È stata soprattutto la giornata degli esordi di Nadal e Djokovic, ma non soltanto. Oltre alle vittorie di Giappone e Francia nei gironi dei due migliori giocatori del mondo, si sono giocate anche le prime due sfide del girone E. Pronostico rispettato nell’esito delle due sfide, ma non nei singoli match soprattutto per effetto della sorprendente prestazione di Borna Coric.

Il numero 28 del mondo ha dato il punto decisivo alla Croazia (2-0 in attesa del doppio) nella sfida tra numeri uno contro Dominic Thiem, che scendeva in campo da favorito. Il team balcanico si trovava già in vantaggio 1-0 a seguito della vittoria di Cilic in tre set su Dennis Novak – in rimonta e più sofferta del previsto – ma è stata una delle migliori versioni di Coric degli ultimi mesi a regalare il punto decisivo ai croati. Vinto un primo set molto intenso, Coric ha subito il ritorno di Thiem che ha dato la sensazione di poter riprendere il controllo della partita, soprattutto sul piano dell’intensità di gioco. Invece, nonostante un terzo set complesso sotto il profilo delle statistiche (appena una prima su due in campo per il croato), Coric ha salvato le sei palle break concesse ed è andato a segno in occasione della quinta e ultima occasione a sue disposizione. Oltre all’ottima tenuta mentale, che nel 2019 sembrava smarrita, il 23enne di Zagabria ha sfoggiato anche una sorprendente attitudine alla rete, una tattica che ha pagato contro la tendenza di Thiem a rimanere spesso dietro la linea di fondo. Per Coric è la nona vittoria contro un top 5, a oltre un anno dall’ultima ottenuta contro Federer a Shanghai nel 2018.

Nell’altra sfida del girone vittoria per l’Argentina, anche se la squadra sudamericana ha avuto bisogno del doppio per aver ragione di una Polonia molto combattiva. Se Majchrzak ha solo spaventato Pella, portandolo al terzo set, Hurkacz ha invece completato la rimonta su Schwartzman sfruttando la maggiore efficacia dei colpi di inizi gioco. La coppa composta da Gonzalez e Molteni ha poi battuto agevolmente Hurkacz e Kubot, nonostante quest’ultimo sia uno specialista in doppio (è stato n.1 del mondo e ha vinto due Slam).