ATP Basilea: Wawrinka non convince ancora. Cilic evita il peggio, delPo sovrasta Goffin - Pagina 2 di 2

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ATP Basilea: Wawrinka non convince ancora. Cilic evita il peggio, delPo sovrasta Goffin

BASILEA – Il croato tentenna nel secondo set ma ha la meglio su Carreno Busta. Prosegue la lotta per le Finals. La torre di Tandil in grande spolvero contro il belga, avrà Nishikori ai quarti. Wawrinka costretto di nuovo al terzo

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Passa anche Stan Wawrinka, sostenuto dal pubblico amico, seppur costretto al terzo set dall’istrionico statunitense Donald Young. Bel talento Young, su cui si è scritto e detto di tutto ormai. La precocità lo ha evidentemente danneggiato, e il suo atteggiamento frenetico in campo in parte rispecchia l’insicurezza di chi troppo giovane ha dovuto sopportare aspettative insostenibile. I suoi drive mancini si lasciano apprezzare, come le curve in fuori al servizio e una discreta velocità di piedi. Si carica nel settimo gioco, quando grazie ad uno smash e tre servizi vincenti si cava fuori dal 15-40. Wawrinka continua comunque a pressare da fondo, senza soffrire le traiettorie alte sul proprio rovescio, costruendo anzi proprio con quello le sue manovre: non ottiene altre occasioni però, né ne concede, e si giunge quindi al tiebreak. Young è elettrico, regala anche uno straordinario passante di dritto in allungo per andare avanti 3-2, ma cede il minibreak sprecando in lunghezza un colpo d’attacco quasi elementare sul 3-5; Wawrinka ringrazia e sigilla il primo parziale con un bel dritto in uscita dal servizio. Ben lontano dal tutto esaurito, l’impianto si scalda quando, anche stasera, i genitori di Roger Federer compaioni nel box di fronte al sediolone dell’arbitro Lahyani, che si esibisce nel suo solito annuire e sorridere ai giudici di linea. Wawrinka riparte con la suola che accarezza ma non forza sul pedale dell’acceleratore, cercando di essere il più pragmatico possibile senza fretta. Spreca una palla break nel secondo game, quando non riesce a contenere in difesa, ma organizza con ordine il proprio gioco senza mai rischiare. Sul 3-2 spreca da 0-30 e permette alla sua racchetta di conoscere da vicino il suolo azzurro della St. JakobsHalle: nel gioco successivo bianchetta anche due palle break, sfruttando la poca concretezza dell’avversario che si fa investire, pigro, dal servizio, per il delirio del pubblico di casa. Sembra il momento della svolta, lo svizzero apre a tutta il rubinetto dei vincenti e incamera i due game che seguono, lasciando in confusione Young; ma al momento di servire per chiudere, il coloured mancino ritrova ottimo smalto, e costringe Wawrinka a resituire il maltolto, per il 5-4. Il secondo tiebreak giunge puntuale, Young va avanti in avvio, restituisce subito con un dritto in rete ma Stan è ancora più generoso: due gratuiti permettono allo statunitense di servire per accedere al terzo, e una prima esterna basta per far calare il gelo sul Centrale. Il primo confronto tra i due risale al 2011, quando nello stupore generale Young la strappò al quinto, al secondo turno: il panico di massa si dirada immediatamente, Wawrinka allunga 2-0 giocando sui nervi (neanche un errore in due giochi, aspettando ordinato quelli dell’avversario): da lì amministrazione, lo spettacolo sino a quel momento pregevole diventa quasi noioso, l’incontro si trascina senza sussulti fino al 6-4 conclusivo.

Risultati:

G. Muller b. F. Mayer 6-3 6-2
[4] M. Cilic b. P. Carreno Busta 6-0 7-6(4)
M. Granollers b. [8] J. Sock 6-3 6-1
[WC] J. M. del Potro b. [5] D. Goffin 7-5 6-3
[1] S. Wawrinka b. [Q] D. Young 7-6(4) 6-7(3) 6-4
[Q] M. Zverev b. G. Pella 6-4 6-2

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