ATP San Pietroburgo: Fognini sì, Fabbiano no

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ATP San Pietroburgo: Fognini sì, Fabbiano no

Fabio batte al terzo set Mikhail Youzhny e troverà Berankis ai quarti di finale. Thomas lotta ma non basta. Tsonga soffre con Joao Sousa

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FABBIANO – Qualche rimpianto per Thomas Fabbiano che perde in due set contro il numero 8 del seeding Jan-Lennard Struff. A dispetto del punteggio perentorio, il primo set è equilibrato sia per quanto riguarda i pochi vincenti e i molti errori. A fare la differenza, oltre alla prevedibile maggior efficacia della prima battuta tedesca, sono le cinque palle break non sfruttate dal ventottenne di Grottaglie, con le tre consecutive nel gioco di apertura che non possono non lasciare il segno. Tra errori e ingenuità da parte di entrambi, ma anche con Fabbiano che aumenta la percentuale di risposte in campo, quattro break aprono il secondo set. L’italiano è il primo a tenere la battuta e, nel gioco successivo, fallisce lo smash che lo avrebbe portato a palla break; Struff gliela concede comunque con due doppi falli consecutivi, ma si salva con il serve&volley. La tensione si fa sentire sul 4 pari, 30-30 con il doppio fallo di Fabbiano e Struff trasforma l’opportunità spingendo con il dritto inside-in. Per nulla domo, Thomas reagisce in un avvincente decimo gioco che lo vede non sfruttare un vantaggio di 15-40 con un errore dopo uno scambio prolungato e una brutta risposta su una seconda seguita a rete da Struff, ma anche annullare tre match point con altrettanti vincenti, mentre il tedesco piazza un ace per cancellare la terza chance del 5 pari e chiude poi con una battuta vincente.

DOV’È IL CIELO? – Non può essere molto abituato a vedere il soffitto quando si lancia la palla sul servizio: per Rogerio Dutra Silva, quello di oggi è infatti solo l’ottavo incontro al coperto in carriera, almeno a livello di World Tour. La vittoria numero tre gli viene negata da Roberto Bautista Agut, prima testa di serie e n. 13 del mondo, che lo supera come nelle due precedenti sfide, anche se non con la stessa facilità. Come da copione, il trentatreenne brasiliano va subito in svantaggio, ma resta in scia dopo aver annullato tre palle consecutive del doppio break e riesce anche a raggiungere “Bati” sul 4 pari; poi, servendo per restare nel set, Rogerio vanifica tutto con quattro brutti gratuiti. I suoi lamenti che riecheggiano nella Sibur Arena sottolineano la rabbiosa reazione che destabilizza l’avversario e portano Dutra a conquistare il secondo set sotto gli occhi di coach Schneiter. Lo spagnolo è incredibile nel ritrovare subito la sua caratteristica di giocatore “ordinato” per eccellenza e, allora, il parziale decisivo è una pura formalità: 6-0 in venti minuti. Per Bautista, quarti di finale contro Viktor Troicki che ha battuto Pella dopo due ore e mezza di battaglia.

FOGNINI – In un match con oltre 50 gratuiti per parte, Fognini supera Mikhail Youzhny in tre set e accede ai quarti dove lo aspetta Ricardas Berankis dopo il ritiro di Philipp Kohlschreiber per motivi di salute. Fabio approfitta degli errori dell’avversario ottenendo il break al terzo gioco per poi sfoggiare il suo repertorio nei propri turni di battuta. Sul 4-3, tuttavia, la troppa sicurezza fa rientrare dal 40-0 il veterano moscovita e, ai vantaggi, Fognini deve salvare una palla break ottenuta da due bei rovesci del russo. Al gioco successivo, Youzhny ricorre al servizio per annullare un set point che il ligure si era procurato con un fantastico dritto inside-in, ma nulla può quando Fabio va a servire per chiudere ed è 6-4. La seconda partita si decide sul 4 pari, quando la prima di Youzhny cancella una palla break, ma Fognini deve recriminare per un precedente errore con il dritto. È forse con quello in testa che Fabio commette due doppi falli consecutivi e regala il set. L’azzurro cancella subito il passaggio a vuoto e parte 2-0 nella partita finale ma, nonostante alcuni ottimi spunti, a questo suo esordio indoor manca la continuità per “ammazzare” il match. Così, deve ancora soffrire e annullare la palla del 4 pari con un dritto vincente prima di mettere la parola fine con un turno di servizio autoritario, consolandosi con i 23 vincenti contro i 9 del russo.

TSONGA RISCHIA – Con un dritto sempre chiamato a fare i buchi per terra per compensare le carenze del lato sinistro e l’obbligo di mettere in campo la prima, Jo-Wilfried Tsonga batte in tre set Joao Sousa. Due errori di dritto del portoghese spingono subito il tie-break del primo set verso la riva francese. È invece a favore di Sousa il primo break dell’incontro e, anche se cerca di restituirlo fermando il gioco su una palla buona quando serve per il secondo set, si va al terzo. Dopo sette occasioni fallite, adesso tocca a Jo-Wilfried strappare il servizio avversario. Sousa cede di schianto, ma contro Struff, anche se non gli ha lasciato un solo set in tre incontri, Tsonga dovrà fare qualcosa di più.

Risultati:

[1] R. Bautista Agut b. R. Dutra Silva 6-4 4-6 6-0
[8] J.L. Struff b. T. Fabbiano 6-1 6-4
[PR] R. Berankis b. [5] P. Kohlschreiber W/O
[3] F. Fognini b. M. Youzhny 6-4 4-6 6-4
[7] V. Troicki b. G. Pella 7-6(3) 4-6 6-4
[2/WC] J.W. Tsonga b. J. Sousa 7-6(1) 3-6 6-2

Michelangelo Sottili

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