Wimbledon, focus tecnico day 2: da non perdere oggi

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Wimbledon, focus tecnico day 2: da non perdere oggi

I match potenzialmente più interessanti del day 2, letti dal punto di vista tecnico. Veterani del serve&volley, giovani rampanti, rientri attesi a lungo

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(dal nostro inviato a Londra)

Inauguriamo oggi, facendo di necessità virtù (il divieto assoluto durante il torneo di utilizzare immagini dei giocatori in azione, che siano in partita o in allenamento, solo i fotografi ufficiali di Wimbledon ne hanno la possibilità), una rubrica che farà da guida per la giornata di tennis maschile ai Championships, provando a dare una chiave specificamente tecnica dei match più interessanti di giornata. Saranno “spunti” tecnico-tattici, diciamo. Ma quelli “classici” sono solo messi da parte per poco, non vi preoccupate. Benvenuti al day 2, quindi, e in rigoroso ordine di posizionamento in tabellone, dall’alto in basso, i suggerimenti più intriganti per oggi sono:

Mikhail Youzhny vs Nicolas Mahut (12.30 ora italiana, campo 6, precedenti 3-0 Youzhny)

Match tra veterani, da vedere per la splendida capacità di entrambi di produrre tennis adattissimo per l’erba. Grandi rovesci a una mano in campo, più accompagnato e fluido, con preparazione evidentemente mutuata dal gesto bimane quello del russo, più classico e secco quello del francese. Che ha un vantaggio in più, l’efficacissimo gioco di volo a seguire il servizio. Potrebbe essere un match anni ’90.
Consigliato ai nostalgici.

Misha Zverev vs Bernard Tomic (12.30 ora italiana, campo 14, precedenti 1-0 Tomic)

Ancora un giocatore classico di serve&volley, Misha, il fratellone di Sascha, opposto a un talento pazzo se ce n’è uno, il vero bad boy australiano. Da vedere assolutamente per gli spettacolari assalti alla rete del tedesco, opposti ai gesti felpati e quasi irrisori di Bernard, che ha una facilità di produrre traiettorie vincenti che non si vedeva dai tempi di Miloslav “gattone” Mecir. E ha pure una grande facilità di far incazzare a morte chi lo segue, data l’indolenza che esibisce una partita sì e una no, quando va bene.
Consigliato a chi vuole vedere un confronto di talenti veramente fuori dal comune, così come di dritti con swing personali (sbracciata con arto disteso per Tomic, una sorta di uncino simile a un gancio della boxe per Zverev) fino all’eccesso.

Stefanos Tsitsipas vs Dusan Lajovic (terzo match, campo 5, nessun precedente)

Da non perdere l’esordio a Wimbledon di uno dei migliori prospetti per il tennis del futuro, il greco Stefanos. Al primo anno fuori dagli junior, ha già conquistato una notevole schiera di ammiratori, grazie alla sua tecnica classica ben adattata al power-game moderno. Il ragazzone biondo di Atene nel gioco ricorda vagamente Michael Stich, alto, magro, botte piatte con servizio, dritto e rovescio a una mano, e – grazie al cielo – una bella propensione per l’aggressione alla rete, e ottime volée. Non ce ne voglia il buon Dusan, che a sua volta è un giocatorino molto bello da vedere, ma qui si ammira uno dei grandi prospetti per il futuro del nostro sport.
Consigliato a chi non ha perso la speranza in un tennis migliore.

Alexandr Dolgopolov vs Roger Federer (terzo match, campo centrale, precedenti 3-0 Federer)

Scelta scontata, anche se di King Roger conosciamo pure il modo in cui infila nelle asole i lacci delle scarpe, visto quello che ci ha fatto ammirare in questo 2017. La speranza è di rivedere una prestazione scintillante come l’ultima di Halle, ma anche meno. Tanto, lo svizzero è una garanzia per i compilatori degli highlights. Dall’altra parte, un tipo che se c’è da fare a pallate miste a slice e affettate varie non si tira certo indietro, il mitico Alexandr “The Dog”, e che a livello di talento manuale non scherza per nulla. Il tutto, esaltato dall’erba che le pallate e le affettate le farà schizzare via che è un piacere.
Consigliato a chi ha voglia di ammirare un festival delle variazioni di rotazione come ce ne possono essere pochi altri al giorno d’oggi.

Juan Martin del Potro vs Thanasi Kokkinakis (12.30 ora italiana, campo 2, nessun precedente)

Meno spettacolo a livello di tocchi e tagli sotto la palla (anche se ormai lo slice “obbligato” di Juan Martin va annoverato tra i migliori del circuito), ma tanti significati umani ed emotivi in campo. “Delpo” ormai è ritornato in pianta stabile, anche se gioca centellinando gli sforzi, è uno dei migliori interpreti dell’uno-due servizio e dritto, e su erba sa giocare molto bene. Dall’altra parte il ragazzo più sfortunato tra i cosiddetti NextGen, praticamente fermo da quasi due anni, ma chi si è dimenticato di lui farà bene a ripassare in fretta il tennis di Thanasi, per gli amici 4K. Perchè in australia quello veramente forte era considerato lui, mica Kyrgios, e dopo averlo visto in allenamento ieri ne ho ben compreso i motivi. Immaginate la potenza con i tre fondamentali di Alex Zverev, ma senza la stessa tendenza a stare troppo indietro in campo, e soprattutto con un’idea più che buona di dove si deve stare a rete.
Consigliato a chi vuole rivedere in azione uno dei primi tre talenti in assoluto tra i giovani rampanti, e il dritto più potente di sempre.

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