Wimbledon, la sorpresa è servita: Van Uytvanck depone Muguruza

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Wimbledon, la sorpresa è servita: Van Uytvanck depone Muguruza

Nella stessa giornata fuori la campionessa in carica Muguruza e la beniamina di casa Konta (battuta da Cibulkova). Halep va sotto 3-5 poi 10 giochi consecutivi

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da Londra, il nostro inviato

LA CAMPIONESSA IN CARICA SE NE VA… A CASA – Il giovedì che non ti aspetti. Dopo l’uscita di Cilic, della semifinalista dello scorso anno Konta (trovate più in basso la cronaca a cura del nostro AGF) e quella di Wawrinka per mano del nostro Fabbiano, il finale di giornata a Church Road regala l’ennesimo colpo di scena, con Muguruza che alza bandiera bianca, lasciando il torneo al secondo turno. L’ultimo match del campo numero 2 accoglie la detentrice del titolo opposta alla belga Van Uytvanck, numero 47 WTA. Come classifica non ci sarebbe partita, ma per fortuna è sempre il campo a essere giudice. Il primo set conferma questa certezza, rimanendo in bilico fino all’ultimo 15. La prima a battere un colpo è la belga, che tiene benissimo il ritmo della spagnola, ottenendo un break, subito ceduto. Da qui in avanti è Muguruza a prendere le redini: va a servire sul 5-3, ma si fa recuperare da una ottima Van Uytvanck, che mette in difficoltà la numero 3 del mondo, soprattutto grazie al dritto. La spagnola non smette di premere sull’acceleratore e strappa nuovamente il servizio in maniera decisiva per l’esito del parziale. 7-5 al tramonto per la vincitrice 2017. Una bella sudata per Garbine, ma che qualità di gioco messa in mostra dalla giocatrice residente a Grimbergen.

Livello di gioco sempre alto, il pubblico si diverte ad ogni scambio. Muguruza fatica di più in battuta, la belga non smette di spingere, e strappa il servizio alla iberica: 4-2. A Garbine non riesce il recupero e cede il set 6-2. Gioco sfavillante da parte di Van Uytvanck, Muguruza sempre più nervosa. Set finale, dunque, con la spagnola che si aggrappa al servizio, ma è la belga a giocare complessivamente meglio. Quarto gioco lunghissimo, ma che vale il break per la giocatrice fiamminga, con la spagnola più fallosa e inquieta. Sapore di grande impresa sul campo numero 2. Van Uytvanck non trema, conquista un altro break, e firma l’impresa di questo 5 luglio 2018, tenendo il servizio a 30 con Muguruza affranta e in lacrime. Fantastico match disputato dalla belga, superiore in tutto quest’oggi alla spagnola, poco incisiva con ogni colpo. Van Uytvanck affronterà Kontaveit al terzo turno.

CIBULKOVA SPEZZA I SOGNI BRITANNICI – Al di là delle polemiche, Dominika Cibulkova sta provando a dimostrare di meritare quella testa di serie che ha perso in extremis a favore di Serena Williams. E lo fa nel modo più diretto e persuasivo possibile: vincendo.

Si gioca sul Centre Court, messo a disposizione degli organizzatori per la più forte giocatrice di casa, Johanna Konta. La classifica (24 contro 33) e gli scontri diretti (2-1) sono a suo favore, ma che per lei non sarebbe stata una passeggiata era facilmente prevedibile, perché la Konta di questi ultimi mesi non è la stessa giocatrice dello scorso anno. Nel primo set è un solo break nel sesto game a fare la differenza, ma è davvero difficile pensare che sarebbe potuta finire altrimenti, visto che Cibulkova non concede nemmeno una palla break. La partita si sviluppa sul ritmo e sullo scambio da fondo, e Dominika è più efficace in termini di mobilità, di approccio alla palla, di “cattiveria” del dritto. Johanna non riesce proprio a esprimersi sugli standard di dodici mesi fa, quando a Wimbledon era stata in grado di arrivare sino alla semifinale: non ha più la stessa incisività, né la stessa solidità. Non è un calo drastico, ma a questi livelli basta una leggera flessione perché le partite prendano la direzione contraria. 6-3 Cibulkova in 34 minuti.

