Coppa Davis, come ti preparo la finale: l'indoor di Croazia e Argentina a confronto - Pagina 2 di 2

Coppa Davis

Coppa Davis, come ti preparo la finale: l’indoor di Croazia e Argentina a confronto

Vediamo insieme come gli uomini a disposizione di Zeljko Krajan e Daniel Orsanic si sono comportati nei match di avvicinamento all’atto conclusivo, al via domani all’Arena Zagreb

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Per gli ospiti, a caccia di uno storico trionfo liberatorio dopo quattro finali infruttuose, i convocati sono Juan Martin del Potro (anche lui una vittoria Slam, curiosamente nello stesso torneo di Cilic ovvero gli US Open), il numero due nazionale Federico Delbonis, Guido Pella e l’eroe della semifinale di Glasgow Leonardo Mayer. La superficie non li aiuta, tranne nel caso del loro pezzo da novanta. Vale la pena notare come, forse per preservare il gruppo, non sia stato convocato Diego Schwartzman nonostante un buonissimo rendimento indoor, dove ha raggiunto finale ad Anversa e best ranking.

JUAN MARTIN DEL POTRO

Di “Palito” si è detto e stradetto ormai tutto quanto, e fare l’ennesimo stucchevole riepilogo della sua stagione rischierebbe rendere addirittura insopportabili un ragazzo adorabile e la sua impresa. Limitiamoci ai numeri, perciò. La base da analizzare è assai ristretta perché, pur essendo tornato competitivo, del Potro ci tiene a non sottoporre a uno sforzo fisico eccessivo il suo corpo nel primo anno di ritorno all’agonismo: i tornei a cui si è iscritto sono soltanto quelli di Stoccolma e Basilea. Grande bottino, tuttavia, perché dalla Svezia il tandilense è tornato con il primo trofeo dopo oltre due anni e mezzo e in Svizzera ha sì ceduto a Nishikori, ma soltanto dopo aver fatto lo scalpo a David Goffin. Un solo incontro in doppio invece, e fallimentare. Sabato si cimenterà? A Pesaro e in Gran Bretagna lo ha fatto. Da segnalare che del Potro non ha disputato neppure un incontro nella prima tranche indoor della stagione, quella di febbraio, essendo rientrato in campo subito dopo.

Singolare

ATP 250 Stoccolma: 5 vittorie
ATP 500 Basilea: 2 vittorie, 1 sconfitta

Doppio

ATP 250 Stoccolma (/Anderson): 1 sconfitta

FEDERICO DELBONIS

Il secondo singolarista albiceleste non ha un gran rapporto con la superficie veloce, e il rischio di vederlo travolto dalle bordate di Cilic e Karlovic non è poco. Sorprende poco trovarsi di fronte ad un ruolino di marcia scadente a livello indoor, quindi, con sole due vittorie in singolare e una in doppio a fronte di quattro sconfitte. Curiosità: in entrambi i tornei giocati Delbonis si è iscritto al torneo di doppio in coppia con un connazionale. Nel primo caso (ad Anversa, dove è giunto l’unico successo) è stato con Diego Schwartzman, mentre nel secondo (a Basilea, subito fuori) con l’altro convocato per la finale Guido Pella.

Singolare

ATP 250 Anversa: 1 sconfitta
ATP 500 Basilea: 2 vittorie, 1 sconfitta

Doppio

ATP 250 Anversa (/Schwartzman): 1 vittoria, 1 sconfitta
ATP 500 Basilea (/Pella): 1 sconfitta

GUIDO PELLA

Il ragazzo del 1990 è addirittura il settimo argentino del ranking ATP, eppure Daniel Orsanic lo ha voluto richiamare per la finale dopo averlo avuto a fianco fin dal primo turno. Pella si è comportato bene in Coppa Davis quest’anno, scendendo in campo almeno una volta in ciascuno dei tie e portando a casa due vittorie in doppio e una in singolare, uscendo sconfitto soltanto dal confronto impari con Andy Murray. Per farsi trovare pronto a Zagabria Guido ha disputato più di un torneo indoor, rinunciando magari a qualche punto più facile nei Challenger su terra battuta. Visti i risultati sconfortanti – un solo successo, grazie al ritiro di Gasquet – si spera che per lui possa accendersi di nuovo la luce al momento di rappresentare la sua nazione.

Singolare

ATP 250 Mosca: 1 sconfitta
ATP 500 Basilea: 1 vittoria, 1 sconfitta
Masters 1000 Parigi-Bercy: 1 sconfitta

Doppio

ATP 250 Mosca: 1 sconfitta
ATP 500 Basilea: 1 sconfitta

LEONARDO MAYER

Il famoso “clima Davis” è l’unica spiegazione plausibile per la convocazione di Leonardo Mayer, attualmente dodicesimo rappresentante dell’Argentina nella classifica ATP alla posizione 137. Una spiegazione valida senza dubbio: basta pensare al risultato commovente che ha ottenuto, chiamato a sostituire uno stanchissimo del Potro, nel rubber decisivo della semifinale di settembre contro Daniel Evans. Il problema è però che, da quel giorno, Leo l’indoor quasi non lo ha visto. Con l’eccezione di Brescia la scorsa settimana, scelta più per acclimatarsi un minimo con le condizioni di gioco della Arena Zagreb, il ventinovenne di Corrientes ha passato gli ultimi due mesi a correre sulla terra battuta del suo continente natìo. Coincidenza: la sua unica vittoria indoor sia arrivata contro Skugor, che potrebbe trovarsi di fronte nel doppio di sabato.

Singolare

Challenger Brescia: 1 vittoria, 1 sconfitta

Doppio

Nessun incontro disputato

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