Dopo un’ora e trentadue minuti di battaglia, e in rimonta dopo aver ceduto il primo parziale (4-6 7-6 10-4 il punteggio finale dell’incontro), i fratelli Bryan possono finalmente sorridere. Bob e Mike (alla 172esima finale in carriera in doppio) tornano a conquistare un titolo nove mesi dopo quello vinto ad Atlanta. Si tratta del 37esimo Masters 1000 della loro carriera, il 115esimo trofeo in assoluto. Non è stato facile però contro la giovanissima coppia russa formata da Karen Khachanov e Andrey Rublev (41 anni in due), alla prima finale in coppia della loro carriera (anche se in doppio i due avevano conquistato una medaglia d’argento ai Giochi Olimpici Giovanili disputati in Cina nel 2014).

“Congratulazioni ragazzi”, ha detto Mike rivolgendosi agli avversari. “Quando noi siamo diventati professionisti voi avevate ancora il pannolino. Oggi ha prevalso l’esperienza, ma sarà complicato superarvi in futuro”. “Quando avevamo dieci anni, li guardavamo giocare”, hanno ammesso i due russi. “Erano fra i migliori, vincevano tutto. E adesso, sono ancora fra i migliori, e posso dire che sono in grande forma”, ha dichiarato Khachanov, che poi ha aggiunto: “È stato bello giocare contro di voi. Ben fatto, ve lo siete meritato”. Anche Rublev non ha lesinato complimenti nei confronti dei fratelli Bryan: “È un grande onore, e un piacere, giocare contro i migliori doppisti della storia. È stata una bella battaglia, penso che il pubblico si siano divertito. Bob e Mike sono i migliori, tutto qua”.
“Sono veramente orgoglioso del mondo in cui stiamo giocando, dopo un anno difficile come quello passato. Stiamo crescendo di settimana in settimana e sono molto ottimista in vista della stagione su terra rossa. Stiamo giocando con grande gioia e si vede dai risultati”, ha dichiarato Bob durante la cerimonia di premiazione, rendendo anche onore agli sconfitti: “Diventeranno fortissimi nei prossimi anni. Per quanto ci riguarda, amiamo Miami, puntiamo a tornare il prossimo anno…”. “Altri dieci anni!”, ha esclamato Rublev. “Sì, altri dieci anni”, ha concluso Bob.