ATP Antalya: tra Mannarino e il primo trofeo c'è Dzumhur

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ATP Antalya: tra Mannarino e il primo trofeo c’è Dzumhur

A Monfils sfugge un derby che sembrava alla sua portata, il bosniaco elimina in due set Vesely. Le prime due teste di serie si contenderanno il titolo

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GAEL SCIVOLA – Per il secondo anno consecutivo Adrian Mannarino sarà protagonista nell’ultimo atto dell’ATP 250 di Antalya. Grazie alla rocambolesca vittoria al terzo set sul connazionale Gael Monfils, il giocatore mancino (prima testa di serie) ha festeggiato a dovere nel giorno del suo 30esimo compleanno e avrà la possibilità di alzare il primo trofeo della carriera nel Tour maggiore nella sua quinta finale (la seconda su erba dopo quella persa da Sugita nel 2017). I due transalpini si erano affrontati solo due volte, casualmente sempre su erba, l’ultima lo scorso anno a Wimbledon, quando al terzo round Mannarino riuscì a rimontare uno svantaggio di due set a uno. Nella semifinale odierna l’andamento dell’incontro è stato simile. Nel primo parziale il giocatore in risposta ha raccolto le briciole, fino al decimo gioco: Mannarino è entrato in confusione e ha abbandonato tutto d’un tratto la sua tattica attendista per provare a chiudere con più rapidità gli scambi. La Monf, senza strafare, si è ritrovato in vantaggio di un set e ha continuato a dominare i suoi turni di battuta (solo due punti persi nei primi sei turni).

Adrian ha ricominciato a tessere la sua tela a partire dal quinto gioco della seconda frazione. Dopo aver salvato una pericolosissima palla break, ha incrinato per la prima volta le certezze al servizio del suo connazionale, ma un banale errore di dritto gli ha tolto la possibilità di mettere la testa avanti. Anche Monfils non è deciso a sufficienza per trovare il break decisivo, mancando la palla per andare a servire per il match, sul 4-3. Una volta arrivati al tie-break, una falsa partenza di Monfils ha indirizzato il jeu décisif verso il neo 30enne, che ha chiuso con sicurezza la seconda frazione. All’inizio della partita finale, Gael è parso di nuovo in controllo della contesa, conquistando un importante break nel primo gioco. Mannarino non ha mollato la presa, trovando l’immediato controbreak. Sull’1-1 la partità è cambiata definitivamente: nel tentativo di recuperare una palla corta, Monfils è scivolato nei pressi della rete, accusando un dolore al ginocchio sinistro. Alla ripresa dell’incontro non ha tanto accusato dolore, ma non ha più controllato le operazioni come nei precedenti novanta minuti. Alla seconda occasione utile Mannarino è riuscito a far suo l’incontro nel decimo game, allo scoccare delle due ore di gioco.

DAMIR, UN PLAISIRRiuscirà Damir Dzumhur, alla sua prima finale su erba, a negare al francese la gioia del primo trofeo ATP? Il numero due del seeding batte in due set Jiri Vesely e giocherà la quarta finale in carriera (tutte arrivate negli ultimi nove mesi), per andare a caccia del terzo sigillo. Il 26enne bosniaco tuttavia non ha pienamente convinto e ha sofferto più di quanto dica il punteggio finale. Nel primo set, dopo un break nel terzo gioco, è stato subito costretto a rincorrere, ma un turno di battuta giocato molto male da Vesely gli ha consentito di rimettere immediatamente il parziale sui giusti binari. Sul 3-3 il giocatore ceco è tornato sugli scudi: serve una stop volley al cachemire a Dzumhur per cancellare l’opportunità di break, un punto che ha fatto svoltare tutto il primo parziale, perché nel game successivo con un pallonetto e un passante in corsa Damir è salito 5-3 e ha chiuso il set in suo favore. Nel secondo è il bosniaco a non conservare il break iniziale, ma, dopo aver anche cancellato due set point consecutivi con il servizio sul 4-5, Dzumhur è partito fortissimo nel tie-break, chiuso 7 punti a 1, e ha staccato il pass per la sua prima finale dell’anno.

Risultati: 

[1] A. Mannarino b. [4/WC] G. Monfils 4-6 7-6(4) 6-4
[2] D. Dzumhur b. J. Vesely 6-3 7-6(1)

Il tabellone completo

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