Sonego può sfidare Isner (Zanni). Roland Garros, il montepremi sale a 42,6 milioni di euro (Plazzotta)

Rassegna stampa

Sonego può sfidare Isner (Zanni). Roland Garros, il montepremi sale a 42,6 milioni di euro (Plazzotta)

La rassegna stampa di venerdì 22 marzo 2019

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Sonego può sfidare Isner (Roberto Zanni, Corriere dello Sport)

Dalle qualificazioni al campione uscente John lsner. Lorenzo Sonego ha fatto in fretta a conquistarsi un posto sul nuovo Centrale dei Miami Open. E per garantirsi la possibilità di sfidare al secondo turno la testa di serie n. 7 del torneo, vincitore nel 2018 nell’ultima volta a Key Biscayne, il ventitreenne torinese ha sfoggiato ieri una prova impeccabile contro lo slovacco Martin Klizan che nel ranking lo precede di 58 posizioni (48 contro 106). Due set, 6-4 6-3, per raggiungere la seconda vittoria in carriera in un Master 1000, la prima sul veloce (l’altra risale all’anno scorso, a Roma). «La partita è stata molto buona – ha spiegato Sonego – non sono abituato a giocare a questi livelli, ma sono entrato in campo tranquillo, con una incedibile voglia di vincere. Devo dire che tatticamente ho disputato un incontro perfetto, impostandolo sul rovescio di Klizan, il suo punto debole, poi ho servito bene nei momenti importanti del match e ce l’ho fatta». Un successo importante, ma che non è arrivato per caso. «In questo momento – ha continuato l’azzurro – credo di star giocando il mio miglior tennis di sempre. Sono cresciuto in diversi aspetti, ho migliorato tantissimo la risposta, sono riuscito a impostare un gioco maggiormente offensivo, vado a cercare di più il punto, perchè a questi livelli nessuno regala nulla». Questa vittoria potrebbe rappresentare una svolta. «Adesso mi trovo bene sia sulla terra che sul veloce – ha aggiunto – è il primo anno che disputo tornei importanti, devo fare esperienza. Il mio obiettivo è crescere, devo migliorare nei punti deboli, sto lavorando molto sul rovescio e la risposta. Della classifica si parlerà più avanti». Prossimo avversario John Isner: «È un giocatore che basa tutto sul servizio e il primo colpo – ha concluso Sonego – quindi sarà li che dovrò contrastarlo. Ma anche tenere l’iniziativa e cercare di metterlo in difficoltà, dovrò fare io la partita, servire bene e stare attaccato ad ogni punto».


Roland Garros, il montepremi sale a 42,6 milioni di euro (Claudio Plazzotta, Italia Oggi)

Una corsa infinita ai rialzi, è quella dei montepremi dei tornei del Grande Slam, che anno dopo anno assicurano ai partecipanti dei bottini sempre più ricchi. Al prossimo Roland Garros i tennisti avranno a disposizione un prize money complessivo di 42,6 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto alla scorsa edizione. Gli Australian Open del gennaio 2019 avevano invece distribuito circa 39 milioni di euro, gli Us Open del settembre 2018 circa 46,3 milioni di euro, e Wimbledon del luglio 2018 un montepremi di 38 milioni. La tendenza degli ultimi anni è quella di accrescere il tesoretto soprattutto per aumentare i premi ai giocatori eliminati ai primi turni. E, come spiegato ieri da Bernard Giudicelli, presidente della Federazione tennis francese, e da Guy Forget, direttore del torneo, chi sarà eliminato al primo turno del Roland Garros 2019 si metterà comunque in tasca 46 mila euro (+15% sul 2018), e poi 87 mila per la sconfitta al secondo turno (+10%) e 143 mila euro per l’addio al terzo turno (+10%). Al vincitore andranno 2,3 milioni di euro, rispetto ai 2,2 milioni del 2018. Il torneo più generoso con chi trionfa è quello di New York, con i suoi 3,3 milioni di euro nel 2018, seguito da Australian Open (2,55 milioni nel 2019), e Wimbledon a 2,25 milioni (2018). Quanto ai fatturati complessivi dei quattro tornei del Grande Slam, gli Us Open sono di gran lunga primi con circa 300 milioni di euro a edizione tra diritti tv, biglietteria, ricavi pubblicitari, sponsorizzazioni e merchandising; il torneo londinese di Wimbledon è a quota 260 milioni (meno posti sulle tribune e una filosofia piuttosto respingente nei confronti degli sponsor); chiudono Melbourne e Parigi, entrambi di poco sopra i 200 milioni di euro.

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