Non cambia l’andamento nel secondo set. Cibulkova brekka nel terzo gioco, e continua a dare l’impressione di avere qualcosa in più. In questa prima fase di set quello che tiene a galla Konta è l’efficacia del servizio, che le permette di ottenere diversi punti facili. Un solo piccolo brivido per Cibulkova, quando concede una palla break nel sesto gioco: annullata con un dropshot nemmeno riuscitissimo, che però Johanna non riesce a rimandare oltre la rete. Si arriva sul 5-3 per Dominika e la sensazione è che solo un attacco di braccino possa evitare la conclusione in due set. Intanto però Johanna deve tenere il proprio turno di battuta, e già questo non si rivela una impresa facile: va subito sotto 15-40, salva i primi due matchpoint, poi altri due, e finalmente sale sul 4-5. Ma Cibulkova non dà alcun segno di paura: chiude addirittura a zero il game conclusivo. 6-3, 6-4 in un’ora e 18 minuti.

Per Konta questa sconfitta significa non solo lasciare Wimbledon al secondo turno, ma anche non confermare i pesanti punti del 2017 in uscita. Non è ancora possibile definire con precisione la sua classifica a fine torneo, ma potrebbe ritrovarsi fuori dalle prime 40 del ranking. Al contrario ottima Cibulkova, capace di fare sembrare quasi un match di routine una partita contro la numero 24 del mondo appoggiata da tutto il pubblico di casa. Prossima avversaria per Dominika al terzo turno Elise Mertens.

ZHENG CROLLA, HALEP DILAGA Nel torneo delle sorprese si fa trovare pronta la romena Halep, prima testa di serie e prima giocatrice del ranking mondiale, sconfiggendo la cinese Zheng (n. 126 WTA) nel loro secondo confronto diretto (Simona aveva vinto il primo, giocato a Shenzhen nel 2015). Halep, dopo la vittoria al Roland Garros di tre settimane fa, ha scelto di non giocare tornei preparatori sull’erba, ritirandosi all’ultimo minuto da Eastbourne, e ad inizio partita risente leggermente di una mancanza del timing ideale per affrontare questa superficie. Zheng, dal canto suo, dimostra di essere una giocatrice tecnicamente migliore dell’attuale classifica, dovuta a un periodo di stop per un infortunio al ginocchio, ma di essere molto fragile psicologicamente. Avanti 5-3, giocando in modo aggressivo e recuperando ogni palla, la cinese subisce un parziale di 10 giochi consecutivi sciogliendosi completamente sotto i colpi di Halep, perdendo il match 7-5 6-0. Con 5 delle prime 8 teste di serie già fuori dal torneo, Halep resta una delle favorite alla vittoria finale insieme a Muguruza (n. 3) e Pliskova (n. 7), anche se non è dello stesso avviso Martina Navratilova, che questo torneo lo conosce bene avendolo vinto nove volte, secondo la quale la vittoria andrà a Serena Williams. Al prossimo turno Halep affronterà, dopo la giapponese Nara e Zheng, un’altra asiatica, la giocatrice di Taipei Su-Wei Hsieh contro la quale ha vinto l’unico precedente.

AL TERZO TURNO KERBER-OSAKA – Quarta giornata del torneo di Wimbledon, secondo turno tabellone femminile, nei primi incontri del programma vanno in campo tre delle giocatrici teste di serie sopravvissute al primo esame, tutte proseguono il loro cammino pur con percorsi diversi. Sul campo 3 sfida tra due giocatrici questo torneo lo hanno già vinto, seppur a livello junior: l’australiana Ashleigh Barty (tds n° 17) e la canadese Eugenie Bouchard, proveniente dalle qualificazioni ma già finalista nel 2014 qui a Church Road. Primo set che Barty si aggiudica per 6 giochi a 4 approfittando della prima opportunità per strappare il servizio all’avversaria, Bouchard che reagisce nel secondo tanto da andare a servire per il set nel nono gioco senza approfittare di un set point, a questo punto Ashleigh sfodera la consueta grinta, recupera il break ed impatta sul 5 pari. Nel gioco successivo si decide il match, Barty arriva alla palla break grazie a 2 lob consecutivi, sul primo Eugenie ci arriva ma mette la palla semplicemente in campo, Ashleigh riesce ad alzare nuovamente ed il pallonetto questa volta è vincente. Il punto successivo in risposta (rovescio corto in slice) pare abbastanza casuale ma manda la giocatrice aussie a servire per il match, Bouchard reagisce indomita ed annulla 4 match point prima di capitolare definitivamente e mettere in archivio una sconfitta che conferma come sia difficile riuscire a risalire la china partendo dalle qualificazioni di un torneo dello Slam.

