Nadal si migliora ancora: un servizio più potente per la nuova stagione

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Nadal si migliora ancora: un servizio più potente per la nuova stagione

Durante la off-season, il fenomeno iberico ha lavorato sulla battuta. “Tirerà più forte grazie ad una meccanica più fluida”, assicura Moya. Nole e Roger sono avvertiti

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Rafa Nadal - Australian Open 2019 (foto via Twitter, @AustralianOpen)
 

A 32 anni, dopo 17 stagioni da professionista sul circuito ATP, con 17 titoli dello Slam in bacheca di cui 11 Roland Garros, si può ancora migliorare? La risposta è sì se ti chiami Rafa Nadal. Pare infatti che durante la pausa invernale, mentre recuperava dall’infortunio alla caviglia che lo ha costretto a saltare l’ultima parte della scorsa stagione, il campione spagnolo abbia lavorato per rendere più efficace il colpo forse da sempre meno forte del suo repertorio, ovvero il servizio. Insieme ai suoi coach Carlos Moya e Francisco Roig, Nadal ha modificato leggermente la dinamica per aumentare l’incisività alla battuta e ottenere di conseguenza più punti rapidi.

“Vogliamo massimizzare i danni all’avversario fin da subito e una maniera per farlo è con un servizio più veloce e più aggressivo”, ha affermato Moya al sito dell’ATP. “Abbiamo lavorato sulla meccanica della sua battuta. Ora il movimento è più fluido. Prima la palla perdeva potenza subito dopo il rimbalzo. Adesso non è più così. Il suo servizio mantiene la velocità anche dopo aver toccato il terreno e ciò lo rende più efficace”. A spiegare meglio il cambiamento è però Roig, il meno celebre dei due coach che seguono il fenomeno di Manacor. “Il cambiamento è basato su tre pilastri”, ha aggiunto l’ex tennista catalano, ““il primo è che, quando inizia il movimento, porta la mano in basso [e la tiene lì] più a lungo invece di alzarla lateralmente. Secondariamente, Rafa ora cerca di stare in posizione più verticale con il corpo, usando la sua altezza, invece di contorcersi. Il suo eccessivo caricamento con le gambe era la causa di una riduzione di potenza della palla. La terza cosa sulla quale abbiamo lavorato è entrare bene con la gamba destra dentro al campo in fase di ricaduta”. Tre elementi che possono sembrare dettagli. Ma al massimo livello anche i dettagli fanno la differenza.

L’idea di lavorare proprio su questo colpo è nata dopo la sconfitta per ritiro contro Juan Martin del Potro nella semifinale degli US Open, ovvero l’ultimo match ufficiale giocato dal maiorchino. Chissà che proprio vedersi sconfitto per forfait da del Potro, un tennista che fa della battuta una delle sue armi principali non abbia stimolato Nadal. “Questi cambiamenti sono cominciati dopo il match agli US Open”, ha rivelato Moya. “Rafa era d’accordo anche se significava aggiungere più lavoro alla off-season. È stato il primo ad identificare un punto di debolezza nel servizio. Abbiamo temporeggiato a causa dell’infortunio agli addominali e l’operazione alla caviglia. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ora posso dire che sente bene il colpo con la nuova meccanica”.

Insomma nuova stagione e nuovo servizio per Rafa. È la dimostrazione che i veri campioni non smettono mai di cercare di migliorarsi per rimanere al vertice. Anche se nel suo caso sarebbe più corretto dire riconquistarlo, dopo che la prima posizione mondiale gli è stata scippata da Novak Djokovic sul finire del 2018. Basteranno questi aggiustamenti per tornare in cima al mondo del tennis? Lo scopriremo presto.

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