MONTAGNE RUSSE – Squarci di futuro a Monaco di Baviera il campione in carica e prima testa di serie Alexander Zverev incrocia in semifinale il coreano Hyeon Chung, al suo primo torneo su terra quest’anno dopo un ottimo inizio di stagione. Zverev, forse memore della sconfitta rimediata a Melbourne in 5 set (suggellata da un bagel finale) dall’avversario odierno, ha un approccio molto nervoso alla partita che, contrapposto all’impeccabile solidità di Chung, gli provoca un immediato 0-3 contraddistinto da molti gratuiti. Da qui in poi però la partita prende tutt’altro binario: il dritto di Chung, sagacemente martellato dal tedesco, è una fucina di errori e permette all’avversario di entrare spesso coi piedi dentro al campo a causa della sua insufficiente profondità. Sarà proprio questa la chiave di volta: Zverev infatti inanella 5 game di fila e si porta a servire per il set, quando però ritorna preda dell’impazienza, regala due gratuiti e si concede al passante di dritto del coreano che vale il controbreak. Questo però non rappresenta un punto di svolta per Chung, che già nel game successivo al servizio dilapida quanto recuperato con quattro dritti gratuiti consecutivi. Il coreano però vende cara la pelle, si fa molto aggressivo in risposta e riesce ad annullare i primi tre set point, ma ciò non basta di fronte alle ottime prime palle di Zverev, che mette in cascina il primo set al quarto tentativo grazie ad un banale errore col rovescio in salto di Chung che spreca l’impegno profuso.

POCO SPETTACOLO – Impegno che si fa sentire psicologicamente per il nr.22 del mondo, che nel secondo set appare scarico oltre che vittima dei cronici problemi sul lato destro mentre Zverev sale in cattedra e si issa in tranquillità sul 5-1 giocando il suo tennis ideale e incidendo molto col servizio. Al momento di chiudere il match, Chung ha un ultimo sussulto e riesce a procurarsi due palle break con delle ottime soluzioni in risposta, ma ciò non basta per evitare a Zverev di chiudere e di portarsi in finale per il secondo anno consecutivo. Per il tedesco una prestazione nel complesso solida e sufficiente (ma può innalzare molto il suo livello), ma per oggi è bastato contro un Chung che, dopo un’ottima partenza, ha concesso troppo col dritto e non è riuscito a dar sfoggio delle sue ottime doti difensive.

CHE BEL KOHLI – Nella seconda semifinale di giornata, la testa di serie numero 6 Philipp Kohlschreiber dimostra il suo feeling in questi campi (che l’hanno visto trionfare 3 volte su 5 finali disputate) e domina contro il giovane connazionale Maximilian Marterer, al suo miglior risultato in carriera dopo il terzo turno raggiunto in Australia, arricchito dal prezioso scalpo di Verdasco. Un Kohli davvero ottimo in tutti i fondamentali, delizioso col rovescio ricco di variazioni capace di portare spesso lo scambio dalla sua parte e terribilmente efficace con dritto e servizio (con cui concederà solo 10 punti in tutto il match). Dall’altra parte, Marterer non riesce a creare problemi in nessun modo all’avversario probabilmente per mancanza di mezzi tecnici: al servizio la sua chela mancina è inefficace contro l’ottimo rovescio monomane dell’avversario e durante lo scambio non pare avere le armi per reggere il confronto. Tutto ciò si traduce in un match senza storia, che si accende soltanto quando Kohlschreiber serve per il match sul 5-2, nel momento in cui Marterer non ha nulla da perdere e riesce ad ottenere il break con delle risposte fulminanti, che però non si ripetono due game dopo e non impediscono a Kohli di raggiungere la sua sesta finale in Baviera

Risultati:

[1] A. Zverev b. [4] H. Chung 7-5 6-2
[6] P. Kohlschreiber b. Marterer 6-2 6-4

Niccolò Masiero

Il tabellone completo