Barcellona: Ferrer, buona la prima... della penultima

ATP

Barcellona: Ferrer, buona la prima… della penultima

A un paio di settimane dal ritiro, David Ferrer avanza al secondo turno a Barcellona. “Sono in pace con la mia decisione, non ero più disposto a viaggiare”

Pubblicato

il

David Ferrer - Miami 2019
 

da Barcellona, il nostro inviato Federico Bertelli

Il farewell tour di David “Ferru” Ferrer arriva alla sua penultima tappa, in uno dei tornei in cui è stato più volte protagonista: il 37enne originario di Alicante, alla partecipazione numero 15 al torneo di Barcelona (con record di 28-14) nel quale ha raggiunto 4 finali, perse tutte contro Nadal, gioca oggi nel giorno di San Jordi (se passate per Barcelona oggi è il giorno della festa del libro e delle rose) contro il maggiore dei fratelli Zverev, in un match in cui per caratteristiche tecniche e per superficie parte leggermente favorito.

A Miami nella sua ultima vittoria aveva sconfitto in una partita di grande cuore il fratello minore, Sascha; oggi continua il ‘regolamento di conti’ con la famiglia Zverev battendo anche il maggiore Mischa. David è il terzo tennista spagnolo della storia per numero di tornei vinti, dietro solo a due leggende come Nadal e Orantes. Quest’anno ha disputato quattro tornei e in ognuno di essi ha superato almeno un turno, a dimostrazione di una residua competitività ancora viva. I suoi piani relativi al futuro non prevedono di lasciare completamente il mondo del tennis, ma di continuare a orbitare in questo ambiente. Forse come commentatore televisivo, o come chioccia dei giovani che passano per la sua accademia, o magari in futuro come capitano di Coppa Davis. Nadal, nella sua prima conferenza stampa a Barcelona ha fatto riferimento al ritiro di Ferrer in questi termini: “l’importante è che sia quello che si sente di fare, che sia in pace con la decisione che prende e che riceva il saluto che merita come giocatore e come persona”.

LA VITTORIA – La partenza è tutta per Ferrer che vola subito sul 3-0 che rischia solo sul 4-2 annullando tre palle break consecutive. Il pubblico non fa mancare il suo incitamento, anche se non è molto numeroso a causa dell’orario non particolarmente favorevole e del meteo (si gioca alle 14, e il meteo era stato non particolarmente clemente fino a poco prima). Da lì in poi il match è tutto in discesa per Ferru, che vola via vincendo di slancio anche il secondo per 6-1. Buona partita per lo spagnolo che approfitta dei troppi errori non forzati del tedesco, decisamente in crisi di rendimento (a Montecarlo era stato sconfitto nelle qualificazioni da Ocleppo). Spunti tecnici a parte, lo spagnolo si è concesso l’applauso del pubblico e in conferenza stampa è apparso visibilmente soddisfatto. Ovviamente le domande della stampa si concentrano sull’aspetto emotivo, visto che questo sarà il penultimo torneo di Ferru che così ha risposto:

“Mi sento bene, sia fisicamente che psicologicamente. In questi giorni cerco di concentrarmi sul gioco senza pensare troppo; mi toglierebbe troppe energie. Il tempo libero preferisco passarlo rilassandomi, passeggiando con mia moglie e godendomi mio figlio; se sono contento della mia decisione? Assolutamente si, non ero più disposto a viaggiare e fare i sacrifici necessari ad essere all’altezza dei migliori. La decisione ormai è presa, è una tappa della mia vita che si sta chiudendo e sono sereno, non ho ripensamenti. Certo, sapere che queste saranno le ultime volte che entrerò sul campo centrale qua a Barcelona è emozionante, così come entrare negli spogliatoi e salire le scale che portano in pista, ma sono contento così”.

Rispetto alle sensazioni sulla partita e sul torneo l’analisi di Ferrer è lucida:

“Quello che voglio è cercare di essere competitivo in questi ultimi match, mi sento bene e quello che volevo era competere e giocare con i migliori giocatori. Oggi sono contento di aver vinto un match rapido e con poco dispendio di energie. Domani con Pouille sarà un match difficile e spero di giocare al meglio. Sulle possibilità di giocare contro Rafa al terzo turno? In realtà non ci penso, sono due match da vincere prima, per cui mi concentro in giocare”.

Infine due parole su quella che potrebbe essere la sua eredità:

“Ai giovani non ho consigli particolari da dare, se non cercare di godersi ogni momento, senza pensare troppo al traguardo da raggiungere, ma godendosi ogni momento. Se mi chiedono come vorrei essere ricordato, direi come un combattente, uno che lottava fino all’ultimo punto di ogni partita”.

La brutta sconfitta di Sascha Zverev
Il tabellone completo di Barcellona

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement