ATP Barcellona: Murray supera l'incubo Ramos, Nadal soffre un set

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ATP Barcellona: Murray supera l’incubo Ramos, Nadal soffre un set

Andy Murray vendica la sconfitta di Montecarlo dopo una battaglia di 3 ore chiusa al tie-break decisivo dopo che lo spagnolo aveva servito per il match. Il coreano Chung impegna il maiorchino per un’ora prima di cedere. Semifinale con Zeballos

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[1/WC] A. Murray b. [10] A. Ramos-Vinolas 2-6 6-4 7-6(4) (Luca De Gaspari)

A otto giorni di distanza dalla dolorosa sconfitta di Montecarlo, Andy Murray si ritrova di fronte Albert Ramos-Vinolas stavolta letteralmente a casa sua, non solo per la superficie ma anche perché si gioca nella sua città natale.

Stavolta l’inizio è anche peggio rispetto al match nel Principato: Murray dopo aver chiuso a zero il game di apertura incassa un parziale di 5 giochi consecutivi con un rendimento pessimo al servizio specialmente sulla seconda palla. Il n.1 mondiale è troppo difensivo e lascia troppo spesso l’iniziativa al catalano. Così il primo parziale si chiude 6-2 punteggio rovesciato rispetto al primo set della scorsa settimana. Nel secondo parziale Murray ritrova concentrazione e iniziativa e si seguono i servizi senza sussulti fino al settimo game quando lo scozzese annulla due delicatissime palle break sul 3-3, 15-40 che avrebbero potuto indirizzare in maniera decisiva il match. Sul servizio di Ramos però Murray continua a non vedere nemmeno l’ombra di un break point mentre continua a remare con poco successo lontano dalla linea di fondo. Nel nono gioco ecco che Ramos cerca di dare la spallata decisiva portandosi 0-40 con un Murray ormai in chiara confusione tattica. Dopo uno scambio durissimo Murray salva la prima palla break e sullo slancio annulla anche le altre due trovando il coraggio di chi si trova ormai sul cornicione. Ramos gli dà una mano con uno smash sbagliato e alla fine si porta avanti 5-4. Murray ormai ha cambiato decisamente atteggiamento e si butta avanti a raccogliere i punti appena possibile. Grazie a due discese a rete e uno splendido rovescio lungolinea si procura la prima palla break del match che è anche un set point. Manco a dirlo Murray si butta per la terza volta a rete e porta la partita al set decisivo con una volée tipo parata vincente.

Il terzo set inizia però con un break di Ramos con Murray incapace di attuare con continuità la stessa tattica offensiva e spesso sorpreso dalla profondità delle risposte dello spagnolo. Nel terzo game Ramos prende una storta alla caviglia su una volée in contropiede di Murray ed è costretto a chiamare il trainer. Alla ripresa del gioco dopo il medical time-out il giocatore di casa perde il servizio a zero, riportando il match in equilibrio. Si arriva fino al 4-4 dove Murray decide di complicarsi la vita con un paio di scelte scriteriate e cede il servizio con un errore di dritto in chop, regalando a Ramos l’opportunità di servire per il match. Un’occasione che il catalano è incapace di sfruttare: commette 3 gravissimi errori da fondo campo e restituisce il break. L’unica conclusione logica possibile è un salomonico tie-break decisivo… Murray prende subito un mini-break di vantaggio con una spettacolare risposta di rovescio vincente. Risposta eccellente che ripete anche nel punto successivo portandosi avanti 3-0 pesante. Si gira però sul 4-2 con Ramos che non vuole saperne di mollare. Murray non perde la testa e tiene con autorità i suoi due servizi mettendoci anche un serve&volley vincente. Ramos salva il primo match-point ma si arrende al secondo con un errore in difesa dopo 3 ore esatte di battaglia. Murray è stato in grado di vincere il match applicando schemi offensivi che non sono nelle sue corde ma che gli hanno portato quasi l’80% dei punti; domani però lo attende un avversario durissimo come Dominic Thiem e quanto fatto oggi probabilmente non basterà per giocare la finale di domenica.

NADAL VERSO LA DECIMA – Forse solo Andy Murray può fermare Nadal verso il decimo titolo a Barcellona. Un Rafa concentrato e famelico ha travolto il giovane coreano Chung, che nel turno precedente aveva estromesso, un po’ a sorpresa, Zverev. Il tennista asiatico, che ricordiamo finalista del torneo junior di Wimbledon del 2013 (quando perse da Quinzi), ha giocato un primo set di ottimo livello, riuscendo a mettere in difficoltà The King of Clay, ma alla fine è uscita la maggior qualità complessiva di Rafa. L’occhialuto Chung deve strutturarsi atleticamente se vuole fare il salto di qualità definitivo, anche perché il suo best ranking (n.51 del 2015) è stato costruito per lo più con i punti del circuito Challenger, ma il ragazzo ha la stoffa per proseguire la scalata alla classifica.

