Sinner, Sonego e Trevisan agli ottavi. Cecchinato fuori (Scanagatta). Sinner show domina Coria. Ora agli ottavi sfida Zverev. Sonego, urlo di battaglia. Che cuore contro Fritz (Crivelli). Sinner e Sonego show (Mastroluca, Azzolini). Sinner, Sonego e Trevisan show. Ora gli ottavi (Rossi, Frasca, Semeraro)

Rassegna stampa

Sinner, Sonego e Trevisan agli ottavi. Cecchinato fuori (Scanagatta). Sinner show domina Coria. Ora agli ottavi sfida Zverev. Sonego, urlo di battaglia. Che cuore contro Fritz (Crivelli). Sinner e Sonego show (Mastroluca, Azzolini). Sinner, Sonego e Trevisan show. Ora gli ottavi (Rossi, Frasca, Semeraro)

La rassegna stampa del 3 ottobre 2020

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Sinner, Sonego e Trevisan agli ottavi. Cecchinato fuori (Ubaldo Scanagatta, Nazione – Carlino – Giorno Sport)

[…] Due italiani, Sonego e Sinner, sono in ottavi, e se oggi Berrettini battesse il qualificato Altmaier (n.186) come da pronostico, sarebbe la prima volta in 95 anni di Roland Garros che ne avremmo tre a quel traguardo. Prima di un break durato 2 ore e mezzo fra le 14,50 e le 17,20, erano finiti soltanto 4 singolari, mentre Sonego non era stato certo contento di aver dovuto sospendere il match appena aveva vinto (76 63) il secondo set trasformando con un punto pazzesco il setpoint. Fritz, n.30 Atp sembrava demoralizzato, ma il rain-break gli ha consentito di ricaricare le batterie spente, di conquistare 3 setpoint nel terzo sul 4-5 e altri 6 (1) in uno dei tiebreak più lunghi (19 a 17 per 29 minuti! Come un set…) ed emozionanti cui io abbia mai assistito in 45 anni. Sonego l’ha finalmente vinto dopo 3 ore e 5 minuti al settimo matchpoint utile con una smorzata assassina e per la prima volta si trova in ottavi d’uno Slam, come del resto Sinner. Fantastico il dritto del torinese per tutto il match che è stato il migliore fin qui di tutto il torneo e nel quale non c’è stato che un break a Fritz. Sonego incontra negli ottavi l’argentino Schwartzman, finalista a Roma. Sinner è stato indietro in tutti i tre set con l’argentino Coria (n.99) ma ha dato la sensazione di poter vincere ogni volta che stava più attento: 63 75 75. Sinner incontrerà in ottavi Zverev che ha battuto Cecchinato senza troppi problemi 61 75 63. Grande impresa di Martina Trevisan, numero 159 del ranking mondiale, e già brava a superare le qualificazioni e vincere due turni nel tabellone principale, che ha battuto 1-6 7-6(6) 6-3 la greca Maria Sakkari, testa di serie numero 20 del torneo, dopo aver annullato due match point nel tie-break del secondo set. La Trevisan si è così qualificata per gli ottavi di finale: domani affronterà l’olandese Kiki Bertens, quinta favorita dello Slam francese. Su www.ubitennis.com cronache, interviste, video-highlights del tiebreak di Sonego, Sinner e Cecchinato

Sinner show, domina Coria. Ora agli ottavi sfida Zverev (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

