Mate Pavic, lo spalatino "strano": la Croazia festeggia il suo primo n. 1

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Mate Pavic, lo spalatino “strano”: la Croazia festeggia il suo primo n. 1

Con i quarti di finale a Roma il 24enne Pavic ha conquistato il trono del doppio maschile. È il primo tennista croato a raggiungere il vertice di una classifica mondiale

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Il 2018 sarà  indubbiamente un anno che Mate Pavic ricorderà per sempre. Il tennista croato, specialista del doppio, ha infatti raggiunto in questa stagione due grandissimi obiettivi, di quelli che cambiano la carriera di un giocatore. A gennaio, a Melbourne, il 25enne spalatino aveva infatti vinto il suo primo Slam nel doppio maschile. E già che c’era anche il secondo in doppio misto, dopo quello degli US Open 2016. Da oggi raggiunge un altro grande traguardo. I quarti di finale della scorsa settimana a Roma, in coppia con il fidato partner austriaco Oliver Marach, gli hanno infatti permesso di scavalcare in classifica la coppia polacco-brasiliana Lukasz Kubot e Marcelo Melo (anche loro arrivati ai quarti agli Internazionali d’Italia) e di diventare il n. 1 della classifica mondiale di specialità.

Il risultato ha avuto enorme eco in Croazia, dato che per la prima volta un tennista della nazione balcanica raggiunge il vertice di una delle classifiche mondiali. Sinora il best ranking croato era quello di Goran Ivanisevic, che era arrivato in seconda posizione sia in singolare che in doppio. Curioso come i due siano concittadini, dato che sono entrambi nativi di Spalato.

Sebbene Mate sia uno spalatino “anomalo”, tennisticamente parlando. Non proviene infatti dal Tennis Club Split, quello dove sono cresciuti tutti i grandi tennisti provenienti dalla città dalmata: Pilic, Franulovic, Ivanisevic e Ancic. Lui infatti si è formato in un club minore, nel rione di Baterija. “Il nostro era un club orientato prevalentemente all’attività ricreativa. Ma era il mio mondo. Ci giocavano mio padre e mia sorella, mia madre lavorava lì vicino. Ho iniziato accompagnando agli allenamenti mia sorella, che ha otto anni più di me ed era una grande promessa da junior. Poi si è infortunata ed ha dovuto smettere, a soli vent’anni. E così è diventata la mia prima allenatrice. Ed ora è la mia manager” ha raccontato ai giornalisti croati Mate Pavic, che è diventato anche il più giovane n. 1 della specialità dal febbraio 1996 (Tood Woodbridge aveva qualche settimana meno di lui oggi, quando ai tempi salì al vertice del ranking).

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