Angelique Kerber (tds n°10) incontra la giocatrice presente in tabellone con la classifica più alta, la diciottenne americana Claire Liu (attuale 237 WTA). Inizio partita con la tedesca che prende l’iniziativa brekkando subito la rivale, la quale però dimostra perché molte delle speranze del tennis femminile a stelle e strisce sono riposte su di lei: immediato contro break e da lì in avanti gioco spigliato con tanti rischi e senza tanti pensieri, come l’erba richiede. Questa strategia mette in crisi Kerber che nel settimo gioco perde il servizio e consente a Liu di aggiudicarsi la prima frazione. Cominciano a nascere i soliti dubbi sulla tenuta mentale di Angelique, ma nel secondo set il livello di gioco espresso più elevato e un evidente calo di concentrazione della sua avversaria le consentono di aggiudicarsi il set per 6 giochi a 2. Claire Liu non ha comunque intenzione di rendere le armi, nella terza partita butta in campo tutto quello che ha e gioca ad armi pari contro la più titolata rivale fino al fatale settimo gioco dove perde il servizio e pare arrendersi. Kerber intuisce il momento, tiene il servizio a zero e riesce ad ottenere un match point sul servizio di Liu, nuova reazione dell’americana che annulla la palla partita e mantiene il servizio. Purtroppo per lei nel turno successivo la mano di Angelique non trema e con un servizio che piega le mani all’avversaria chiude questo match tutt’altro che facile.

Nessun problema per la nipponica Naomi Osaka (tds n°18) contro la britannica Katie Boulter che ha avuto accesso al tabellone principale grazie a una wild card, e che nonostante la sconfitta è già sicura di diventare – al termine del torneo – la n.2 inglese alle spalle di Johanna Konta. Il match scivola via senza intoppi particolari tranne un break subito da Osaka nel primo set, immediatamente riottenuto nel game successivo, che le consente di chiudere la frazione sul 6-3 dopo 37 minuti, esattamente tre minuti in meno del tempo necessario per completare la seconda partita sul 6-4 e guadagnarsi l’accesso al turno successivo. Si tratterà di una sfida già molto complicata proprio contro Angie Kerber: i precedenti, tutti e tre nel 2017 e sul cemento, sorridono alla tedesca (2-1).

hanno collaborato Stefano Ancilli, Corrado Boscolo e Andrea Franchino

Risultati:

D. Cibulkova b. [22] J. Konta 6-3 6-4
[1] S. Halep b. S. Zheng 7-5 6-0
[18] N. Osaka b. [WC] K. Boulter 6-3 6-4
[17] A. Barty b. [Q] E. Bouchard 6-4 7-5
[11] A. Kerber b. [Q] C. Liu 3-6 6-2 6-4
[14] D. Kasatkina b. Y. Putintseva 6-2 6-3
[26] D. Gavrilova b. S. Stosur 6-4 6-1
[23] B. Strycova b. L. Tsurenko 6-1 6-4
[27] C. Suarez Navarro b. [Q] S. Sorribes Tormo 6-4 6-1
[15] E. Mertens b. S. Vickery 6-1 6-3
K. Siniakova b. [WC] O. Jabeur 5-7 6-4 9-7
B. Bencic b. A. Riske 1-6 7-6(10) 6-2
S.W. Hsieh b. L. Arruabarrena 6-3 6-3
[Q] V. Diatchenko b. S. Kenin 6-4 6-1
A. Van Uytvanck b. [3] G. Muguruza 5-7 6-2 6-1
A. Sasnovich b. T. Townsend 6-0 6-4
[28] A. Kontaveit b. J. Brady 6-2 7-6(4)
[12] J. Ostapenko b. K. Flipkens 6-1 6-3

Il tabellone femminile

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