WTA
WTA Finals: Simona Halep, un esordio da vera numero 1
Una Simona Halep praticamente perfetta tiene a bada Caroline Garcia nel primo match del Gruppo Rosso. Altra vittoria in due set dopo quelle di ieri di Pliskova e Muguruza

Gruppo Rosso (1a giornata)
WTA Finals: Wozniacki è perfetta, Svitolina delude
[1] S. Halep b. [8] C. Garcia 6-4 6-2
Al primo match giocato da numero uno del mondo, Simona Halep non sente il peso della corona. Per lei inizia nel migliore dei modi l’avventura alle Finals: il 2-0 a Caroline Garcia – mattatrice dei tornei asiatici – vale la rivincita della finale di Pechino e mantiene alte le sue chance di difendere il primato nella corsa al trono di fine stagione. Serve in ogni caso la versione migliore della rumena per conquistare il primo, prezioso successo del Gruppo Rosso. Negli ultimi due anni, qui a Singapore, è stata eliminata ai gironi. Il primo set è una battaglia che sfianca Caroline, non più in grado dopo l’ora di gioco di mantenere la stessa straordinaria intensità. Non perdeva un match da settembre, prima di avviare la striscia di trionfi che l’ha portata tra le top eight.

Caroline Garcia – WTA Finals Singapore 2017 (foto Philip Cho)
Eppure la francese sembra a suo agio nei panni della guastatrice, in un girone caratterizzato dallo spiccato orientamento difensivista. Il piano partita della tennista di Saint Germain En Laye pare subito chiaro. La superficie lenta agevola chi, come Halep, ha più chance nelle maratone di palleggio. Tanto vale attaccare sin dal primo punto, accelerando sul dritto con un piede sempre in campo. Tattica tanto rischiosa quanto dispendiosa, specie se con il passare degli scambi diminuisce la precisione. Esaltandosi negli spostamenti orizzontali, Halep va in crescendo di fiducia strappando il quinto game con un dritto e un rovescio lungolinea che le valgono gli applausi del pubblico. Caroline non si trova ai conti e chiama coaching, trovando il conforto di papà Jean Paul. L’invito è quello di continuare sulla strada intrapresa, senza intimidirsi. Un’iniezione di sicurezza vale per Caro il contro break del 3-3, ma la tattica di gioco si rivela inevitabilmente logorante. Assistiamo a un braccio di ferro. Halep prova a piegare l’avversaria facendo muro da fondo campo e ci riesce nel game che si rivela decisivo. Garcia perde ancora il servizio sul 4-4 commettendo due doppi falli, estenuata da uno scambio (sul 30-15) lungo ben 21 colpi. Dando retta all’istinto più che ai suggerimenti dall’angolo di Darren Cahill, la numero uno WTA chiude i conti ancora grazie al collaudato rovescio lungo linea e si porta avanti di un set. Un gran bello spettacolo, lungo 50 minuti.

Simona Halep – WTA Finals Singapore 2017 (foto Philip Cho)
Lo sforzo sostenuto scarica le gambe della francese, consapevole di dover accorciare i punti per rimanere in vita. Mica semplice. Le riesce sempre meno, anche perché Halep viene fuori alla distanza come un diesel, sempre più sicura e in fiducia. Il servizio strappato che vale il 2-1 è l’allungo che indirizza la partita, il 3-1 (rimontando tre palle break) vale il colpo del ko. A cavallo dei due set, Simona conquista otto game su nove e legittima un successo meritato, interpretando uno dei match più brillanti della sua stagione. Lascerà il segno anche a livello statistico, perché andare oltre il 70% di punti sulle seconde non è roba di tutti i giorni.

Caroline Garcia e Simona Halep – WTA Finals Singapore 2017 (foto Philip Cho)
Gruppo Bianco, prima giornata: le vittorie di Pliskova e Muguruza
La pazza lotta per il trono WTA: sperano in cinque
Flash
WTA Guadalajara: festa Sakkari! Interrotto il digiuno della tennista greca
Dopo quattro anni e mezzo conquista nuovamente un titolo la tennista greca, il più importante della sua carriera. La sorpresa Dolehide si arrende in due set

