Nadal, un record tira l'altro: nei top dieci da 15 anni, sorpassa anche Connors (Semeraro). Sinner in campo a Sofia, Top-40 a un soffio (Barana)

Rassegna stampa

Nadal, un record tira l’altro: nei top dieci da 15 anni, sorpassa anche Connors (Semeraro). Sinner in campo a Sofia, Top-40 a un soffio (Barana)

La rassegna stampa di martedì 10 novembre 2020

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Nadal, un record tira l’altro: nei top dieci da 15 anni, sorpassa anche Connors (Stefano Semeraro, Stampa)

L’uomo è abituato a maneggiare i record. Un mese fa ha raggiunto Roger Federer a quota 20 titoli dello Slam, la settimana scorsa a Bercy è entrato nel club dei “millenaristi” – che non è una setta religiosa ma il ristrettissimo cerchio magico di chi ha vinto almeno 1000 partite nell’Era Open. Popolato, oltre a lui, solo da altri tre soci: Jimmy Connors (1274), Roger Federer (1242) e Ivan Lendl (1068). Da ieri, invece, Rafa Nadal si è preso, stavolta in solitaria, un altro primato impressionante, strappandolo proprio al vecchio Jimbo: 790 settimane consecutive fra i primi 10 del mondo. Contate pure: fanno 15 anni senza mai farsi mettere alla porta. Federer si è fermato a 734 nel 2016 – quando dovette prendersi sei mesi di riposo causa menisco (ma detiene il record di settimane assolute con 921) -, Djokovic si è fermato a 555 nel 2017, Connors ha tenuto botta dal 1973 al 1988, chiudendo a 789; dietro di lui anche Lendl (619) e Sampras (565). Un record reso ancora impressionante dalle tante pause che Nadal ha dovuto sopportare (8 gli Slam saltati) in una carriera ricoperta di cicatrici. Quando il cucciolo di highlander si affacciò per la prima volta nel recinto dei Migliori, il 25 aprile del 2005, non aveva neppure 19 anni. […] A 34 anni, finalmente marito dell’ex eterna fidanzata Maria Francisca, proprietario di una serie di Academy sparse per mezzo mondo e con la sala dei trofei di Manacor stracolma di argenteria, Rafa non ha peraltro nessuna voglia di pensionarsi. I record gli interessano, visto che con Federer e Djokovic sarà comunque un arrivo in volata […]

Sinner in campo a Sofia, Top-40 a un soffio (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)

Clima da finale di stagione. Il circus tennistico, in attesa delle Atp Finals di Londra, chiude questa settimana a Sofia il 2020. Per Jannik Sinner l’Open Bulgaro (Atp 250, cemento indoor) è l’ultimo torneo dell’anno, fatta salva la sua possibile partecipazione al Challenger di Ortisei la settimana prossima (si decide nei prossimi giorni). Il pusterese, numero 44 del mondo, scende nel campo dell’Arena Armeec oggi in tarda mattinata (si parte alle 11, il suo è il secondo match sul Center Court) ritrovando Marton Fucsovics, da cui a gennaio aveva preso paga nel secondo turno degli Australian Open. L’ungherese, 28 anni, in classifica segue di poco (è numero 52), si preannuncia dunque un match equilibrato. Sinner sul veloce indoor è favorito, ma Fucsovics è il classico giocatore con la caratteristiche per mettere in difficoltà il suo gioco di spinta. In particolare con un consolidato rovescio in back, colpo che Jannik ha già mostrato di soffrire con più avversari e con lo stesso Fucsovics a Melbourne. Il gigante di Nyiregyhaza, poi, è giocatore solido, potente, geometrico e abile nell’attaccare dal fondo. Insomma un’altra prova di maturità per il 19enne di Sesto, tuttavia non insormontabile, a patto di saper disinnescare fin dai primi game il tennis simmetrico dell’avversario e produrre il proprio fatto di anticipi, contropiedi, piedi dentro il campo e pesantezza di palla. A Sofia i quarti di finale sono obiettivo alla portata di Sinner. Che dovesse superare Fucsovics, poi giovedì avrebbe al lucky loser svizzero Huesler, 159 Atp, ripescato dopo il forfait di Travaglia e che ieri ha battuto sorprendentemente il georgiano Basilashvili (39). Un turno abbastanza agevole. Gli affari tornerebbero a farsi più seri appunto ai quarti contro (probabilmente) De Minaur, reduce da un’annata in chiaroscuro ma pur sempre 25 del mondo e talento innato. Sarebbe tra l’altro una rivincita (per l’australiano) delle Next Gen Finals di un anno fa. In un’eventuale semifinale Sinner potrebbe incrociare invece Shapovalov (12 Atp): questa sarebbe una sfida piena di fascino tra i due talenti più puri e forti tra i millennials. Sinner per la verità ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo al Garanti Koza […] Arrivare in finale aprirebbe le porte della top-40 a Sinner: sarebbe la ciliegina su un 2020 – per quanto per il circus tormentato dal Covid – per lui brillante sul piano agonistico […]

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