La furia di Sinner dura un set, poi emerge Medvedev e va ai quarti di Marsiglia

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La furia di Sinner dura un set, poi emerge Medvedev e va ai quarti di Marsiglia

Jannik Sinner perfetto nel primo set. Poi cambia qualcosa e Medvedev ritrova un livello eccelso. Il russo affronterà Simon nei quarti

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Jannik Sinner - Marsiglia 2020 (foto Cristina Criswald)
 

[1] D. Medvedev b. J. Sinner 1-6 6-1 6-2 (da Marsiglia, la nostra inviata)

Jannik Sinner parte col turbo contro il n. 5 del mondo Daniil Medvedev, stordendolo da fondocampo e strappandogli in un attimo il primo set per 6-1; poi la partita si ribalta del tutto ed emerge la superiorità del finalista dell’ultimo US Open. Il secondo parziale è lo specchio del primo, ma questa volta a favore di Medvedev che ritrova timing, misure del campo e un servizio dirompente per pareggiare i conti con un altro 6-1. La situazione non cambia nel terzo set. Medvedev concede appena un game in più a Sinner e accede ai quarti di finale, dove affronterà Simon. Per Sinner si tratta di un altro – prezioso – mattone nel suo processo di crescita.

SINNER INGIOCABILE – Come anticipato, l’inizio di Jannik Sinner è semplicemente perfetto. Deciso, solido, ordinato, tiene a 15 la battuta nel game d’apertura. I due ingaggiano fin da subito una lotta da fondocampo, con incrociati e lungolinea che schizzano come fulmini sul manto celeste di Marsiglia, ma Medvedev è leggermente più falloso dell’italiano e un errore di troppo di dritto gli costa il primo break della partita. Ora il russo cerca di piazzare maggiormente i suoi colpi, diminuendo di un soffio la rapidità delle esecuzioni e questo gli risulta fatale; Jannik continua a macinare tennis e con un ace sale ancora 3-0. La musica non cambia, dritti e rovesci martellano Medvedev che dopo appena ventiquattro minuti è costretto ad archiviare un impietoso 6-1.

MEDVEDEV PAREGGIA… – Il russo reagisce e, in avvio di secondo set, riesce a prolungare maggiormente gli scambi, si dimostra più paziente e sale in vantaggio 2-1. La lotta da fondo è serrata, in particolare sulla diagonale di rovescio; ora è il russo a mettere a segno i piazzamenti migliori tant’è che, per la prima volta, strappa la battuta a Sinner e consolida il vantaggio sul 3-1. Glaciale con il dritto, con la sua esecuzione estremamente personale, ne piazza alcuni velenosi e chirurgici allungando ulteriormente sul 4-1. Il russo ora è in controllo mentre l’azzurro sembra essersi disunito, in difficoltà, d’improvviso non trova la distanza giusta dalla palla. Il moscovita ora è devastante anche al servizio e questo rende il secondo set un no contest: ventotto minuti, quattro in più del primo, per un altro seiuno che questa volta sorride al russo. 

… E CHIUDE – Sugli scambi prolungati ora è quasi sempre Sinner ad incappare nell’errore, spesso intrappolato nella tela del russo che, con pazienza certosina, ributta di là palle meno potenti ma insidiose. Ed è così che ottiene il break in apertura di terzo set, con Jannik che non riesce più a trovare le giuste misure da fondo. Sono troppi gli errori dell’altoatesino ora, che si vede scappar via l’avversario sul 3-0. “Non so cosa fare” sembra dire Jannik rivolto al proprio angolo; in effetti, il russo ora dà l’impressione di essere inscalfibile, in totale controllo del campo e degli scambi. Jannik muove finalmente il punteggio aggiudicandosi il primo gioco del terzo set (1-4) ma non è il principio di alcun cambio d’inerzia del match. La corsa di Medvedev è inesorabile e il russo prende ulteriormente il largo sul 5-1, perfetto con la prima di servizio e solidissimo nel rimandare di là tutte le palle. Sinner non ci sta a subire, tenta di mantenere la profondità di palla e di far spostare l’avversario ma tutto quello che riesce a fare è portarsi sul 2-5. Non basta. Il finalista degli US Open accede ai quarti di finale chiudendo 1-6 6-1 6-2 un match dai due volti, ma l’unico che conta per il passaggio del turno è quello che ha le fattezze di Daniil Medvedev.

Sembra deluso Jannik quando ci raggiunge nella saletta delle interviste, circa 10 minuti dopo la fine del match; e, comprensibilmente, deve ancora vederci chiaro su quello che è successo in campo. Cosa è cambiato dal primo set in poi?Non lo so ancora” dice Jannik, “non mi è ancora molto chiara la situazione. Ne ho parlato un attimo con Riccardo e dice che è stato lui (Medvedev) a cambiare, mentre per me sono stato io a cambiare qualcosa; quindi dobbiamo parlarne meglio. Una cosa è certa, non può durare quasi due set. Alla fine, sì, ho fatto qualcosa in più ma er già troppo tardi”. Un commento sulla gestione dle servizio di Medvedev, con ottime percentuali alla fine del match: “È normale che il suo servizio sia migliorato nel corso dell apartita. Doveva uscire dalla situazione difficile del primo set. Ma dovrò ancora fare bene il punto sulla partita“.

Medvedev, in un ottimo francese, conferma di essere stato colpito recentemente da una forma virale. Ma ora si sente meglio: “Nel primo set ero un po’ lento e ho giocato male. Ma poi i miei colpi si sono aggiustati, ho preso fiducia. Jannik è forte e, certo, ha bisogno di un po’ più di esperienza per vincere dei match così. Il primo set è stato molto duro per me. In realtà, il terzo set è stato come il primo ma questa volta ho giocato bene io; invece il secondo è stato un po’ di transizione”. Il coach di Medvedev ha lasciato il box e ha dichiarato che andarsene è stato una forma di coaching: “Beh, visto il mio comportamento in campo oggi, anche se fosse tutto il team ad andarsene, direi che avrebbero ragione (ride). Oggi facevo fatica a calmarmi ma, allo steso tempo, questo mi permette di ritrovare le giuste energie“.

Risultati:

[1] D. Medvedev b. J. Sinner 1-6 6-1 6-2
G. Simon b. A. Bedene 7-6(6) 6-4
[Q] E. Gerasimov b. [3] D. Goffin 6-4 7-6(5)
[7] F. Auger-Aliassime b. P-H. Herbert 6-0 6-7(6) 7-6(9)
[4] D. Shapovalov b. M. Cilic 6-4 4-6 6-2

Il tabellone completo

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