[2] M. Sakkari b. C. Dolehide 7-5 6-3
Al termine di una settimana nella quale ha lasciato le briciole alle sue avversarie, non concedendo nessun set nella strada verso il successo, Sakkari conquista il titolo del Guadalajara Open AKRON. Il successo nel torneo WTA 1000 messicano arriva sconfiggendo per 7-5 6-3 la sorpresa del torneo, la statunitense Caroline Dolehide, numero 111 del ranking WTA.
Dopo quasi quattro anni e mezzo finisce il digiuno di Maria Sakkari. A Guadalajara è, infatti, giunto il momento giusto per festeggiare per la tennista greca. Sakkari ha dovuto attendere quasi un lustro per tornare a sollevare un titolo dopo il WTA International (ora WTA 250) conquistato a Rabat nel maggio 2019, unico alloro a livello WTA presente prima della trasferta messicana nel suo palmares. Sono poi arrivate sei sconfitte consecutive in finale, una delle quali proprio a Guadalajara nel 2022.
IL MATCH
La sfida comincia subito a favore della greca, brava ad identificare il rovescio della statunitense come il punto debole della numero 111 al mondo. Dolehide si salva ai vantaggi nel primo game., Deve però cedere il servizio nel terzo gioco, con Sakkari che piega il rovescio della statunitense al termine di una battaglia sulla diagonale. La greca non sfrutta il vantaggio, giocando un terribile ottavo gioco nel quale restituisce il favore alla sua avversaria riportando il set in equilibrio. Sul 5-5 Dolehide è ancora in difficoltà. Si trova a fronteggiare palla break e lo fa nel peggiore dei modi, commettendo un doppio fallo sanguinosissimo che concede il break che si rivelerà decisivo alla sua avversaria. Sakkari, infatti, punta ancora sul rovescio di Dolehide e un altro errore della statunitense le vale il primo set.
Sakkari continua la sua pressione anche ad inizio secondo set, conquistandosi subito un’occasione per il break in apertura. Sventato il pericolo, Dolehide avrebbe l’occasione per alimentare le sue speranze di titolo, ma la greca annulla la palla break a sfavore. Nel gioco successivo, attaccando ancora Dolehide sulla parte del rovescio, conquista il vantaggio che mai più cederà. La statunitense chiamata a servire per rimanere nel match va ancora sotto pressione e con un serve & volley mal eseguito regala a Sakkari il punto che dà il via alla festa per la greca.
Per Sakkari sono stati 19 i vincenti a fine match contro gli otto della statunitense. La greca ha convertito 4 delle undici palle break per portarsi a casa il titolo.
“È incredibile, sono senza parole“. Le parole rilasciate a caldo da Sakkari, dopo la partita. “Sono passati quattro anni e mezzo da quando ho vinto il mio primo titolo e finalmente sono riuscita a conquistare il secondo. Tutti i pensieri che mi sono passati per la mente in tutto questo tempo sono stati molto difficili da superare. Sono molto orgogliosa di me stessa per averlo fatto questa settimana.”
“Sento di non aver ancora realizzato davvero quello che ho fatto questa settimana” ha aggiunto la tennista greca. “Ci vorrà un po’ di tempo. Ma allo stesso tempo, voglio solo godermi davvero il momento oggi e domani, e continuare a lavorare sodo, perché sono sicura che arriveranno altri titoli in futuro.”
Sakkari è la prima tennista a conquistare un WTA1000 in stagione senza cedere un set e la prima a farlo in un “1000” sul duro da marzo 2022, quando Swiatek fece percorso netto a Miami.
Per la greca arriva anche un salto in classifica dalla posizione 9 salirà sino al numero 6. Passo in avanti anche nella race verso Cancun. Sakkari si attesta ora alla posizione numero 9 a poco più di 300 punti di distanza dalla tunisina Jabeur, ottava in classifica.
Per Sakkari il tempo di festeggiare è breve, dato che l’attende un viaggio attorno al mondo direzione Tokyo, per il WTA500 giapponese. Torneo nel quale esordirà al secondo turno grazie ad un performance bye.
Dolehide dal canto suo avrà comunque qualcosa per cui festeggiare. La settimana da sogno in Messico le permette una scalata nel ranking WTA che le permette di entrare per la prima volta in carriera in top 50. La venticinquenne statunitense, infatti, sinora vantava come best ranking la posizione 99.
Flash
WTA Ningbo, il tabellone: guidano Jabeur e Kvitova, Bronzetti ottava testa di serie
Al via una top 10 e la n.14 al mondo. Lucia unica italiana presente

