Ubitennis o ubiquità? – Oggi, anziché essere inviati per il nostro amato sito, sarebbe stato più utile avere il dono di chi può essere in più luoghi contemporaneamente. Giornata davvero ricca di avvenimenti alla Caja Magica e afflusso di spettatori decisamente superiore alla media degli anni passati. Un errore di valutazione (e la mancanza di un apposito settore per la stampa nel campo 4, il primo del ground) ci ha così impedito di assistere al match tra Kyrgios e Harrison in quanto non c’era un posto libero nemmeno in piedi sulla passerella.
Tutte le strade portano alla Caja (e viceversa) – Premesso che viaggiare sulle Mercedes messe a disposizione dal torneo è un privilegio assoluto e che guidare a Madrid non è proprio come farlo a Ferrara, in questi giorni abbiamo verificato che le strade che portano dall’hotel alla Caja sono ben 140! Anzi: 280! Sono infatti 140 gli autisti ingaggiati dall’organizzazione e ognuno di loro interpreta il doppio percorso (andata e ritorno) alla sua maniera. La cosa meravigliosa è che, così facendo, ogni volta noi scopriamo angoli nuovi della capitale spagnola. Oggi, ad esempio, siamo transitati nei pressi del nuovo stadio dell’Atletico Madrid (in costruzione) mentre ieri sera abbiamo visto la Plaza de Toros illuminata.
Borna to be alive – E poi dicono i casi della vita. Il ventenne croato Borna Coric ha vinto qualche settimana fa a Marrakech il suo primo titolo ATP a cui però ha fatto seguire tre sconfitte al primo turno (Montecarlo, Budapest e Istanbul). Qui ha dovuto disputare le qualificazioni ed è stato eliminato al secondo turno da Kukushkin per poi rientrare dalla porta di servizio (leggete lucky-loser) grazie al forfait di Darcis. A quel punto ha pescato Mischa Zverev anziché Ferrer, lo ha battuto e oggi si è imposto al qualificato Herbert. Domani se la vedrà sul centrale con il n°1 del mondo Andy Murray. E pensare che doveva essere già a casa…
Il gigante e la bambina – Grande pubblico per la sfida serale tra Grigor Dimitrov e Ivo Karlovic. Nella squadra dei ball-boys c’era un ragazzino particolarmente minuto che, quando portava il telo al duecentoundici centimetri croato, lo guardava dal basso in alto come si farebbe con un gigante. Ivo ci ha provato a sovvertire il pronostico ma Grisha ha giocato troppo bene. Tuttavia, il colpo migliore del bulgaro lo si è visto qualche secondo dopo la fine del match quando, anziché lanciare la polsiera verso la curva dei suoi fedelissimi, l’ha consegnata direttamente nelle mani di una bambina in prima fila.
One man show – No, per una volta non è stato Mohamed Lahyani a dare spettacolo, bensì il “Barry White” del tennis, ovvero Kader Nouni. Stiamo parlando di due tra i più celebri giudici di sedia del circuito, la cui presenza in campo è quasi sempre sinonimo di spettacolo nello spettacolo. Oggi Kader ha diretto la sfida tra Coco Vandeweghe e Carla Suarez Navarro e si è preso qualche fischio per un paio di decisioni contro la spagnola (un coaching e un over-rule, entrambi nel primo set). Tuttavia, il francese dalla voce baritonale ha mostrato anche grande generosità con uno spettatore che, al termine di uno scambio, si era trovato tra le mani una delle palline con cui si stava giocando. Invitato da Kader a restituirla alla ball-girl, costui alla fine ha obbedito sia pur con riluttanza. Diversi minuti dopo, al cambio delle palle, Nouni ha chiamato una giudice di linea e le ha chiesto di consegnare una delle palline appena sostituite all’incredulo spettatore. Chapeau Kader!
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