Roma, il miglior torneo dell'anno. Solo sulla carta?

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Roma, il miglior torneo dell’anno. Solo sulla carta?

ROMA – Nessun torneo ATP sin qui aveva avuto 18 dei primi 20 giocatori del ranking ai nastri di partenza. Nadal deve vincere per tornare nr.1 (domani cederà lo scettro a Federer)

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Da Roma Carlo Carnevale e Stefano Tarantino

La 75° edizione del torneo ATP di Roma presenta un campo di partenti di primissimo ordine. Nessun torneo quest’anno infatti aveva visto ai nastri di partenza ben 18 dei primi 20 dell’ultima classifica ATP

Non c’è dubbio che il favorito sia Rafa Nadal, che quest’anno ha un bilancio sulla terra di ben 30 set vinti ed appena 2 persi (quelli con Thiem a Madrid naturalmente) in questa stagione e che è 14-1 come bilancio vinte-perse. Due i cenni statistici degni di rilievo sullo spagnolo. Deve vincere Roma per tornare nr.1 del ranking (sarebbe la sesta volta) dopo che la sconfitta nei quarti a Madrid gli farà perdere lo scettro a favore di Federer da domani. Ed inoltre Rafa non riesce a vincere Roma dal 2013, unico torneo sulla terra dove non ha vinto un titolo per 4 anni consecutivi. Rafa infatti ha perso in finale nel 2014 contro Djokovic e poi sempre nei quarti nel 2015, 2016 e 2017.

Proveranno a dare segnali di vita Nole Djokovic (appena 6-6 quest’anno nel circuito) e Stan Wawrinka (appena 7 match giocati causa infortunio al ginocchio che lo tormenta da un bel po’), ma onestamente crediamo che i principali alter ego potrebbero essere Alexander Zverev, Dominic Thiem e Juan Martin del Potro. Il tedesco è il campione in carica e sulla terra sta facendo sfracelli, visto che ha vinto Monaco ed è in finale a Madrid. Thiem che aveva battuto l’anno scorso a Roma Nadal si è ripetuto come sappiamo a Madrid, avendo così l’onore di aver raggiunto Nole Djokovic (7 volte) e Gaston Gaudio (3) come tennisti che hanno battuto almeno tre volte lo spagnolo sulla sua superficie favorita.

Per quanto riguarda del Potro, l’argentino non raggiunge una semifinale sulla terra dal Masters Series di Madrid 2012, ha il gioco e le potenzialità per arrivare fino in fondo, ma Coric e Goffin sulla sua strada non saranno avversari teneri. Infine occhio ai due “giganti” del circuito, Isner e Anderson, sempre mine vaganti, anche se sulla terra i loro colpi perdono un minimo di efficacia. Ma il loro 2018 è di tutto rispetto, l’americano ha vinto Miami, il sudafricano è arrivato in semifinale a Madrid. Ultimo cenno statistico, i fratelli Bryan che ad aprile hanno compiuto 40 anni, diverranno i più vecchi nr.1 nella specialità dal 1976 se dovessero vincere Madrid. Ma se fallissero in Spagna avrebbero comunque una seconda chance a Roma in caso di vittoria, facendo così registrare l’ennesimo record di una carriera di altissimo livello.

Il torneo maschile parte già oggi con ben 5 incontri, tra i quali spiccano Wawrinka-Johnson, Ferrer-Sock ed il nostro Sonego alla prova Mannarino.

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