Nadal: "Se non fossi aggressivo, non vincerei"

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Nadal: “Se non fossi aggressivo, non vincerei”

PARIGI – Dopo la vittoria al secondo turno contro Haase: “Devo essere sempre concentrato, altrimenti non valgo molto”

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Complimenti. Cosa pensi della tua partita?
Ho giocato un bel match, senza dubbio. Solido, il mio dritto andava bene, il servizio meglio del primo turno. Ero in controllo per tutto l’incontro. Vincere in tre è sempre importante, Robin è difficile da gestire ma oggi ho fatto tutto bene.

Hai giocato con molta energia e intensità, sono parti fondamentali del tuo gioco. 
Ovviamente sono un giocatore che senza intensità e concentrazione non è granché. Devo essere aggressivo con il dritto, e oggi l’ho fatto.

Contro Robin a Wimbledon fu una partita dura. Su terra il suo gioco è diverso?
Su terra ha un buon curriculum. Ci gioca bene, serve bene e ha un buon dritto, ha anche un buon tocco che è importante sulla terra rossa. Non sta giocando male quest’anno, magari sull’erba farà meglio. Durante la sua carriera non è stato fortunato, con il suo ginocchio, e io so cosa vuol dire. Forse senza infortuni avrebbe avuto una carriera migliore.

Hamou ieri è stato espulso per il suo comportamento con la giornalista francese. Cosa ne pensi? Non sono cose che si vedono spesso…
Non posso parlare troppo di questa cosa. Non è una cosa che è successa spesso, ma hanno preso questa decisione. Ho visto il video e posso dire che era fuori luogo.

Hai sensazioni diverse quest’anno perché Toni smetterà di essere il tuo coach? Questo è il torneo dove avete ottenuto i migliori risultati.
Ogni anno è diverso, ma non ci sto pensando. Toni è la persona più importante della mia carriera, ho ottenuto molto perché lui è stato con me fin da quando avevo tre anni. La mia famiglia in generale e il mio team mi hanno sempre supportato. Ma sono qui per giocare, Toni ha preso la sua decisione, è libero di fare quello che vuole. Spero sia coinvolto nell’accademia, è un gran bene per i ragazzini. Probabilmente non sarà l’ultima volta che lo vedremo qui, se vorrà tornare e io gioco ancora, tornerà.

Continui a fare terapia al polso dopo lo scorso anno?
No. Meglio non parlare di queste cose, che porta male. Non sento niente da molto tempo, la terapia è andata bene e non ho sentito nulla.

Negli ultimi mesi stai giocando molto, come stai fisicamente?
Non so, per il momento sto bene. Non so cosa succederà. Ovviamente non posso mancare i tornei sul rosso, non ho un calendario fittissimo ma ho già giocato sei finali. Quando capita un anno del genere è faticoso, ma sono un tennista, e i tennisti giocano a tennis. Faccio quello che credo sia meglio per la mia carriera e la mia felicità, poi vedremo. Sull’erba di solito è più difficile.

Pensi che le condizioni, più secche, ti aiutino?
Qui è stato umidissimo nei primi giorni, oggi meglio. Preferisco giocare con il sole, ma se è troppo è troppo per chiunque. Non penso molto alle condizioni, di certo se il sole non picchia troppo la mia palla viaggia meglio.

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