Obiettivo wild card: presentate le prequali delle NextGen Finals

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Obiettivo wild card: presentate le prequali delle NextGen Finals

Allo Sporting Milano 3, la presentazione ufficiale delle prequalificazioni. Dal 3 al 5 novembre in campo i migliori otto under-21 italiani: in palio una wild card per il torneo con i migliori giovani del mondo

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da Milano, il nostro inviato

Allo Sporting Milano 3 sono state presentate le Prequalificazioni per le NextGen ATP Finals, che riserveranno al vincitore una wild-card per la partecipazione alle Finals. Molti gli argomenti trattati alla conferenza presieduta da Sergio Palmieri, coadiuvato anche da due grandi ex del tennis italiano come Diego Nargiso e Stefano Pescosolido: un occhio particolare è stato riservato naturalmente all’evento NextGen e ai ragazzi italiani che sono attualmente in corsa per poter disputare alle Prequali. Il punto focale della conferenza stampa era capire come si era giunti a scegliere lo Sporting per ospitare l’evento, e come sarebbero state gestite le nuove ed innovative regole che l’ATP ha deciso di introdurre nelle NextGen Finals, e che saranno presenti anche nel torneo di prequalificazione.

Dopo un’iniziale presentazione, affidata al Direttore dello Sporting Milano 3 Daniel Degli Esposti ed al Direttore di Supertennis Magazine Enzo Anderloni, hanno preso la parola gli organizzatori dello Sporting che si sono dedicati alla gestione delle prequalificazioni. Hanno presentato brevemente quella che è stata la loro esperienza a stretto contatto con Sergio Palmieri fino a parlare anche delle prospettive future per il centro tra cui la possibilità di ospitare un incontro di Coppa Davis e di poter essere interpellati anche nel caso si riesca a portare a Milano un evento ATP.  A prendere la parola subito dopo è stato proprio Sergio Palmieri, che ha esordito spiegando come le Finals della NextGen siano di fatto un evento ATP, dato “solo” in gestione alla FIT che si occuperà dell’intera organizzazione riguardante l’evento per i prossimi 5 anni, con un’opzione anche per i successivi 5 qualora l’ATP giudicasse sufficienti i risultati d’insieme ottenuti. Un ulteriore accordo, che tuttavia per il momento ha valore solo per questo primo anno, ha visto la nascita della possibilità di riservare una wild-card ad un giovane italiano che non fosse in lizza per poter accedere all’evento in maniera diretta. Una scelta, precisa Palmieri, dovuta dal fatto di dover smuovere l’interesse verso l’evento grazie anche alla presenza certa di almeno un giovane italiano.

 

A fare da riferimento per sapere quali effettivamente saranno gli italiani impegnati in questo torneo di qualificazione sarà il Ranking ATP, per cui a giocarsi un posto alle Finals NextGen saranno indiscutibilmente i migliori 8 Under-21 Italiani, con classifica aggiornata al 23 Ottobre nel caso di partecipazione ad eventi Futures, che in quanto tali non hanno un sistema di aggiornamento punti al lunedì successivo, oppure al 30 Ottobre in caso di eventuali partecipazioni e quindi punti acquisiti in altri tipi di tornei. Uno dei dati più interessanti, l’entità del montepremi del torneo di qualificazioni: 20.000€ di cui 7.000€ al finalista. Il vincitore, la wild-card, otterrà invece il premio in denaro riservato ai partecipanti dell Finals, di cui il montepremi è 1.275.000$. In pratica il finalista del torneo che si giocherà allo Sporting otterrà un premio in denaro uguale o addirittura superiore a quello riservato ai vincitori di tornei Challenger.

È stata poi la volta delle domande dei giornalisti per i presenti, e di cui si riporta la trascrizione.

Parliamo delle nuove regole, quali sono e quali sono secondo Sergio Palmieri quelle che i giocatori apprezzeranno di più?
Palmieri: Prima di tutto le partite avranno una durata di cinque set ed ogni set avrà una durata di quattro game, e sul 3-3 ci sarà il tie-break. Inoltre verrà abolito il ‘net’ al servizio, quindi se il servizio tocca il nastro ma entra nel rettangolo il punto vale; verranno aboliti i vantaggi ed introdotto il killer point, con il giocatore che serve che sceglierà dove posizionarsi al servizio, per dare a chi batte un vantaggio ed evitare di mettergli troppa pressione. Importante è anche l’abolizione totale dei giudici di linea, grazie al supporto di un sistema totalmente automatico che coprirà tutte le righe del campo, anche se purtroppo non sarà applicabile nelle Prequali per via di una impossibilità strutturale. Piccoli cambiamenti riguardano il tempo tra un punto e l’altro, regolato con un timer esposto e fissato a 25 secondi e la possibilità per gli spettatori di muoversi anche durante il gioco, con la sole eccezione degli spazi subito dietro i giocatori. Personalmente credo che l’assenza di giudici di linea sarà la novità più controversa per chi ama vedere discussioni in campo, ma in realtà più piacevole per i giocatori.