Se il top del movimento tennistico si sposta verso il Giappone, comunque neanche la Cina sta a guardare. Dopo il torneo di Guangzhou, ecco infatti subito un altro evento in quel di Ningbo, il Ningbo Open, un torneo di categoria WTA250. E, nonostante ciò, può comunque contare su un tabellone niente male. La prima favorita, che ha bisogno di un filotto di vittorie per ritrovare il suo meglio, è Ons Jabeur. La tunisina, dopo la delusione a Guadalajara, aprirà la sua campagna cinese contro Parry, con lo sguardo verso un quarto tutt’altro che impossibile contro la settima testa di serie Katie Boulter. Oppure, e lì la situazione potrebbe farsi certo più intrigante, con la giovane russa Elina Avanesyan, che cerca continuità di rendimento dopo l’exploit al Roland Garros. L’eventuale semifinale, per Jabeur, sarebbe contro la rinata Sorana Cirstea, terza forza del seeding, il cui quarto sarebbe con la tds n.5 Varvara Gracheva, russa naturalizzata francese. Quest’ultima potrebbe però doversela vedere, non certo in una passeggiata, con Xiyu Wang, forse la vera mina vagante del torneo dopo quanto mostrato a Guangzhou.
Scorrendo verso il basso, sale l’interesse, dato che nel terzo quarto è presente la nostra Lucia Bronzetti, ottava testa di serie. La riminese esordirà contro una qualificata, per poi trovare una tra Yuan e Baindl. Tabellone accessibile almeno fino ai quarti, presidiati dalla tds n.4 Anna Blinkova, che dovrà però tenere d’occhio Linda Fruhvirtova, sua probabile avversaria di secondo turno. Un sorteggio in ogni caso fattibile per Lucia, se troverà fiducia e costanza nel suo tennis.
A chiudere la parte bassa c’è poi la seconda testa di serie, la giocatrice più temibile in tabellone, se in giornata, e cioè Petra Kvitova. La ceca, dopo un ottimo inizio di 2023, sta vivendo un periodo non proprio brillante, e la scelta di venire a Ningbo è probabilmente proprio per riaccendere una certa fiamma. Dopo l’esordio con una qualificata, avrà un secondo turno non proprio agevole contro Saville o Putintseva, per arrivare ai quarti dove dovrebbe attenderla Arantxa Rus, tds n.6. Ma, in argomento di mine vaganti, nello spicchio c’è un’altra giovane russa, un diavoletto da fondo, Diana Shnaider, che potrebbe arrivare a contendere a Petra la semifinale. Bronzetti, fatto il suo compito, starà di certo alla finestra, in qualità di unica azzurra in tabellone.

Flash
WTA Tokyo, il tabellone: si rivede Swiatek, prima favorita. Presenti Pegula, Rybakina e Samsonova. Non ci sono italiane
Presenti la n.4 e la n.5 del mondo, oltre alla polacca, che guida le prime tre teste di serie, e alla campionessa uscente. Neanche un’azzurra

Il Toray Pan Pacific Open è uno degli eventi di punta dell’autunno tennistico, con la città di Tokyo pronta ad ospitare, a partire da lunedì, il celebre WTA500, a cui più tardi farà seguito la stessa categoria di torneo, ma nel circuito ATP. Una competizione ricca di spettacolo e sempre garante di partecipazioni importanti, come dimostra la presenza di ben cinque top 10 ai nastri di partenza, tra cui Iga Swiatek, per la prima volta in campo dopo lo US Open. E non è andata neanche così bene alla polacca, dal punto di vista del sorteggio: la tds n.1 ha infatti lo spicchio di tabellone che va ad incrociarsi con quello presidiato da Elena Rybakina, giocatrice che lei soffre non poco, in cui è presente anche la campionessa uscente Liudmila Samsonova, forte della settima testa di serie. Iga però, dopo un esordio contro una qualificata o la padrona di casa Hibino, dovrà prima avere ragione di Veronika Kudermetova presumibilmente. La russa, ottava forza del tabellone, raggiunse la semifinale qui lo scorso anno e, nonostante una stagione molto difficile, può essere un’avversaria insidiosa su questi campi.
Non che la parte bassa del tabellone possa definirsi una passeggiata. La seconda favorita è Jessica Pegula, giocatrice che raramente esce di scena prima del venerdì ai tornei. Esordirà contro la spagnola Bucsa o una qualificata, in attesa di un quarto che, rispettando le attese, dovrebbe vederla opposta alla tds n.6 Daria Kasatkina, che anche quando non vive grandi periodi può essere insidiosa. La semifinale dovrebbe invece vedere come avversaria una tra le tds n.4 e n.5, Maria Sakkari e Caroline Garcia, affrontatesi in semifinale a Guadalajara con la vittoria della greca.
Proprio in virtù del loro arrivo così in fondo al torneo messicano potranno entrambe usufruire di un bye al primo turno. La francese potrebbe poi esordire contro una giocatrice in ottima forma come Krueger, opposta a Kalinina, mentre la n.6 al mondo dovrebbe vedersela con la mai doma Petra Martic. Da segnalare, infine, l’assenza della finalista uscente Qinwen Zheng, oltre che dei colori azzurri: nessuna italiana infatti, neanche tentando le qualificazioni, sarà presente in Giappone.