Hyeon non ha timore reverenziale, come l’ex n.1 del mondo accorcia la gittata dei colpi non arretra e punge con il diritto. Certo Rafa ha qualche responsabilità evidente, in quanto sembra colpire con meno fluidità, ma l’approccio del coreano è straordinario. C’è il break e l’asiatico passa sul 2-1 e si siede concentrato nel suo angolo consapevole di dover tenere duro e di non poter in alcun modo calare di intensità, anche perché il nove volte campione del Roland Garros è abile a trascinare i match per le lunghe. Il ventenne di Suwon ottiene punti rapidi con la prima in campo, ma è con il rovescio a colpire vincente in più di un’occasione. Rafa aumenta il “grunting” e urla anche qualche vamos, sintomo che la preoccupazione è a livelli di guardia. Il 3-3 arriva con il marchio di fabbrica di Manacor, ovvero il passante in corsa lungolinea che fulmina il tennista asiatico, un po’ ingenuo nell’approccio e lento a chiudere con la volée. Ora Rafa è più centrato, muove meglio la palla ed utilizza tutto il campo, costringendo Chung a correre in modo confuso e questo inizia a farsi sentire sulle gambe. La palla di Nadal inizia a saltare e lo sventaglio porta punti in cascina con una certa regolarità, ma il coreano non molla e impatta sul 4-4. La sensazione è che il crollo del muro asiatico è questione di minuti, anche perché reggere quel ritmo non è da tutti. Il set continua “on serve”, ma è Chung a procurarsi una pericolosa palla break sul 5-5, che il n.5 del mondo neutralizza  con lo schema della palla corta. Si va al tie break, in cui Rafa domina e chiude con un netto 7-1. Nel secondo parziale lo spagnolo è padrone del campo, strappa subito il servizio al coreano e veleggia in semifinale, dove troverà il vincente tra il russo Krachanov e Zeballos. 

TROPPO THIEM PER SUGITA – Un sole finalmente caldo e convincente illumina il centrale “Rafael Nadal” dell’ATP di Barcellona. Il primo a scendere in campo è l’austriaco Thiem, che supera senza troppi problemi il giapponese Sugita. Un match dall’epilogo scontato, anche perché il tennista asiatico ha poca dimestichezza con la terra battuta, superficie che, invece, esalta la potenza e le movenze di Dominic. C’è da dire che Sugita parte forte ed ottiene il break in apertura, poi il n.4 del seeding si scuote, inizia a spingere da fondo e travolge il suo avversario. Thiem vince il set con un roboante 6-1 in appena 25 minuti. L’allievo di Bresnik perde un po’ di concentrazione e subisce il break dopo due errori banali (stop volley di rovescio in rete e palla corta errata). Ma è una situazione transitoria perché Dominic ristabilisce immediatamente la parità sul 2-2, da lì in poi è nuovamente un monologo austriaco, infatti Thiem chiude sul 6-2 e si qualifica per la semifinale del torneo spagnolo. Sugita esce ai quarti di finale con onore, trovando fiducia e best ranking dopo aver battuto Robredo, Gasquet e Carreno Busta. Infatti da lunedì sarà almeno n.73 del mondo, anche se saranno l’erba ed il cemento americano a dirci se questa è stata una parentesi felice oppure un primo passo verso una top 50 che non è utopistica. Finalmente Thiem ritrova smalto, ma è ben lontano dalla forma mostrata nella prima parte del 2016, quando incamerava titoli e punti in classifica generale. L’austriaco dovrà gioco forza imparare a dosare le energie e a scegliere una programmazione più oculata, perché altrimenti rischia di gettare al vento la possibilità di inserirsi a pieno titolo tra i possibili outsider al Roland Garros.

ZEBALLOS IN SEMIFINALE, RAFA SORRIDE – Nell’ultimo quarto di finale l’argentino Zeballos elimina in due set la promessa russa Khachanov e accede così alla semifinale del torneo di Barcellona, dove affronterà il campione uscente Rafa Nadal. Dopo un primo set equilibrato, vinto dal sudamericano con un break conquistato nel  decimo gioco, Horacio prende il largo, anche perché il moscovita è menomato da un problema al piede, infatti è costretto anche ad un medical time out.

Risultati:

[4] D. Thiem b. [LL] Y. Sugita 6-1 6-2
[1/WC] A. Murray b. [10] A. Ramos-Vinolas 2-6 6-4 7-6(4)
[3] R. Nadal b. [Q] H. Chung 7-6(1) 6-2
H. Zeballos b. K. Kachanov 6-4 6-1

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