[…] Sotto il cappellino d’ordinanza, ormai inseparabile compagno di viaggio, la chioma fulva di Sinner non si scompone mai, come se a 19 anni fosse normale regalarsi gli ottavi del Roland Garros alla prima partecipazione e per di più senza perdere neppure un set. I libroni della storia del torneo ci raccontano che era dal 2006 che un giocatore così giovane non approdava al quarto turno parigino: si chiamava Novak Djokovic. Roba da brividi? Non per Jannik, che impara a ogni punto, a ogni scambio, a ogni occhiata all’angolo verso coach Riccardo Piatti che se lo mangia con gli occhi, cominciando forse a immaginare in cuor suo che il vaticinio di qualche mese fa, cioè il raggiungimento della maturazione completa nel giro di tre anni, possa clamorosamente fallire. Per eccesso. […] Nuovi esami Ora l’esame, come si conviene a un palcoscenico di questo prestigio, si aggraverà: perché domani ad attenderlo ci sarà il numero 7 del mondo Sascha Zverev, passato come un rullo su un Cecchinato comunque encomiabile. È da questi particolari, del resto, che si giudica un giocatore e il pronostico non è affatto chiuso. Impensabile, anche solo un anno fa. Del resto pure la prestazione contro Coria, fratello del finalista 2004 e pizzicato dalla Integrity Unit nel 2018 a tacere su un giro di scommesse clandestine (l’omessa denuncia gli costò 8 mesi di squalifica), conferma la solidità tecnica e mentale di Sinner contro un avversario che occorre stanare e su una poltiglia rossa da interpretare: «Non è stato facile, il piano tattico era di spingere tutti i colpi, ma le palle erano davvero molto lente». Jannik recupererà un break nel primo set. E nel terzo, dopo due game di appannamento, si ritroverà 4-1 sotto, reagendo con la calma tranquilla del più forte: «È stato importante chiuderla in tre set, per non prolungare troppo la fatica. A un certo punto ho provato a scendere di più a rete, soprattutto quando riuscivo a muoverlo negli angoli e ad aprirmi il campo, ma nel gioco di volo devo migliorare. È il mio obiettivo partita dopo partita, più ancora del risultato: apprendere nuove cose per crescere nel mio gioco. In fondo sto partecipando appena al mio quarto Slam, sono giovane, devo migliorare sotto ogni aspetto. Per questo quando mi chiedono se avrei messo la firma sugli ottavi a Parigi, un torneo che non avevo mai giocato, non so cosa rispondere: non voglio fare progetti, ragiono match dopo match». I complimenti Avanti il prossimo, dunque, anche se avrà la sagoma massiccia del fresco finalista degli Us Open, Zverev. Che si è prodigato in complimenti a Jannik: «Mi sta impressionando, soprattutto perché affronta ogni sfida senza paura e consapevole dei suoi mezzi». Di fronte a cotanto rivale, Sinner prova a tenere il profilo dello scolaro a lezione: «Sarò contento se riuscirò a mettere in campo gli insegnamenti di tutti i giorni in allenamento, tra un anno magari faremo un primo bilancio». Ma poi non si trattiene: «Non vedo l’ora di giocarla». L’eccitazione del campione.

