Tennis in TV: il lungo amarcord ai tempi del coronavirus

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Tennis in TV: il lungo amarcord ai tempi del coronavirus

Il lungo stop all’attività agonista porta le emittenti TV e streaming a rispolverare i classici del passato. Un ribaltone rispetto a quando i tempi lunghi del tennis erano problematici per i palinsesti

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Pete Sampras e Andre Agassi - US Open 2001
 

La situazione senza precedenti che stiamo vivendo porta al ribaltamento delle convenzioni sociali a cui siamo abituati anche in aspetti più frivoli, tra i quali i palinsesti televisivi. Lo sappiamo, tutto lo sport del mondo è fermo in questo momento e lo resterà purtroppo ancora per un (bel) po’.

Un autentico shock per chi ormai, tramite centinaia di canali TV e streaming, era abituato a ubriacarsi di partite di ogni disciplina ogni giorno dell’anno. Non parliamo poi degli appassionati di tennis, l’unico sport che è attivo undici mesi su dodici. Tra SKY Sport, Supertennis ed Eurosport – in condizioni normali – non c’è neanche il tempo di respirare per seguire tutti gli eventi dall’America all’Asia, dall’Australia all’Europa.

Un problema che ha coinvolto anche i canali social dei grandi tornei e degli organi che gestiscono il tennis. Come riempire un simile vuoto senza data di scadenza?

 

Si è creata una situazione per cui quello che fino alla metà degli anni ’80 era stato il principale difetto del tennis a livello di broadcasting, ora diventa per magia il suo maggior punto di forza. 

Sì, perché preparare un palinsesto di un canale televisivo intorno a un match di tennis, che per definizione ha una durata indefinita e probabilmente lunghissima, era l’incubo di ogni emittente.

Per questo l’esplosione del tennis in TV si è avuta solo con l’arrivo di canali “tematici” dedicati allo sport. Prima Telecapodistria negli Anni ’80 e poi la sua estensione naturale: Telepiù, la prima pay-tv nella Storia del nostro Paese. Ma anche in quel caso si parlava di un solo canale sportivo, e dunque il tennis doveva convivere con tutte le altre discipline di rilievo, in primis il calcio.

Solo con l’arrivo della TV satellitare nella seconda metà degli anni ’90 il concetto ha cominciato a ribaltarsi. Avendo tutto lo spazio per offrire diversi eventi, più un grande match durava, più il broadcaster era contento di poterlo offrire.

Veniamo dunque a oggi, quasi 25 anni dopo, ai tempi del COVID-19: il tennis è diventato paradossalmente la salvezza di quasi tutti i broadcaster sportivi a prescindere dal mezzo di trasmissione.

SKY Sport ha riproposto i grandi duelli tra i Big 3, inclusa la fantastica finale di Wimbledon 2019 vinta da Djokovic su Federer, ma anche l’impresa di Fognini a Montecarlo di un anno fa.

Eurosport ha dedicato una giornata intera alla riproposizione dello Slam più esaltante degli ultimi anni, l’Australian Open 2017 in cui Roger Federer da N.17 del seeding ha infilato in serie vittorie rocambolesche contro Berdych, Nishikori, Wawrinka e infine Rafael Nadal al termine di una finale indimenticabile.

Supertennis ha dedicato attenzione principalmente al 2019 da favola di Matteo Berrettini che lo ha portato fino alle Finals di Londra. Ma anche all’esplosione di Jannik Sinner, che proprio sul finale, a Milano, ha sollevato il trofeo delle Next-Gen Finals.

Il canale streaming di Wimbledon si è superato riproponendo integralmente la partita infinita: Isner-Mahut di Wimbledon 2010, terminata dopo 11 ore e 5 minuti spalmate nell’arco di tre giorni. Se non credete che abbiano avuto un tale ardire, vi lasciamo qui il video: tanto ce le avete undici ore libere, no?

Lo US Open non poteva essere da meno e così si è inventato un appuntamento settimanale (sabato, nella serata italiana) di “falso” LIVE streaming su Facebook con i match storici del torneo. Il primo scelto è stato uno dei più straordinari dell’Era Open, il successo di Pete Sampras su Andre Agassi nei quarti di finale del 2001 in 4 tie-break (senza break in tutto l’incontro).

Per il secondo appuntamento è stato scelto invece il primo titolo Slam di Andy Murray che nel 2012 ha superato a sorpresa in cinque set Novak Djokovic, dopo che il serbo ne aveva rimontati due di ritardo.

US Open Classics: Murray vs Djokovic, 2012 F

Two rivals meet on the biggest stage with everything on the line. A special live presentation of the 2012 men's final between Andy Murray & Novak Djokovic. #USOpenClassics

Pubblicato da US Open Tennis Championships su Sabato 4 aprile 2020

Insomma, il tennis ci manca tanto, ma non si può certo dire che non stiano facendo di tutto per farcelo sentire più vicino.

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