La maturità di Bencic: “Ho imparato a non avere fretta”

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La maturità di Bencic: “Ho imparato a non avere fretta”

La 21enne elvetica ha sorpreso tutti a Dubai: quattro vittorie contro Top 10 e secondo titolo in un Premier 5 dopo quello a Toronto nel 2015. Ma stavolta vuole goderselo per davvero

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Fatta eccezione per Serena, tutte le migliori tenniste del mondo erano presenti la scorsa settimana a Dubai per conquistare il titolo del primo Premier 5 della stagione. C’erano le due finaliste degli Australian Open Osaka e Kvitova, la ex n.1 al mondo Halep, la tre volte campionessa Slam Kerber e la campionessa in carica Svitolina. Ma a sbaragliare la concorrenza è stata Belinda Bencic, partita fuori dalle teste di serie e molto lontano dai riflettori. Il suo percorso nel torneo degli Emirati è stata una marcia inarrestabile, che ha travolto ben quattro top 10: Sabalenka, Halep, Svitolina e, in finale, Kvitova.

Ovviamente, con il trofeo tra le proprie mani, Bencic non poteva nascondere tutta la sua gioia. “Il mio sorriso non se ne andrà via facilmente. Sono molto felice naturalmente”, ha dichiarato. “Ho giocato alla grande tutta la settimana e ne sono molto orgogliosa. Sono orgogliosa anche di come ho gestito la finale. Non sono stata troppo nervosa nelle fasi conclusive. Non potrei essere più felice”. 

Ma, sorprendentemente, la finale non è stato il match più importante del torneo. Così come le precedenti due vittorie contro tenniste del calibro di Halep e Svitolina. Tutto è iniziato dal primo turno e dal successo sull’ostica ceca Lucie Hradecka (6-4 7-6). “Il primo turno non è mai facile e contro di lei ho dovuto fronteggiare diversi set point”, ha affermato Bencic. “Da lì ho cominciato a sentirmi forte mentalmente. Ovviamente anche superare Sabalenka dopo averle annullato tutti quei match point (sei per l’esattezza ndr) è stato molto importante e mi ha dato ulteriore fiducia in me stessa. Le avversarie poi sono diventate sempre più difficili ma non ho avuto tempo per pensarci e le ho battute una dopo l’altra”.

La 21enne elvetica ha vinto tutti e quattro i match contro Top 10 al terzo set e due addirittura al tiebreak decisivo, dimostrando oltre ad una grande fiducia anche una perfetta condizione atletica. Merito anche del suo preparatore atletico. “Sento che mi sto muovendo bene. Mi sento in forma. Non sono stanca”, ha proseguito. “Devo ringraziare Martin perché di tutti i preparatori atletici che ho avuto è quello che mi capisce meglio. Ho sempre avuto grande resistenza. Non ho molta esplosività. Ma ho lavorato tanto per migliorare, per essere più veloce sul campo, per raggiungere la palla meglio. E mi sento migliorata”. 

Questa nuova versione di Bencic non è però solo più atletica ma anche più matura. Sono passati tre anni dal suo primo e fino a qualche giorno fa anche unico grande successo sul tour, ottenuto a Toronto. Anche in quell’occasione peraltro aveva eliminato quattro top 10. Nel mezzo ci sono state una crisi di risultati, un’operazione al polso che l’ha fatta stare fuori diversi mesi e precipitare oltre la 300esima posizione in classifica e un ritorno ad alti livelli forse più lento di quanto ci si potesse aspettare. Queste esperienze l’hanno fatta maturare tanto e imparare a mettere i successi (e anche gli insuccessi) sotto una prospettiva diversa. Ma soprattutto a godersi ogni aspetto della carriera da professionista. 

“Quando ho vinto Toronto ero più giovane. Era il primo titolo importante anche se avevo già vinto ad Eastbourne. E mi sono un po’ lasciata sopraffare da tutte le aspettative. Ora ho 21anni e sento di aver imparato la lezione”, ha sottolineato. “Sento l’attenzione mediatica ma ora cerco di non darci peso. Non mi dà fastidio però cerco di non dargli importanza. Questa è la cosa migliore che posso fare in questo momento. Imparare da questa esperienza. Dopo Toronto ero così eccitata. Stavo giocando bene e mi sembrava un sogno battere tutte queste grandi giocatici. Tutto è successo in fretta. Volevo vincere tutte le partite e che tutto succedesse in fretta. Ora so che mi devo prendere tempo. La mia carriera è lunga. Me la voglio godere. Il mio più grande obbiettivo è non avere rimpianti quando un giorno mi ritirerò”.

Nel frattempo, è tornata a ridosso delle prime venti tenniste al mondo. A Indian Wells e Miami, le avversarie non potranno più sottovalutarla come a Dubai. Belinda Bencic è di nuovo competitiva ad altissimi livelli. Ed è più forte che mai, fisicamente e mentalmente.  

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