Bautista ai quarti a Basilea, rimane in scia a Berrettini. Fuori l’altro inseguitore Goffin

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Bautista ai quarti a Basilea, rimane in scia a Berrettini. Fuori l’altro inseguitore Goffin

Sia lo spagnolo che il belga sono stati trascinati al terzo set dopo aver vinto il primo, ma solo il primo è riuscito a spuntarla su Gasquet, mentre Goffin ha perso di un’incollatura contro Opelka

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Due dei principali avversari di Berrettini nella corsa alle Finals, Roberto Bautista Agut e David Goffin, sono scesi in campo nel primo pomeriggio per il secondo turno dello Swiss Indoors. Entrambi hanno bisogno di punti per acciuffare l’ultimo posto per Londra (dando per scontata la qualificazione di Zverev nonostante lo scivolone di martedì), soprattutto il belga, che è però uscito sconfitto nel primo match di giornata, mentre Bautista ha dato l’ennesima prova di grande continuità. In caso di vittoria del belga, i due si sarebbero affrontati venerdì nei quarti di finale. Lo spagnolo resta ad appena 40 punti di distanza da Matteo nella Race, ogni match può essere decisivo

LA RACE AGGIORNATA

R. Opelka b. [6] D. Goffin 6-7 (4) 7-6 (4) 7-5

Uno dei contrasti fisici più marcati che il circuito possa offrire, quello fra Reilly Opelka (211 cm x 102 kg di ace) e David Goffin, peso piuma di 1 metro e 80 per 70 chili, ma abituato a colpire molto al di sopra della propria categoria, soprattutto sulle superfici al chiuso che favoriscono i suoi colpi più puliti di una camera iperbarica, che non gli sono però bastati per avere la meglio sul gigante USA. Contrasto anche tecnico-tattico: il belga è uno dei migliori ribattitori del circuito, mentre Opelka fa gioco, ça va sans dire, quasi esclusivamente con la battuta, tanto da aver vinto il primo turno contro Garin facendo solo sei punti in risposta, il minimo dal 1991 ad oggi – il record precedente apparteneva a Janowicz, vincitore di Dimitrov a Stoccarda nel 2017.

Il servizio gli è però bastato oggi per vincere (29 ace e l’84% di punti fatti sulla prima), con il campo rapidissimo di Basilea che non ha permesso a Goffin di impensierirlo praticamente mai alla battuta. Eppure, proprio il colpo preferito l’aveva tradito nel tie-break del primo set, aperto con un doppio fallo e ivi fuori portata. Anche quello del secondo è girato su un solo punto, ma stavolta a suo favore: sul 2-1, infatti, Opelka si è preso il mini-break decisivo con una ottima parata sul passante al corpo dell’avversario, per poi chiudere con una facile volée di dritto, mentre il fidato Taylor Fritz, di cui è stato testimone di nozze, osservava dal suo angolo.

Le uniche palle break per Goffin sono arrivate nel terzo gioco del parziale decisivo. Mentre la seconda si è spenta su una botta esterna ingiocabile, i rimpianti del belga saranno soprattutto per la prima, su cui Opelka si è salvato d’istinto sulla botta arrivatagli fra i piedi per poi inventarsi un passante stretto di rovescio con un colpo preso in prestito dal cricket. La partita è sembrata poi trascinarsi all’ennesimo game dirimente, ma è stato proprio nell’ultimo gioco che il braccio di Goffin ha tremato: dopo un servizio vincente, ha messo un dritto dal centro sul nastro, per poi farsi sorprendere dalla risposta di dritto dell’americano su due servizi loffi e sotterrare in rete l’ultimo colpo dopo 2 ore e 26 minuti. L’americano pareggia nei confronti diretti, e andrà sicuramente tenuto d’occhio in futuro: confrontato con altri giocatori della stessa taglia (vedi Isner, Karlovic, ecc…) è molto più avanti in classifica a parità anagrafica, segno che i margini di miglioramento potrebbero essere più ampi. 

[4] R. Bautista Agut b. R. Gasquet 6-2 4-6 6-3

Rimane invece in corsa come detto Roberto Bautista Agut, che si conferma superiore negli head-to-head con Richard Gasquet (5-2 per lui dopo questo incontro) e si vendica per la sconfitta di Cincinnati ad agosto, vincendo in un’ora e 43 minuti. Classica sfida fra cicala e formica, dato che lo spagnolo è arrivato fra i primi 100 a 24 anni, prima di arrivare all’apice della carriera quest’anno, a 31 primavere compiute, mentre Gasquet era considerato il Messia del tennis transalpino quando ancora non ne aveva compiuti 10, e ha avuto una carriera, ancorché straordinaria, un pelo al di sotto delle aspettative.

La sfida di oggi è stata per la verità meno equilibrata di quanto dica il punteggio: Bautista ha dominato il primo set, breakkando già nel secondo gioco su un rovescio lungo dell’avversario prima di chiudere in mezzora sul diciannovesimo non forzato di un Gasquet troppo brutto per essere vero. Passaggio a vuoto per l’iberico, invece, nel secondo, quando ha perso la battuta a zero nel quinto gioco con un errore di dritto, anche se la bellezza istintiva del monomane di Gasquet, bravo a difendere l’esiguo vantaggio per il 6-4, ha certamente avuto qualcosa a che fare con il ribaltone:.

Alla fine, però, la maggiore tenuta fisica di Bautista ha prevalso: un gran dritto a uscire, specialità della casa, gli ha dato la palla break nel sesto gioco del terzo set, subito concretizzata su un errore di dritto del francese. Da lì ha chiuso facilmente, tenendo a zero con un ace esterno. Al prossimo turno Bautista affronterà dunque il vincitore del match precedente, Reilly Opelka.

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Il tabellone completo

Tommaso Villa

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