Sonego, urlo di battaglia, che cuore contro Fritz. Trevisan, un’altra favola (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Come un gol vincente nel derby all’ultimo secondo: il cuore Toro di Lorenzo Sonego si esalta in 29 minuti del tiebreak del terzo set che a ogni punto cambia padrone, offrendo scambi di qualità sopraffina cui fornisce un importante contributo pure Taylor Fritz, che va giustamente accomunato negli applausi dopo una delle più belle partite del torneo. […] E anzi, continua a martellare con servizio e dritto, annullando complessivamente otto set point all’americano e chiudendo la sfida all’ottavo match point a favore, suggellando l’impresa con due palle corte che manifestano tocco delizioso e lucida temerarietà. Senza gelosie Così almeno due nostri giocatori saranno sotto i riflettori della seconda settimana del Roland Garros, in attesa dell’esibizione mattutina odierna di Berrettini contro la sorpresa tedesca Altmaier, che potrebbe regalarci un altro primato: non è mai successo, infatti, che al quarto turno del torneo francese si qualificassero tre azzurri. Forse il segreto è nello spirito di questa generazione, senza dubbio baciata da una buona dose di talento e pure capace di esaltarsi nella benefica competizione interna: «Tra noi – racconta proprio Sonego – non ci sono gelosie e anzi nella bolla, per quanto ci è possibile, cerchiamo di sostenerci a vicenda, ci scambiamo opinioni, andiamo a vedere le partite degli altri». In campo poi, com’è di palese evidenza, bisogna mettere molto del proprio carattere e della propria attitudine, e per tornare al tiebreak contro Fritz, Sonego li dispensa in sovrabbondanza: in quasi mezz’ora di battaglia (il 19-17 con cui si conclude è un record per il Roland Garros e la terra battuta), annulla sei set point all’avversario (che si sommeranno ai due precedenti del decimo game) e non trema mai anche quando è costretto a inseguire nel punteggio: «Non ho mai avuto paura di perdere». Miracolo toscano Un sentimento che non appartiene neppure a Martina Trevisan, dopo le sofferenze che la vita le ha riservato e dalle quali è uscita rigenerata dopo un percorso difficilissimo. Dieci anni fa la talentuosa fiorentina lottava contro l’anoressia, annichiliva il suo corpo mangiando appena 30 grammi di cereali e una pesca che la mamma andava a raccogliere di persona pur di metterle qualcosa nel piatto. Non aveva retto alla pressione delle aspettative e alla separazione dei genitori. Ora è agli ottavi di uno Slam (contro la Bertens) dopo aver annullato due match point alla numero 24 del mondo Sakkari e non aver avuto il braccino quando si è trovata a servire per il match sul 5-3 del terzo e una palla del controbreak per la greca: «Finito il primo set ho pensato che ero al terzo turno del Roland Garros e che valeva la pena provarci. Il messaggio che posso dare è di non mollare mai e di cercare la luce. Perché la luce c’è». Una favola moderna

Sinner, sei un gigante (Alessandro Mastroluca, Il Corriere dello Sport)

O vinci, o impari. Jannik Sinner è cresciuto con questa lezione, l’ha fatta sua. E fa apparire normale battere 6-3 7-5 7-5 il numero 99 del mondo, Federico Coria, recuperare da 2-5 nel terzo e garantire all’Italia due presenze negli ottavi di uno Slam per l’ottava volta nell’era Open. Se all’altoatesino e a Lorenzo Sonego dovesse aggiungersi Matteo Berrettini, impegnato contro l’abbordabile tedesco Altnnnaier; l’Italia firmerebbe un tris senza precedenti a questo livello dal 1968. […] MOTIVAZIONE. Ma l’azzurro, il più giovane top 100 in classifica, tira più forte e cambia direzione in lungolinea meglio di lui. «Dopo la sospensione per pioggia, il campo era ancora più lento e le palline erano diventate più pesanti, perciò dovevo colpire con grande motivazione», ha detto Sinner dopo il match. Felice della sua prestazione, conosce il suo obiettivo e ha chiara la visione del percorso. «Devo migliorare ogni colpo e replicare in partita quel che provo in allenamento» ha aggiunto Sinner che ha chiuso con 44 colpi vincenti. «Provo sempre a spingere ma oggi non era facile — ha aggiunto — perciò dovevo farlo muovere e venire di più a rete, che è l’aspetto su cui devo migliorare di più». KO CECCHINATO. Incerto su quali condizioni ci saranno e non potrebbe essere altrimenti visto il meteo ballerino di Parigi, Sinner incontrerà per la prima volta in carriera Alexander Zverev. L’azzurro, che ha ottime possibilità di salire in classifica tra i primi 60 del mondo alla fine del torneo, cercherà la terza vittoria in cinque sfide nel circuito maggiore contro un top 10. Non ci sarà, dunque, il derby azzurro da sogno perché il tedesco, numero sette del ranking, ha eliminato Marco Cecchinato 6-1 7-5 6-3. […] Dopo un primo set senza storia, nel secondo ha servito sul 5-4 ma non è riuscito a chiudere. Lì la partita avrebbe anche potuto cambiare. Al quinto Roland Garros, il fresco finalista dello US Open ha raggiunto i quarti per la terza volta. Funziona la scelta di David Ferrer come coach. Lo spagnolo, ex top 5 e finalista Slam, aveva già creato un buon rapporto con Zverev prima di abbandonare il circuito. Il suo carisma sembra tranquillizzare il tedesco, i cui risultati nei grandi tornei stanno migliorando. TRAVAGLIA. Si è rivelata impossibile come da pronostico la missione di Stefano Travaglia. Per la prima volta al terzo turno di uno Slam, ha vinto cinque game contro Rafa Nadal, che si è imposto 6-1 6-4 6-0. Dodici volte campione del Roland Garros, qui il maiorchino ha perso solo due volte in 98 partite, contro Robin Soderling nell’ottavo di finale del 2009 e Novak Djokovic nei quarti del 2015. «Travaglia stava giocando molto bene di recente» ha detto Nadal, che ha ceduto appena diciannove game nei primi tre turni. «Sono andato in campo con il massimo rispetto, con l’obiettivo di fare il massimo. Ha giocato un ottimo secondo set, è rimasto attaccato alla partita. Non sento di essere stato così dominante come dice il punteggio. Ogni partita è una sfida». Ma qui finora le ha vinte quasi tutte lui.

