Chi sia il più forte tra Roger Federer e Rafael Nadal è un dibattito che durerà in eterno al quale neanche il numero di Slam vinti, una volta che entrambi si saranno ritirati, potrà dare risposta. Su quale sia la loro sfida più affascinante però, non ci dovrebbero essere dubbi: la finale di Wimbledon 2008. I tifosi di Federer forse non vedranno questa scelta di buon occhio ma potranno consolarsi pensando che un vero campione lo si valuta dopo una caduta, e lo svizzero si rialzò splendidamente l’anno successivo superando il record di Sampras. Ma oggi 6 luglio è l’incontro del 2008 che vogliamo celebrare, nel giorno del suo 12esimo anniversario. Tutti gli appassionati di tennis che hanno assistito a quell’epico avvenimento hanno ben impresso nella memoria dove si trovavano, con chi erano e come hanno passato i momenti di pausa per pioggia.
La prima interruzione per pioggia infatti arrivò alla fine del terzo set e lo spettacolo fu interrotto per un’ora e 20 minuti. Mentre per una seconda volta i due contendenti dovettero lasciare il palcoscenico nel quinto e decisivo parziale, sul punteggio di 2 game pari. Gianni Clerici allora si sbilanciò con un pronostico: “Qui è molto difficile che la partita possa terminare” ma verso le 20, col sole che allungava le ombre e il cielo che lentamente si imbruniva lo svizzero e il maiorchino rientrarono sul Centrale di Wimbledon per l’atto finale. L’allora numero 2 del mondo finì per vincere la sfida 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7 sancendo la fine del dominio di Federer sull’erba londinese durato cinque anni. La battaglia durata 4 ore e 48 minuti è forse l’unico match di tennis in grado di competere, in termini di fascino e importanza storica, con la finale Borg – McEnroe del 1980 (che rischiò di non andare in scena).
Pochi giorni fa Nadal stesso ha aggiunto un piccolo dettaglio su questo match: la parte iniziale l’ha giocata con un piede sotto infiltrazioni a causa del dolore che si portava dietro dai giorni precedenti. Insomma, col passare degli anni questa sfida si arricchisce di particolari che ne accrescono il fascino, entrando sempre più nella storia di questo sport. In tal proposito anche il Direttore Scanagatta ha detto la sua a Radio Sportiva