Wuhan rimescola le carte: fuori Pliskova, Svitolina e la n.1 Halep

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Wuhan rimescola le carte: fuori Pliskova, Svitolina e la n.1 Halep

Come spesso accade lo swing asiatico rovescia i rapporti di forza nel circuito femminile. Cadono anche la campionessa in carica Garcia e una stanchissima Bertens. Si salva Kasatkina

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Dominika Cibulkova infligge la seconda sconfitta consecutiva all’esordio (dopo quella con Kanepi allo US Open) a Simona Halep, non in perfette condizioni fisiche. Dominika parte fortissimo, tiene in mano il gioco costringendo Simona ben dietro la linea di fondo e mette a segno un parziale di otto giochi a zero. La numero uno del mondo, che ricorre alla fisioterapista per ripetuti trattamenti alla coscia sinistra, entra finalmente in partita, cerca un posizione più avanzata e sorprende così l’avversaria che subisce quattro game di fila. Il match diventa equilibrato, le due corrono e tirano cercando di mantenere l’iniziativa. Simona serve sul 5-4, ma Cibulkova non regala nulla, anzi, continua a fare male soprattutto con il dritto e, sul 6-5 in suo favore, trasforma il primo match point con un gran passante dopo un’incredibile difesa sulla pressione di Halep.

Aveva vinto 21 degli ultimi 23 incontri Kiki Bertens, ma lo slancio verso le Finals di Singapore della numero 9 della Race sbatte contro Anastasia Pavlyuchenkova che le lascia sei giochi. L’olandese ha comunque poco da rimproverarsi: oltre al tour de force delle ultime settimane, il giorno prima era uscita vincitrice da una maratona contro Belinda Bencic, sospesa due volte per pioggia con tanto di spostamento dal campo 1 al Centrale. Si può tuttavia consolare con la sconfitta della giocatrice che la precede immediatamente nella classifica, Karolina Pliskova, superata in tre set dalla wild card Qiang Wang. Brutta giornata al servizio per la ceca (51% di punti vinti con la prima) e 55 errori gratuiti a fronte di 27 vincenti prima di chiudere con un doppio fallo. Wang continua la sua striscia vincente in patria dopo aver alzato i trofei di Guangzhou e di Nanchang tra l’entusiasmo del pubblico amico e, soprattutto, della stagista che a fine match le fa firmare le palline da lanciare sugli spalti, ma se le porta via (poi le fanno notare lo scopo dell’operazione e le riconsegna a Qiang).

Cede nuovamente di schianto alla distanza Elina Svitolina, questa volta contro Aryna Sabalenka. Dopo il bagel al terzo rimediato contro Sevastova a New York, l’ucraina incassa un 1-6 nella partita finale dalla bielorussa. Finita la collaborazione con Thierry Ascione, Elina si allena ora con Nick Saviano, già coach di Eugenie Bouchard durante la sua migliore stagione e di Sloane Stephens.

Katerina Siniakova annulla un match point nel secondo set e supera la campionessa uscente Caroline Garcia in tre ore e cinque minuti; dei 15 break complessivi, 8 arrivano nella partita finale, in cui diventa guerra di nervi con tanto di lacrime di Katerina quando, dopo aver fermato il gioco sul 30-40 dell’ottavo game, viene contraddetta dal falco o, meglio, dalla volpe. La verifica elettronica è ancora protagonista nel tie-break decisivo quando mostra un rimbalzo della palla mezzo metro più avanti di quello che era sembrato in diretta: perplessa la giudice di sedia, perplessa e danneggiata Garcia. Alla fine, la differenza è nei rovesci precisi di Siniakova contro quello a campo aperto sbagliato dalla francese che regala due match point: basta il primo.

Salva quattro match point di cui due consecutivi nel tie-break del terzo set e chiude alla prima occasione: si tratta di Daria Kasatkina e ne fa le spese la qualificata Xiyu Wang. È il terzo incontro dell’anno recuperato in extremis dalla russa dopo i due di Dubai contro Muguruza e Konta (5 palle match salvate), mentre non le era riuscita l’impresa nei quarti a Wimbledon contro Kerber che trasformò la settima opportunità. La russa, che non ha più Halep sulla sua strada, ha l’opportunità di ricucire lo strappo nella Race con le giocatrici che la precedono, tutte già eliminate ad eccezione di Wozniacki, Kvitova e Kerber.

Tutto piuttosto facile, invece, per tre delle prime cinque del seeding che non rischiano neanche di cedere un set. Petra Kvitova fa valere la differenza di peso nei confronti di Aleksandra Krunic, mentre Angelique Kerber approfitta di un problema al ginocchio e del conseguente ritiro di Madison Keys nel corso del secondo set con un solo gioco all’attivo per l’americana fino a quel momento. Un solo gioco perso anche da Garbiñe Muguruza che si impone sulla qualificata Viktorija Golubic.

Petra Kvitova – Wuhan 2018 (via Facebook, @wuhanopentennis)

Michelangelo Sottili

Risultati:

[2] C. Wozniacki b. [Q] R. Peterson 6-4 6-1
[3] A. Kerber b. M. Keys 6-0 4-1 RET
[5] P. Kvitova b. A. Krunic 6-3 6-4
[WC] Q. Wang b. [8] K. Pliskova 6-1 3-6 6-3
[Q] K. Siniakova b. [4] C. Garcia 3-6 7-6(5) 7-6(4)
D. Cibulkova b. [1] S. Halep 6-0 7-5
A. Sabalenka b. [6] E. Svitolina 6-4 2-6 6-1
[16] A. Barty b. [WC] S. Zheng 4-6 6-1 6-2
[14] G. Muguruza b. [Q] V. Golubic 6-0 6-1
[13] D. Kasatkina b. [Q] X. Wang 6-1 3-3 7-6(8)
A. Kontaveit b. D. Vekic 6-2 6-4
[Q] S. Kenin b. [11] J. Goerges 6-3 2-6 6-4
D. Gavrilova b. B. Strycova 6-2 7-6(3)
M. Puig b. A. Sasnovich 6-2 6-2
A. Pavlyuchenkova b. [12] K. Bertens 6-4 6-2

Il tabellone completo

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