Da New York, il nostro inviato

[5] D. Medvedev b. [Q] D. Koepfer 3-6 6-3 6-2 7-6(2)

Finisce negli ottavi di finale la favola di Dominik Koepfer, il “brutto anatroccolo” tedesco che nessun college voleva fino a che non venne selezionato da Tulane University, e che tre anni fa, a 22 anni, aveva ancora un ranking a quattro cifre. Ha dato parecchio filo da torcere a Daniil Medvedev, che alla fine del match ha dichiarato di aver preso parecchi antinfiammatori per poter essere in condizione di giocare con una spalla malconcia e con dolori agli adduttori, ma alla fine il ritmo di gioco imposto dal russo si è rivelato troppo elevato per poter essere mantenuto per periodi prolungati.

Non era iniziato per nulla bene il match per Medvedev: il suo palleggio sembrava non fare alcun male a Koepfer, nonostante le quasi 100 posizioni di differenza tra i due e un notevole divario in esperienza ad alto livello. Le traiettorie mancine del teutonico funzionavano a meraviglia e sembrava davvero che per Dominik potesse essere la giornata giusta. “Ho cominciato non troppo nervoso – ha spiegato Koepfer nella sua prima vera conferenza stampa internazionale – credo di aver giocato bene. Nel secondo set, lui è un gran giocatore in gran forma, un break avanti non significa nulla. Forse ho giocato un po’ troppo difensivo e gli ho permesso di farmi correre molto”.

Sul 6-2, 2-0 la possibilità di una grande sorpresa nel match iniziava a sembrare concreta, ma a quel punto i colpi di Medvedev si facevano più pesanti, soprattutto dalla parte del rovescio. Un paio di punti piuttosto sfortunati per Koepfer, uno sulla palla del 3-1 e un’altra sulla palla break che l’avrebbe portato 3-2, che hanno visto la partecipazione del net, facevano girare la partita, che nel secondo e nel terzo set andava piuttosto facilmente ad appannaggio di Medvedev. Koepfer resisteva comunque nel quarto, trascinando il set al tie-break, dove però si disuniva giocando molto male e concedeva la vittoria a Medvedev, che cominciava così il suo show: prima improvvisava una danza per festeggiare la vittoria e poi, echeggiando le sue parole di due giorni prima contro Feliciano Lopez, ringraziava il pubblico, a quel punto inferocito nei suoi confronti, per avergli dato l’energia di vincere la partita. “Ero sotto 6-2, 2-0, non sapevo se avrei giocato perché avevo un problema agli adduttori, ho preso antidolorifici per la spalla, e il vostro tifo contro di me mi ha dato l’energia necessaria per vincere”.

Un’ora dopo la fine del match, tuttavia, Medvedev ha cercato di stemperare il suo comportamento scusandosi in parte per quanto fatto in campo venerdì sera: “Sono stato un idiota. Ho fatto cose di cui non sono orgoglioso e sto lavorando per essere una persona migliore sul campo perché penso di essere una buona persona fuori dal campo. Oggi credo di essere rimasto completamente concentrato durante la partita. Alla fine ho cercato di interagire con il pubblico, sappiamo come è fatta la gente di New York, è il pubblico più elettrico del mondo, specialmente sui campi principali si può sentire la loro energia. Spero che il mio comportamento di oggi sia interpretato solamente come un modo divertire e di divertirmi”.

Koepfer finisce l’avventura newyorkese con un nuovo ranking che sarà intorno alla posizione n.85 nel ranking e con un nuovo programma che lo vedrà andare alla ricerca di punti negli ATP in Cina anziché nei Challenger negli USA: “Mi sono cancellato da Cary e Columbus e sto cercando di ottenere il mio visto per la Cina. Quello che non dimenticherò mai è la sensazione di aver giocato su uno dei più grandi campi del mondo, con tutto il pubblico che cantava il mio nome”. Medvedev invece procede la sua avventura guardando al quarto di finale contro Wawrinka che ha sconfitto nell’unico confronto diretto nel 2017 a Wimbledon.

Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)