Tie break infinito e poi l’urlo. Sonego riscrive la sua storia (Alessandro Mastroluca, Il Corriere dello Sport)

Ha sofferto, lottato, gioito. In tre ore e sette minuti di partita, più due e mezza di sospensione per la pioggia, Lorenzo Sonego infila cinquanta colpi vincenti. Batte 7-6(5) 6-3 7-6(17) Taylor Fritz (numero 30 ATP), statunitense figlio dell’ex top 10 Kathy May. Dopo un tiebreak da leggenda da 36 punti, che per poco non è il più lungo di sempre, si spinge dove finora aveva osato solo sognare, per la prima volta agli ottavi di uno Slam. «È straordinario, di sicuro ho giocato il mio miglior tiebreak di sempre» ha detto in conferenza stampa dopo la partita. TRIONFO AZZURRO. L’azzurro, numero 46 del mondo con appena sei vittorie all’attivo nei major, non molla un centimetro. […] Completo, aggressivo, potente, di dritto è praticamente ingiocabile. “In queste condizioni così lente, puoi tirare a tutto braccio e anche chi tira molto forte sbaglia meno dichiara dopo il match.” D’azzurro vestito, suggella il secondo set con lo scambio icona del match: 33 colpi ad altissimo ritmo e poi, improvviso come una faina, un pallonetto leggero e teso come un arcobaleno nel cielo gravido di pioggia. La sospensione segue immediata Al rientro, il livello sale ancora. “Al servizio lui è stato ancora più aggressivo nel terzo set, per stargli dietro ho dovuto mantenere una concentrazione altissima” ha analizzato dopo il match. È sicuro del suo valore, convinto che il lavoro prima o poi paghi. […] L’URLO. La lotta carica Sonego. Il venticinquenne torinese, che da ragazzo considerava il tennis poco più di un passatempo, si diverte. Ma quando c’è da tirar su le partite diventa maledettamente serio. Nell’ultimo tiebreak salva sei set point, che si aggiungono ai due cancellati sul 4-5. Vede sei match point passare come un treno all’orizzonte, poi negli ultimi due gioca due palle corte vincenti. “L’ultima l’ho giocata perché ero stanco” ammette dopo il match. Dopo tanto sudore, si è concesso un ricamo per completare la prima vittoria in uno Slam contro un top 30

Lorenzo Magnifico (Daniele Azzolini, Tuttosport)

