Osaka verso l'esordio all'Australian Open: "Non so se avrò mai il coraggio di parlare a Serena"

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Osaka verso l’esordio all’Australian Open: “Non so se avrò mai il coraggio di parlare a Serena”

La campionessa in carica aprirà il programma della Rod Laver Arena all’una di notte italiana. In vacanza ai Caraibi, in off-season, Naomi ha rischiato grosso

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Naomi Osaka - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

La campionessa in carica dell’Australian Open, Naomi Osaka, non smette di configurarsi come un personaggio tutto da scoprire. Molto timida quando ha fatto il suo ingresso nel circuito, è diventata un po’ più spigliata con i media man mano che le sue prestazioni sul campo e la conseguente attenzione pubblica sono aumentate. Non al prezzo di perdere, però, tutta la sua genuinità.

Tra la cerimonia del sorteggio e il media day, Naomi ha parlato piuttosto a lungo toccando diversi argomenti. Alcuni non certo felici, come l’incidente che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia durante la vacanza ai Caraibi di questa off-season – “La corrente ci ha preso mentre ero con il paddle al largo con mia sorella, sono andata fuori di testa perché vedevo la nostra casa allontanarsi e non sono bravissima a nuotare. Sono anche caduta in acqua, in quel momento ho pensato ‘non voglio morire così!’” – e altri più rilassati, che ci aiutano a comprendere meglio il lavoro fatto nel periodo di sosta dalle competizioni. “Ho imparato che non ho bisogno di allenarmi ogni giorno per giocare bene”. Un’affermazione tanto secca quanto non banale, perché può fare la differenza tra sembrare una campionessa ed esserlo davvero.

Naomi ha presenziato la cerimonia del sorteggio in qualità di campionessa in carica assieme a Djokovic, mostrando la sua attitudine innocente e quasi reverenziale verso i grandi campioni con cui ha diviso il campo per l’esibizione benefica “Rally for bushfire relief, come Wozniacki, Federer, Nadal e soprattutto Serena Williams. Soprattutto quest’ultima è stata, da piccola, l’idolo della tennista giapponese: “Sono sorpresa che mi parli […], non so se avrò mai il coraggio di parlarle di mia iniziativa, sono cresciuta con lei e mi sembra tutto così assurdo”. Naomi non ha risparmiato elogi anche per gli altri grandi giocatori con cui si è confrontata e divertita per la causa benefica: “Quando mi sono accorta di essere vicino a persone come Nadal, Federer o Wozniacki ero emozionata […] nonostante io sia al mio secondo anno da top player, loro sono lì da quando ero piccola, ancora non mi rendo conto di tutto ciò”.

Tra poche ore, comunque, Naomi sarà già chiamata a vestire i panni di gioco per sfidare la ceca Marie Bouzkova. Il suo incontro inaugurerà il programma della Rod Laver Arena all’una di notte italiana.

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