Fognini giù, l'Italia sale (Semeraro). Sonego quasi grande (Guerrini)

Rassegna stampa

Fognini giù, l’Italia sale (Semeraro). Sonego quasi grande (Guerrini)

La rassegna stampa di sabato 3 agosto 2019

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Fognini giù, l’Italia sale (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

È durata sette settimane, una cifra cabalistica, la (prima) esperienza da Top 10 di Fabio Fognini. Sul cemento dell’Atp 250 di Los Cabos, in Messico, dov’era il campione in carica, Taylor Fritz lo ha eliminato in due set nei quarti, traslocandolo appena fuori dal recinto dei grandi. Da lunedì prossimo Fabio sarà numero 11, ma a leggere i numeri sembra più un arrivederci che un addio. Fino al termine della stagione, a parte i 180 punti delle semifinali di Pechino in scadenza a ottobre, di punti il Fogna da difendere ne ha pochi, comunque meno dei suoi avversari diretti nella corsa alle ATP Finals (dove però sono in gara i primi 8) e cioè il sudafricano Kevin Anderson (che rientra fra i primi 10) e i due russi Karen Khachanov e Daniil Medvedev. Se l’estro e la caviglia lo assistono, Fabio potrà riprendersi, anche rapidamente, un posto in paradiso: fra Open del Canada, che partono il 10 agosto, e US Open la cambiale da pagare, leggerina, è di 90 punti. Ma nella partita doppia del ranking è l’Italia in generale che in questo 2019 ci sta guadagnando. Dal 31 dicembre scorso, oltre a Fabio (+4 calcolando il best ranking di numero 9) hanno conquistato posizioni il numero 23 Berrettini (+31), il n.56 Lorenzo Sonego (+51), il n.82 Thomas Fabbiano (+ 19), il n.95 Stefano Travaglia (+38), il n.104 Salvatore Caruso (+54), e in maniera clamorosa il baby Jannik Sinner: +357, da numero 551 a numero 194, anche se ovviamente più ci si avvicina al vertice più gli scalini si allungano. In negativo ci sono i saldi gemelli (-42) del numero 62 Marco Cecchinato, alle prese con il classico “rimbalzo” dopo una stagione fenomenale, e del veterano Andreas Seppi, n.79, mentre è di fatto stabile il numero 114 Paolo Lorenzi (-4), che peraltro ha fatto bene al Challenger di Sopot. Travaglia (in semifinale a Sopot) da lunedì entrerà fra i primi 90, il suo miglior ranking in carriera, “Sonny” Sonego – battuto in semifinale a Kitzbuhel solo dal numero 4 del mondo Dominic Thiem – lo ha mancato di un soffio. Anche fra le ragazze qualcosa finalmente si muove, fra le conferme di Jasmine Paolini (quarti a Palermo e semifinale, minore ma sempre semifinale, per ora a Karlsruhe), salita da n.190 a n.132 (+58) e il ritorno alla vittoria di Camila Giorgi […]

Sonego quasi grande (Piero Guerrini, Tuttosport)

Una sconfitta con tante buone notizie. Non così dolorosa, dunque. Del resto dall’altra parte della rete c’era il più forte giocatore sul rosso del mondo al di fuori di Rafa Nadal. Eppure Lorenzo Sonego ha mostrato qualità vere, che erano note. Ma confermarle contro Dominic Thiem nella sua seconda semifinale in carriera al Generali Open di Kitzbuhel, ebbene non era scontato affatto. E si è messa di mezzo anche la pioggia, che ha imposto dapprima un avvio ritardato e poi fermato la partita proprio alle porte del tie break decisivo del secondo set. Comunque il 24enne torinese ha raggiunto la doppia cifra di match point annullati nel torneo, cancellando la prima palla della partita per l’idolo di casa con un lungolinea di rovescio in controbalzo quasi da fondo campo sul sasso tirato sulla riga da Thiem. Non è bastato e alla fine è sempre questione di dettagli in una partita che gira su pochi punti. In quelli determinanti la mano di Thiem si è fatta pesante, quella di Sonego ha un po’ tremato. Nel primo set sul 3-4 e servizio è finito sotto 0-40, ha annullato la prima palla break ma sulla seconda ha giocato una controsmorzata sul lato forte di Thiem, per sorprenderlo, anziché un lungo linea. Nel tie break del secondo, invece, è andato 4-1 ma poi ha appoggiato una volée smorzata in rete anziché aggredire la pallina. Il fatto è che l’allievo di Gipo Arbino ha sempre lottato, non rinunciando mai, iniziando benissimo ad aggredire il campo e il campione avversario, variando ritmo, anche, usando la palla corta, cedendo qualche centimetro di campo poi, ma sempre giocando lucido e propositivo. Nel secondo set era andato avanti anche di un break sul 2-0. Nei punti chiave del tie break, ceduto a 6, gli è un po’ mancata la risposta di rovescio. Ma Lorenzo conferma i suoi progressi nel gioco e nella tenuta mentale, rientra tra i top 50 del mondo (sarà almeno 47), ha mostrato di giocarsela alla parti o quasi con un top 4 al mondo e sulla superficie preferita dal rivale. Difficile chiedere di più. Adesso Sonego si trasferirà sul cemento. La gioia del 25enne Thiem che alla fine ha chiesto il tributo dal pubblico tanto era sollevato, conferma come l’austriaco abbia vissuto il match che lo conduce alla seconda finale casalinga e alla caccia del primo titolo di Kitzbuhel contro lo spagnolo Ramos-Vinolas che ha sconfitto il next gen norvegese Casper Ruud 7-5 7-5 […]

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