Una domanda anche per Stefano Pescosolido e Diego Nargiso, se ritengono che siano delle regole interessanti, se avrebbero voluto giocare con queste regole, e poi a Palmieri sugli investimenti fatti e sul riscontro commerciale che si sta avendo per questo evento.
Pescosolido: La novità più stimolante è il set ridotto, che permette al giocatore in svantaggio di essere sempre in partita e comunque avere una partita sempre aperta, e oltretutto queste regole sono già state applicate al NextGen Junior Italia per i ragazzi di 11, 12 e 13 anni e sono state molto apprezzate dai ragazzi. In ogni caso mi sarebbe piaciuto giocare così.
Nargiso: penso proprio che sarebbe piaciuto anche a me giocare così. Comunque mi piace l’idea di giocare 3 su 5, cosi che i ragazzi si possano già subito abituare all’idea, e poi il set corto rende lo spettacolo molto più godibile vista soprattutto la rapidità con cui ogni punto si gioca, per cui una palla break diventa fondamentale e ti permette già subito di poter vincere un set. Non mi piace per niente l’idea del net al servizio, perché credo stravolga esageratamente questo sport, con il fattore fortuna troppo pesante e se uno non è Bolt diventa veramente difficile.
Palmieri: per gli investimenti si prevede che fino al pareggio di gestione gli unici che possono perderci siamo noi, mentre invece all’utile di gestione la percentuale più alta è riservata alla FIT per 70-30 con l’ATP, ma in generale si tratta di una cogestione tra FIT e ATP. Va comunque lodato l’impegno dello Sporting perché, non è scontato, un circolo non dispone delle stesse risorse di una federazione.

Il torneo di qualificazione è stato suggerito dall’ATP come condizione per decidere la wild-card? A che punto è l’allestimento del palazzetto?
Palmieri: Si voleva auspicare per il primo anno almeno di avere una presenza italiana, e comunque l’incontro con l’ATP per la questione in oggetto è avvenuto a inizio anno quando ancora gli italiani non avevano i risultati che hanno adesso. Le possibilità per un italiano di partecipare non erano quelle di adesso, per cui è stato raggiunto questo compromesso che noi abbiamo accettato molto favorevolmente, anche in funzione di promozione di quello che è poi l’evento principale. Sul palazzetto di Rho c’è da dire che il tempo a disposizione è poco e il padiglione è totalmente vuoto, da riempire completamente.

I ragazzi italiani hanno rispettato le aspettative o ci si poteva aspettare di più?
Pescosolido: Matteo Berrettini è sicuramente il giocatore che si è migliorato di più e di fatto il giocatore favorito di questo torneo. Andrea Pellegrino insieme con Balzerani ha fatto abbastanza bene soprattutto nella seconda parte di stagione.
Nargiso: Gianluigi Quinzi rappresenta ancora la delusione più grande visto che staziona ancora nella trecentesima posizione, ma tutti ci aspettavamo un salto di qualità da lui che rappresenta un nostro patrimonio nazionale. Filippo Baldi ha fatto sicuramente meglio nell’arco dell’anno perché dopo due-tre anni intorno all’ottocentesima posizione è riuscito ad entrare nei top-500 vincendo anche la Coppa Davis giovanile, lui che è un ’96. Liam Caruana è un altro ragazzo molto promettente, molto aggressivo, che gioca soprattutto all’estero, ma anche Gian Marco Moroni è una mia grande speranza, uno dei più grandi talenti italiani.

Ritornando alle nuove regole, non c’è il rischio che i ragazzi non riescano a sfruttarle al pieno delle loro potenzialità? Se uno degli obbiettivi è testare queste regole per una eventuale introduzione futura a più alti livelli, non c’è il rischio che il test non si verifichi per una incapacità dei ragazzi nello sfruttare tutte queste regole?
Palmieri: L’ATP ha deciso di introdurre queste innovazioni adesso per poterle poi sfruttare meglio in futuro, quindi sapere già adesso quali saranno le reazioni. Poi certamente qualche spaesamento ci sarà, ma questo è proprio un inizio.

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Roland Garros: cuore Paolini! Batte Cirstea in tre set

L’azzurra batte Sorana Cirstea in tre set. Bene col servizio, toglie il ritmo alla sua avversaria nel parziale decisivo. Adesso Danilovic

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Jasmine Paolini - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

J. Paolini b. [30] S. Cirstea 7-5, 2-6, 6-2

Avvio strepitoso di Roland Garros per Jasmine Paolini che batte in tre set Sorana Cirstea con il punteggio di 7-5, 2-6, 6-2 in 2ore e 14′. Il match ha cambiato padrona svariate volte, ma ha trovato nell’azzurra l’interprete migliore. La Grande Italia di questo avvio di Slam (altri due vittorie notevoli nel set decisivo da parte di Zeppieri e Vavassori) parigino parla anche dell’impresa di Jasmine che batte la n. 32 del ranking dopo aver rischiato di consegnarle le chiavi del match. Paolini approda per la terza volta in carriera al secondo turno del Roland Garros e ora affronterà la serba Olga Danilovic.

IL MATCH – Gara molto equilibrata in avvio, con l’azzurra che deve risalire da 0-40 nel sesto gioco prima di portarsi sul 3-3. Fioccano le palle break: stavolta è Paolini a sprecarne due nel settimo gioco. Stesso copione anche nel nono gioco: stavolta sono consecutive le palle break, ma ugualmente l’azzurra le spreca. L’italiana allunga sul 6-5 dopo aver annullato un setpoint e chiude 7-5 tra gli applausi del pubblico.

 

Nel secondo set arriva la reazione della rumena che sale 5-1 con grande temperamento. Col servizio accusa qualche rallentamento di troppo l’azzurra che, malgrado un controbreak nel settimo gioco, perde il parziale 6-2.

Sale d’intensità Paolini nel terzo set con Cirstea che non si aspetta una reazione dell’azzurra e si fa subito sorprendere. Si parte con una serie di break e controbreak, l’ultimo dei quali manda l’azzurra avanti 2-1. Cirstea subisce un parziale di 13-1 e si ritrova sotto 5-1. La n. 30 del seeding smarrisce la precisione nei colpi e soffre la profondità della sua avversaria. Paolini è estremamente regolare e porta a casa una straordinaria qualificazione al secondo turno.

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ATP

Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set

Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

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G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5

Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.

Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.

 

Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.

Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.

Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.

Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.

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ATP

Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul

Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

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Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.

IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.

Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.

 

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