Djokovic risponde a Kyrgios: "Può dire quello che vuole, non ci perdo il sonno"

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Djokovic risponde a Kyrgios: “Può dire quello che vuole, non ci perdo il sonno”

Il numero uno del mondo stempera un po’ la tensione dopo le critiche dell’australiano. “Penso che sia un bravo ragazzo. Non so perché abbia detto certe cose, ma non giudico”

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Novak Djokovic - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Poco prima della sfuriata agli Internazionali di Roma, Nick Kyrgios aveva rilasciato una pepata intervista nella quale, novello Cirano (passateci l’ardita similitudine), non risparmiava nessuno, nemmeno i primi della classe. In particolare gli strali dell’australiano si sono concentrati su Novak Djokovic, attuale numero uno del mondo, accusato di soffrire di una sorta di complesso d’inferiorità e di ricercare l’affetto del pubblico a tutti i costi. Ha una malsana ossessione e bisogno di essere amato. Vuole essere Roger (Federer, ndr). Desidera così tanto essere amato che non lo sopporto più. Diventa imbarazzante“. 

Nick si è anche scagliato contro la tipica esultanza post match di Nole, quella in cui mima il gesto di lanciare il cuore verso gli spalti, definendola stucchevole. Ha poi concluso dicendo che non lo riterrà mai il migliore della storia, portando come prova il suo record contro Djokovic (2-0, vittorie in due set a Acapulco e Indian Wells 2017). “Non importa quanti Grand Slam vince, non sarà mai il più grande per me. Anche solo per il fatto l’ho affrontato due volte e, scusa, se non puoi battermi, allora non sei il più grande della storia”. 

Interrogato sulla questione da alcuni giornalisti a Belgrado, il serbo si è mostrato piuttosto conciliante e ha buttato acqua sul fuoco, evitando di alimentare le polemiche.Penso che fondamentalmente, sia una brava persona. Non so perché ha detto tutte quelle cose. Vuole attirare l’attenzione? Vuole distinguersi? Apparentemente vuole essere integro, aperto, trasparente, fa parte del suo personaggio. Mi mostra rispetto come fanno gli altri? No, non lo mostra. È il suo modo di comunicare”. 

Una buona mossa da parte di Djokovic che mette così un punto alla vicenda con un’altrettanto neutra e politicamente corretta chiosa finale. Non ho mai avuto questo genere di problemi con altri giocatori del tour, ma non ci perdo il sonno. Non so perché abbia detto certe cose, ma non lo giudico”.

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