In campo con Sonego. Panchina doppia e gel (Dolfin)

Rassegna stampa

In campo con Sonego. Panchina doppia e gel (Dolfin)

La rassegna stampa di venerdì 8 maggio 2020

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In campo con Sonego. Panchina doppia e gel (Alberto Dolfin, Corriere dello Sport)

«Molto meglio che i primi giorni di scuola». Nascosto dalla mascherina, si intuisce il sorriso di Lorenzo Sonego, al secondo allenamento sul campo dopo la ripresa di lunedì scorso. Sono quasi le 10 e il tennista numero 46 del ranking Atp arriva puntuale al Circolo della Stampa Sporting, nella zona sud di Torino, per la sessione da condividere con l’amico e coetaneo Andrea Vavassori (n° 303 di singolare e 119 di doppio). «Vengo in macchina per comodità visto che ho il borsone, ma anche a piedi ci metterei 5 minuti» racconta Lorenzo, avviandosi al campo in terra rossa che come sfondo ha lo Stadio Olimpico Grande Torino. Lorenzo, tolte mascherina e tuta, è già pronto con la racchetta in mano. Alle 10.05 arrivano le palline, nuovissime, che vengono aperte da Gipo Arbino, l’allenatore di sempre di Sonego, e si può cominciare. Niente guantino per i giocatori, con Lorenzo che spiegherà: «Non è obbligatorio e, facendo il rovescio a due mani, lo trovo scomodo. Certo, le palline le toccano entrambi i giocatori, ma l’importante è disinfettarsi spesso le mani, non toccarsi la faccia o i capelli. In allenamento, non ho problemi perché indosso sempre il cappellino, mentre in partita di solito metto la fascia». E, dopo aver aggiustato la visiera la contrario, si parte con qualche scambio di riscaldamento. […] Gli spogliatoi sono chiusi e, in caso di necessità, c’è un bagno sanificato a disposizione dei giocatori. «Ci stiamo organizzando per la riapertura del 18 maggio, ma ci sono ancora tanti aspetti da definire — spiega il vicepresidente del Circolo Sporting, Stefano Motta – Vorremmo riportare in campo almeno 30 giocatori di alto livello e ripartire con la scuola tennis e, al tempo stesso, pensiamo anche ai nostri soci che sono uno dei pilastri del nostro circolo». Un problema comune, non solo nel tennis. Il primo cambio campo avviene alle 10.29 ed ecco uno dei nuovi rituali al quale dovremo abituarci. Prima di prendere asciugamano e bottiglietta d’acqua, Lorenzo versa un po’ di gel igienizzante sulle mani e comincia a sfregarsele. Lo stesso fa Andrea, nella panchina situata dall’altra parte del campo, sotto gli occhi del papà-coach Davide. Il sole scalda il campo dello Sporting, la temperatura supera i 20 gradi e anche l’allenamento prende quota. L’allenamento sul campo volge al termine e fa capolino Fabio Nervi, il preparatore atletico di Lorenzo, che lo farà lavorare per un’altra oretta in palestra. Dopo gli ultimi colpi, Lorenzo e Andrea si salutano a rete facendo sfiorare le rispettive racchette e poi indossano nuovamente le mascherine. Ultime boccate d’aria prima di tornare tra le mura domestiche.

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