi ha preferito seguire in tv la finale. Gli sfidanti si studiano, entrambi costruiscono i loro punti da fondo campo.
La prima palla break arriva al terzo gioco, Gasquet rimedia e nel turno successivo non perdona gli errori di Schwartzman trovando il primo break della gara. Lo strappo si fa sentire e per il francese è facile allungare fino al 4-2. Schwartzman ripresosi dal colpo riesce a rimanere in scia come nelle gare precedenti. Gasquet serve bene, ma riesce nell’incredibile impresa di sprecare 3 set point consecutivi sul proprio servizio. Due suoi errori caricano l’argentino che trova 3 vincenti disegnati più col pennello che con la racchetta. Gli applausi aumentano e con essi escono allo scoperto anche i supporter del sudamericano. Il risultato è il terzo tiebreak del torneo per Schwartzman, che sotto 3-1 riesce nuovamente a trovare presto la parità sul 3-3 ma i suoi errori questa volta consegnano a Gasquet altri due set point, concretizzati alla prima occasione. Il vantaggio deprime il lottatore sudamericano e non appaga il transalpino che riesce a gestire il secondo set infliggendo un secco 6-1 come non gli era riuscito nell’intera settimana, confermando il divario del ranking ma senza ridimensionare la settimana di Schwarzman. Per Gasquet il secondo trionfo della stagione, il quattordicesimo della sua carriera, che lo ha reso protagonista insieme a Mahut, Monfils e Pouille del tennis francese, quello che vince. Per il tennis argentino ancora conferme, in vista della prossima finale di Davis questo week end ha portato un titolo a Stoccolma e un finalista qui.
In conferenza stampa Gasquet, molto composto, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la vittoria e per la splendida organizzazione del torneo , ammettendo un po’ di stanchezza e di voler far bene prossimamente Bercy. L’argentino ha espresso tutta la sua delusione per l’esito finale, ha sperato di ripetersi come con Goffin in semifinale ma di non aver trovato la giusta determinazione nelle discese a rete di fine tie break. La stanchezza per le tante ore giocate in settimana hanno causato il vistoso calo nel secondo set. Ha confermato di voler tornare per la prossima edizione.