Il ritorno di Cici Bellis: vince due match a Houston dopo oltre 600 giorni di buio

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Il ritorno di Cici Bellis: vince due match a Houston dopo oltre 600 giorni di buio

La ventenne di San Francisco mancava dal circuito da marzo 2018. Poi un calvario di infortuni e interventi chirurgici, prima del rientro grazie a una wild card nel torneo texano

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Cici Bellis - Indian Wells 2018 (foto via Twitter, @BNPPARIBASOPEN)
 

Negli appuntamenti periferici della off season del circuito principale, torna il sorriso sul volto di Catherine Bellis. La statunitense è riuscita a vincere un match di un main draw dopo oltre 600 giorni dalla sua ultima apparizione nel circuito. La ventenne di San Francisco ha onorato così nel migliore dei modi la wild card che le è stata concessa per le qualificazioni a Houston, dove si sta disputando il torneo 125K Series. L’ex numero 35 del mondo (best ranking raggiunto nel 2017) ha prima superato l’unico step di quali, lasciando sette game ad Alexa Glatch. Per poi avere anche la meglio in due set, nel primo turno, sull’australiana Ellen Perez (225 WTA).

Parliamo di un tabellone dai valori tecnici comunque dignitosi per il periodo: le prime due teste di serie sono Danielle Collins e Taylor Townsend. Sulla strada di Cici spunta adesso Varvara Lepchenko, che l’ha battuta nell’unico precedente datato 2017. Significativi segnali di vita tennistica, per una giocatrice sfortunatissima che era scomparsa dai radar da più di un anno e mezzo.

L’ultimo match ufficiale disputato da Bellis risaliva infatti a Miami 2018, quando perse in due set da Vika Azarenka. Da quel momento, un calvario di quattro interventi chirurgici per risolvere una somma di problemi tra polso e gomito destro che avrebbero potuto anche farle perdere la voglia. Nella scorsa primavera, quando i tempi di recupero erano ancora incerti, la statunitense ha affidato al dietro le quinte di Behind the Raquet la ricostruzione precisa dei mesi più bui e dei sacrifici ai quali si è dovuta sottoporre per intravvedere la luce di una “nuova” carriera (anche se, non dimentichiamo, ha sempre e solo 20 anni).

La cosa più difficile da superare è stata l’avvicinarsi alla normalità, alla convinzione di essere sulla giusta via per la guarigione e trovarsi ogni volta a dover ricominciare da capo, con un problema sempre più grande da affrontareNon avrei fatto tutto questo se non provassi un amore sconfinato per il mio lavoro“, le sue parole che avevano già il suono di una promessa. Aveva una gran voglia di tornare sul campo. Quella che era stata etichettata come una grande promessa del tennis USA, confida adesso nel 2020 per tornare a sentirsi un’atleta. Tutto quello che verrà, sarà guadagnato. Con la carta d’identità che soffia a suo favore.

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