ATP Kitzbuhel, tra Streif e tennis

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ATP Kitzbuhel, tra Streif e tennis

Al via il torneo ATP 250 austriaco. Mancherà il beniamino di casa Thiem (sarà a Washington). Presenti Fognini, Lorenzi, Haas, Simon, Dolgopolov e Cuevas (tds n.1)

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Tennis in Tour: Kitzbuhel, racchette ad alta quota

Lo sportivo bene informato di regola associa il nome di Kitzbuhel a leggendari campioni di sci come Toni Sailer, che qui nacque nel 1935 e alla più impegnativa e affascinante pista di discesa libera del mondo: la Streif. E ne ha ben donde. La via principale di questa cittadina tirolese situata a 762 metri s.l.m. è infatti un monumento alla memoria dell’unico sciatore in grado di conquistare tre ori olimpici in un’unica edizione – Cortina ’56 – nelle tre principali specialità. Kitzbuhel è però anche tennis da ben 123 anni, ovvero da quando si disputarono, allora come ora su terra rossa, i primi campionati internazionali d’Austria. Il torneo che oggi prende il via adesso si chiama Generali Open ed è un categoria 250 ATP, ma resta comunque il diretto discendente di quelle prime partite giocate nel 1894, per curiosa coincidenza proprio l’anno in cui le cronache riportano di una gara ufficiale disputata sulla Streif. In questa settimana Kitzbuhel si trasforma in un laico inno al tennis e anche il turista più indifferente a questo sport difficilmente potrà esimersi dal fare una capatina all’impianto che ospita il torneo, a poche centinaia di metri dalla piazza principale.

L’albo d’oro riporta i nomi di grandi specialisti della terra rossa, con qualche eccezione rappresentata da preclari interpreti del gioco d’attacco beneficiati dall’altura e dalla conseguente maggior rapidità della palla. Pete Sampras nel 1992 qui vinse il primo dei due tornei su terra rossa della sua carriera (il secondo è Roma); Adriano Panatta trionfò nel 1975. Dopo di lui altri due italiani hanno vinto il torneo: Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. Quest’ultimo è il campione uscente e rappresenterà i nostri colori insieme al magnifico vincitore di Gstaad, Fabio Fognini. Peccato che l’enfant du Pays, Dominic Thiem, abbia anteposto all’amore di patria i dollari americani del torneo di Washington. Ma vista la figura che rimediò al debutto lo scorso anno – sconfitta in due set contro Melzer – gli organizzatori se ne sono fatta una ragione.

Sono comunque presenti tre ex top ten (Haas, Simon, Youzhny); due giocatori tra i primi venti (Cuevas e Fognini) e artisti della racchetta come Kohlschreiber. Immancabile, poi, il Next Gen di turno, categoria per la quale urge trovare una denominazione alternativa (se qualche lettore ha un’idea in merito è pregato di dircela). In questo caso si tratta di un autoctono, Sebastian Ofner, classe 1996, numero 157 del mondo e attualmente al quindicesimo posto nella classifica che porterà i primi otto giovani under 21 a disputarsi il torneo di Milano a loro riservato. Il programma odierno prevede cinque singolari e due doppi. Ve ne daremo conto a fine giornata. Auf wiedersehen.

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