[…] Una partita di quelle che non vale la pena andarsene sugli altri campi, perché lì c’é tutto. Un tennis di alto concetto mai sprecato, quasi mai banale. Una serie di emozioni che si raggrumano nei momenti salienti della partita e la puntellano. E un italiano.. Lorenzo Sonego non lo avevamo mai visto così. È lui, e insieme un altro. È un tennista ed è un architetto, e usa riga e compasso per tirare a lucido tutti gli angoli più remoti del campo. Un tennista e un inventore, perché non gli è sufficiente tirare colpi mai visti e tenere agevolmente il ritmo di Taylor Fritz, la gioia americana, il ragazzo che porterà in alto il tennis statunitense, ma è l’unico a muovere il gioco cambiandone il tracciato, un tennista e un gioielliere, perché su quel tracciato, che è solido, ben congeniato, Lorenzo sparge pietre preziose. ll match perfetto. Così bello che quando comincia a piovere (e sono state due ore e mezzo di sospensione, sul 2-0 per Sonego) il pubblico resta lì, cercando riparo sotto i vetri. Ricompensato dal tie break più emozionante da molto tennis a questa parte, che spinge per la prima volta negli ottavi un ventiquattrenne piemontese di grande simpatia, lindo nei modi e nei pensieri. Con questa impresa Sonny toma a scalare la classifica. Era il 46°, ora è avanti di 4 posti, e non è ancora finita, anche se ad attenderlo c’é Schwartzman. La perfezione che ieri d’improvviso è parsa naturale nel tennis di Sonny poggia su un colpo che l’americano conosce, ma non capisce. La vecchia smorzata fa da trait d’union a tutti i momenti più belli del match. […] Con la smorzata Sonego chiude il match, ed è la pagina più bella dell’intero pomeriggio italiana. Il tie break finale è un grumo di emozioni, trentasei punti e quasi mezz’ora di tennis. Tutto quello che è successo fin lì, viene cancellato, Lorenzo e Taylor cominciano un’altra partita, simile alla precedente, ma più densa, più tesa e violenta, nella quale si dividono sei set point a favore dello statunitense e sette match point dalla parte dell’italiana Sul settimo incombe l’ennesima smorzata È nell’aria, si sa che sta per ária. E la fa Improvvisa, ma non improvvisata Anzi, studiata nei tempi e nei modi. Taylor la intuisce, forse. Ma non dal lato del rovescio, sul quale Sonny ha fatto strage di punti. Potrebbe sembrare, ma va dall’altra parte. Taylor fa un passo nella direzione sbagliata e desiste. Ce l’ha con l’arbitro. No, meglio, con il giudice di linea, che nel precedente scambio, quello che consegna a Sonego un nuovo match point, non si è accorto di una palla finita un millimetro fuori. Ha ragione l’americano, probabilmente. Ma avrebbe dovuto fermarsi subito. Non se l’è sentita, e Sonego si è preso il punto. […] Basta che la polemica non suoni a detrimento dell’impresa di Sonego. Ma non crediamo, Taylor è tennista corretto, e sa che Sonny lo ha battuto in tre set giocati meglio di lui. Non troppo meglio, ma decisamente meglio. «La volevo a tutti i costi questa vittoria – dice Sonego – e credo di aver giocato davvero bene. il tie break ha emozionato anche me, mai giocato uno così. E l’ultimo punto? Ero ai limiti, stanchissimo. È andato bene. Gli ottavi sono una gran cosa. Me li giocherò come un regalo di laurea». Non sarà solo, Lorenzo. Il tardo pomeriggio porta lassù anche Jannik Sinner. A diciannove anni ci sono riusciti in pochi, ma Semola si sta dimostrando talmente bravo che veniva naturale dare per scontata la sua vittoria su Coria. Tre set, ma non facili, anzi, laboriosi e vinti sul filo. Semola parte di slancio e rintrona l’argentino, ma con il primo set le energie del ragazzo cominciano a scemare. Coria la mette sulla lotta, punto su punto, Sinner è costretto ad accettarlo, ma alla fine trova il modo per staccarsi. Negli ottavi avrà Zverev, che ha battuto Cecchinato. Il nostro tennis perde anche Travaglia, che impegna Nadal per un solo set. Sconfitte che non cancellano gli elogi.

