Riccardo Piatti: "Ho mostrato a Sinner come Federer e Djokovic superano i momenti no"

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Riccardo Piatti: “Ho mostrato a Sinner come Federer e Djokovic superano i momenti no”

Riccardo Piatti intervistato da Il Secolo XIX e Il Corriere dello Sport. Piatti: “Ricordargli gli atleti che non hanno confermato le aspettative? Non vedo perché dovrei. La migliore educazione non è mettere timori, ma mostrare la strada”

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Primo titolo ATP a Sofia per Jannik Sinner, che diventa così il più giovane azzurro a sollevare un trofeo nel circuito maggiore. Un grande successo personale, certo, ma anche di un team e di un coach – Riccardo Piatti – tra i migliori del circuito.

Claudio Paglieri lo ha intervistato per Il Secolo XIX, al Piatti Tennis Center mentre Alessandro Mastroluca lo ha sentito al telefono per il Corriere dello Sport; Piatti conferma la grande maturità del giovane azzurro sottolineando, inoltre, il grande lavoro che c’è dietro la sua precoce scalata: “C’è molto lavoro dietro. Io e il suo team cerchiamo di semplificare il più possibile le situazioni che può trovare in partita”. In entrambe le interviste ha detto: “A Jannik ho fatto vedere tantissime partite di Federer, Nadal e Djokovic, ma solo nelle parti in cui giocano male. Si deve rendere conto che succederà anche a lui e imparare a uscire da quelle situazioni”.

Al Corriere dello Sport precisa: “Ha ancora molto da fare, deve allenarsi dopo ogni partita, l’ha fatto anche a Sofia, come era successo a Roma“.

Jannik sta dimostrando di avere molte frecce al suo arco. Molto spesso riesce a trovare la soluzione giusta nei momenti di difficoltà, anche se a volte è complicato. Al Secolo XIX dice: «Sì, certe volte può diventare controproducente, gli dico sempre che deve scegliere le soluzioni semplici invece di quelle difficili […]”.

Jannik Sinner – Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)

Nella pausa forzata causata dalla pandemia di coronavirus, Sinner ha potuto allenarsi e confrontarsi con tanti campioni: “Si è potuto allenare bene, 2-3 volte al giorno, tecnicamente e tatticamente. […] a giugno a Montecarlo c’erano tanti campioni ha giocato con Dimitrov, Wawrinka, Berrettini, Goffin, Zverev. E si è reso conto che li batteva”.

Ora, molto spesso, Sinner gioca da favorito. Come vengono gestite le pressioni e le aspettative che giungono dall’esterno? “Jannik è un ragazzo monotematico e monopensiero, gli piace il tennis, vuole conoscere tanto del tennis. Di tutto il resto ci sono persone che si occupano”. Per Piatti è fondamentale essere sempre positivi: “Ricordargli gli atleti che non hanno confermato le aspettative? Non vedo perché dovrei. La migliore educazione non è mettere timori, ma mostrare la strada. Perché c’è ancora tanta strada da fare”.

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