da Madrid, il nostro inviato
Inizia male l’avventura nel Mutua Madrid Open per Fabio Fognini. Il ligure, tornato all’attività dopo il trionfo di due settimane fa a Montecarlo, ha esordito in doppio, in coppia con Robin Lindstedt, 59 della specialità ma ex numero 3. Col 42enne svedese, il numero 1 azzurro aveva già giocato, vincendo anche il torneo di Shenzhen nel 2016. Sebbene piuttosto collaudati, i due nulla hanno potuto contro una coppia inedita, ma davvero forte, composta da due top 10 come Del Potro e Nishikori, poco abituati a giocare il doppio (non sono mai stati nella top 100 della specialità e solo Del Potro ha vinto un torneo, nel 2007 ad Indianapolis) ma talmente forti tecnicamente da essere comunque una buonissima coppia.
Lo hanno del resto dimostrato su un campo numero 3 gremito all’inverosimile e divertitosi nel vedere tanti bei punti (spettacolare, in particolare, un tweener di Fognini). Dopo un primo set equilibrato, nel quale si è rivelato decisivo nel dodicesimo gioco il break fatto a Nishikori, la coppia Fognini/Lindstedt sembrava lanciata verso la vittoria. Fabio però con l’andare dei minuti ha avuto problemi nel conservare il servizio (lo perde per due volte nel corso del secondo parziale) e ha finito per innervosirsi, scagliando la pallina fuori dal Campo 3 e attirandosi così i fischi di buona parte del pubblico.
Il contemporaneo calo dello svedese, sempre più falloso nel corso dell’incontro, ha reso via via a senso unico la partita. Nishikori e Del Potro, vinto il secondo set per 6-4, hanno poi dominato il super tie-break, vinto 10 punti a 4, portando così a casa la vittoria dopo 1 ora e 37 minuti di tennis divertente. Per Fognini martedì è previsto il ritorno in campo in singolare contro Edmund: secondo incontro sul campo 3, intorno alle 14.