Sinner, Sonego e Trevisan show. Ora gli ottavi (Paolo Rossi, La Repubblica)

Ogni match e ogni nuova vittoria impreziosiscono la carriera di Jannik Sinner: a 19 anni e nemmeno due mesi, è agli ottavi di uno Slam alla sua prima partecipazione. […] «Devo imparare, sto imparando. La priorità resta il lavoro, io credo nel lavoro. C’è ancora tanto da fare». È fatto così, se non lo fosse non sarebbe il Sinner da cui tutti si aspettano grandi cose. «So che ho talento, ma senza lavoro…». Ieri ha superato un argentino, Federico Coria, e ha mostrato le sue qualità nel terzo set che sembrava perduto. Non sarà solo, agli ottavi: c’è anche Lorenzo Sonego che ha avuto la meglio sull’americano Fritz in tre set, il cui ultimo — deciso al tie-break — resterà nei libri perché durato mezz’ora. «Gli ho fatto la smorzata perché non ce la facevo più e volevo vincere» ha detto il piemontese, ora atteso a un match contro pronostico con l’argentino Schwartzman, finalista a Roma. Invece per Sinner la sfida sarà in tedesco: c’è quell’Alexander Zverev che ha chiuso la corsa di Marco Cecchinato in tre set. Come Rafa Nadal ha fatto con Stefano Travaglia. Oggi alle 11 tocca a Matteo Berrettini centrare la missione ottavi: per lui c’è un altro tedesco, proveniente dalle qualificazioni, Altmeier. Ma ieri, oltre l’orario di cena, Martina Trevisan ha deciso che la sua favola può continuare: ha rimontato un set e annullato due match point alla greca Sakkari per poi imporsi al terzo e regalarsi l’ottavo contro Kiki Bertens, l’olandese con cui ha polemizzato Sara Errani al secondo turno: la vendetta sarebbe ideale.

Roland Garros, mezza Italia agli ottavi. Passano Sinner, Sonego e la Trevisan (Guido Frasca, Il Messaggero)

