Dolore a un piede, Sinner dà forfait (Barana). Sonego si regala un giro con Nole (Bertellino)

Rassegna stampa

Dolore a un piede, Sinner dà forfait (Barana). Sonego si regala un giro con Nole (Bertellino)

La rassegna stampa di venerdì 30 ottobre 2020

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Dolore a un piede, Sinner dà forfait (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)

Ritiro lampo. Jannik Sinner dà forfait dopo appena tre game a Vienna contro Andrej Rublev. Motivo: il dolore per una vescica al piede destro che pare portarsi dietro fin dalla settimana scorsa a Colonia e che ieri non gli ha dato tregua. Negli ottavi del torneo austriaco Rublev, otto del mondo, era in vantaggio 2-1 nel primo set, fresco di break. Sinner, si sa, non è tipo da arrendersi facilmente ma, riscorrendo le immagini del breve match, ci si accorge che il 19enne di Sesto Pusteria, prima di alzare bandiera bianca, non si muoveva con la consueta naturalezza ed elasticità. Nel terzo (e ultimo) game il nostro 43 del mondo ha perso malamente il servizio, quasi non ci credesse più e la testa fosse già negli spogliatoi. La sua partita si è spenta su un rovescio in corridoio: a quel punto anziché raggiungere la sua sedia per il cambio campo, Jannik ha fatto un cenno al suo angolo (dove c’erano il coach Riccardo Piatti e il preparatore Dalibor Sirola), si è tolto il polsino, ha raggiunto la metà campo di Rublev per salutarlo e si è avviato negli spogliatoi senza nemmeno chiamare il medical time. Un infortunio, sembrerebbe, nato a Colonia, di lieve entità ma comunque fastidioso, fisiologico per un ragazzo che dopo la forzata pausa per il lockdown, da agosto ha giocato tanto e a ritmi intensi. Certamente ora Sinner si prenderà qualche giorno di assoluto riposo per curarsi, per poi rientrare nel circus il 9 novembre a Sofia, 250 indoor, ultimo torneo della stagione prima delle Finals di Londra. Piatti, raggiunto al telefono, conferma la tabella di marcia: «Sì, Jannik sarà a Sofia. Peccato per oggi, in queste settimane stava giocando bene». Ancora in forse invece la partecipazione al Challenger di Ortisei, al via il 14 novembre, vinto l’anno scorso. Jannik sarebbe la stella, la speranza di rivederlo giocare vicino a casa c’è.

Sonego si regala un giro con Nole (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Lorenzo Sonego si è “regalato” il match dei match, contro il n° 1 del mondo, Novak Djokovic. Lo ha fatto battendo 7-6 (6), 7-6 (2) ieri con la solita grinta il polacco Hubert Hurkacz, lungo e potente che con il servizio è in grado di far male a molti sulle superfici veloci come quella indoor di Vienna. Ma il torinese è andato oltre e con due tie-break il primo vinto in modo a dir poco rocambolesco, si è issato nei quarti di finale dell’ATP 500, affrontato in main draw da lucky loser. Il primo set lo ha visto andare a servire sul 5-4, grazie al break conquistato in precedenza, ma non gli è stato sufficiente. Nel tie-break si è trovato a rincorrere (0-4) ma non si è fatto sfuggire l’occasione quando Hurkacz ha perso l’ultimo minibreak di vantaggio sbagliando una voleè non impossibile di diritto. Dal 4-5 Sonego ha così chiuso 8-6. Nel secondo set il torinese, che lunedì prossimo entrerà per la prima volta in carriera tra i top 40 ATP, ha avuto il primo match point sul 5-4 servizio Hurkacz, annullato con un ace di gran livello dal polacco, ma nel tie-break ha dominato chiudendo 7-2. Sonego al termine era soddisfatto del match disputato e pronto al grande testa a testa con Djokovic: «Non ho mai perso la concentrazione contro Hurkacz e ho gestito con lucidità il difficile finale del primo set. Lui non ha mai mollato ed ha alzato il ritmo in quella fase di match. Sono orgoglioso di poter affrontare il n° 1 del mondo e farlo in un contesto così importante. Molto meglio che sfide del genere arrivino a livello di quarti di finale piuttosto che al 1° turno come accaduto lo scorso anno al Roland Garros con Federer. Dovrò servire al meglio e fare il mio gioco. Sarà in ogni caso un’esperienza che mi permetterà di crescere ancora». E’ durato invece una manciata di minuti, per l’esattezza otto, il confronto di ottavi di finale tra Jannik Sinner e Andrey Rublev. Il talento azzurro ha tenuto il servizio di apertura senza particolari difficoltà. Incassato il pareggio del russo nel game successivo, ha ceduto il game numero tre con un diritto uscito di poco, quindi si è diretto verso il giudice di sedia, dopo uno sguardo fugace verso il proprio angolo, annunciando il ritiro e lasciando al momento tutti di stucco, compreso il rivale di giornata. La causa, un problema fisico (vescica al piede destro già infiammata) riacutizzatosi nel corso dei pochi minuti di permanenza in campo. […]

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