Un primo pezzo d’Italia è agli ottavi del Roland Garros grazie a Lorenzo Sonego, Jannik Sinner e Martina Trevisan. Continua il grande momento del tennis azzurro, protagonista a Parigi tanto da conquistare l’interesse dei media francesi. […] Persino il sito ufficiale del torneo ha dedicato ai nostri tennisti un ampio articolo esaltando il sistema Italia. Non avrà l’esplosività di Berrettini, ma Sonego con l’applicazione e il carattere che lo contraddistinguono è una certezza. Il 25enne torinese lo ha dimostrato battendo in tre set Taylor Fritz, testa di serie n.27: 7-6 (5) 6-3 7-6 (17). Per la prima volta è negli ottavi in un torneo dello Slam. Una sfida divisa in due parti dall’interruzione di due ore e mezza per l’immancabile pioggia su Parigi. La maggior attitudine alla terra rossa dell’azzurro ha ribaltato le gerarchie indicate dal ranking e dai precedenti, che vedevano lo statunitense in vantaggio 2-0. Sonego nei momenti decisivi del match, fatto da game equilibrati ma senza troppi scossoni, visto l’ottimo servizio di entrambi, ha mostrato sicurezza e lucidità. Nel terzo parziale ha annullato al rivale 9 set point, 6 dei quali nell’interminabile tie break vinto per 19-17 al sesto match point. Da campione il punto finale, in cui ha tirato fuori dal cilindro una palla corta da urlo. Giù il cappello per Sinner: a soli 19 anni entra tra i primi 16 di uno Slam battendo l’argentino Federico Coria, n.99 ATP, che del fratello maggiore Guillermo (finalista al Roland Garros nel 2004) ha lo stesso spirito da combattente, ma non il talento. Era un’occasione da non perdere per il fenomeno di San Candido, che non ha fallito: 6-3 7-5 7-5. L’altoatesino è sempre stato padrone del campo: una vittoria di routine nonostante la giovane età. Ha chiuso la giornata Martina Trevisan, ribaltando la greca Sakkari (n.20) 1-6 7-6(6) 6-3 e raggiungendo anche lei perla prima volta gli ottavi di uno Slam. STEFANO SI ARRENDE AL “RE” Nadal era un premio per Stefano, un giocatore che è entrato tra i primi 100 a 28 anni grazie all’abnegazione e al duro lavoro. Un giocatore che non smette di migliorare ed entra sempre in campo con la giusta attitudine: quella di non mollare un ‘punto dall’inizio alla fine. Quella che gli aveva permesso di battere uno specialista della terra rossa come Andujar e un ex top ten e finalista Slam come Nishikori. Contro Rafa, che insegue il 13esimo titolo a Parigi, ci sarebbe voluto molto più di un’impresa. Il mancino spagnolo, come prevedibile, ha dominato: 6-1 6-4 6-0. Questa sfida, seppur in un Roland Garros anomalo come mai in passato, il marchigiano la potrà comunque raccontare ai nipotini: ha giocato sul ‘Philippe Chatrier” contro il più forte di sempre sulla terra rossa. E gli ha strappato qualche game. Peccato per Cecchinato, sconfitto dal n.6 del mondo Zverev col punteggio di 6-1, 7-5,6-3. Zverev che agli ottavi troverà Sinner. TOCCA A MATTEO Il 24enne romano affronta Daniel Altmaier, 22enne tedesco n186 Atp partito dalle qualificazioni. Per Matteo, n.7 del tabellone, la possibilità concreta di centrare gli ottavi alla sua terza presenza nel major francese. «Lo conosco bene – racconta il tennista azzurro – perché nel 2017 quando ho partecipato a due Futures in Svizzera c’era anche lui, stava giocando molto bene. Vinse il primo e io vinsi il secondo, a quell’epoca credo fosse più avanti di me in classifica. Siamo abbastanza amici, so che lo scorso anno è stato fermo per un infortunio, per cui è un giocatore completamente diverso da allora, come lo sono io»

L’Italia sorride. Sonego, Sinner e Trevisan agli ottavi (Stefano Semeraro, La Stampa)

Tre ore e nove minuti, poi il lampo morbido di un drop shot: il colpo chiave di quest’anno sulla terra – pesantissima – di Parigi, che porta Lorenzo Sonego per la prima volta negli ottavi di uno Slam. Per battere Taylor Fritz, n. 30 Atp, Lorenzo ha usato tre set, interrotte da due ore e mezzo di pioggia, ma ha dovuto sopportare e sudarsi due tiebreak (7-6 6-3 7-6), uno dei quali, il secondo, decisamente memorabile: 19-17, mezz’ora di gioco, 36 punti, 7 matchpoint annullati da Fritz, 6 set point salvati da Sonny.[…] «Incredibile, il miglior tie-break della mia vita – dice il 25enne torinese – Ero stanco, e su quell’ultimo punto ho deciso di fare una smorzata, non ne avevo più ma volevo vincere». In ottavi, dove troverà l’argentino Schwartzman, gli farà compagnia Jannik Sinner, anche lui vincitore in tre set, ma rognosissimi, su Federico Coria, fratello dell’ex n. 3 del mondo Guillermo. Sinner, 19 anni e un mese, è il più giovane ad arrivare così avanti a Parigi dai tempi del 19enne Djokovic nel 2006 (e trova Zverev). Niente da fare invece per Stefano Travaglia, sbranato da Nadal, e Marco Cecchinato contro Zverev. Oggi alle 11 tocca a Matteo Berrettini: sul centrale affronta il tedesco Altmaier, n. 186 del mondo e potrebbe diventare il terzo azzurro in ottavi, come a Parigi non ci capita dal 1962. In serata altra grande impresa di Martina Trevisan: salva due matchpoint, elimina Maria Sakkari, n.24 del mondo per 1-6 7-6 6-3, e arriva negli ottavi. 

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