Gipo Arbino, coach di Sonego: "Ha delle qualità nascoste che non vengono ancora considerate"

Interviste

Gipo Arbino, coach di Sonego: “Ha delle qualità nascoste che non vengono ancora considerate”

La preparazione in coppia con Lajovic non poteva andare meglio: “Ha proprio il tipo di gioco che dà fastidio a Lorenzo: pulito, aggressivo, veloce”

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Lorenzo Sonego - Buenos Aires 2020 (Prensa Argentina Open/Sergio Llamera)
 

La batteria di tennisti azzurri presenti in Australia è ben rappresentata anche da Lorenzo Sonego, che per la prima volta sarà testa di serie in uno Slam. Il direttore Scanagatta ha intervistato telefonicamente l’allenatore del giocatore torinese, Gipo Arbino, a pochi giorni dalla conclusione della quarantena. Le uniche possibilità di uscire per Arbino e il suo assistito erano quelle relative agli allenamenti. Prima di recarsi in Australia ogni giocatore aveva fornito il nome del tennista col quale si sarebbe allenato, e dopo una settimana la coppia si sarebbe allargata aggiungendosi ad un’altra coppia per permettere a quattro giocatori differenzi di allenarsi assieme.

L’AUDIO COMPLETO DELL’INTERVISTA

Tuttavia con l’aumento dei casi tra giocatori, gli organizzatori hanno deciso di far rimanere a due il numero di tennisti che potevano incontrarsi, e dunque gli unici allenamenti in preparazione allo Slam per Sonego sono stati con Dusan Lajovic “Per noi è andata benissimo” ha confessato Arbino. “Perché stare con Lajovic seguito dal grande Jose Perlas (ex coach di Moya, Ferrero, Coria, Fognini) sono state due settimane molto buone, anche per confrontarmi con Jose. Una volta entrati in campo si potevano togliere le mascherine e potevamo colloquiare tranquillamente. Anche durante i pasti e durante il trasporto ho avuto modo di fargli 8000 domande e ho potuto conoscere questa persona molto disponibile, umile e capire il suo modo di fare.”

Parlando poi dello stile di Lajovic, anche su quel tema Arbino si è detto soddisfatto. “Quando Jose mi ha chiamato per chiedermi se ci faceva piacere allenarci con lui io ero felicissimo. Lajovic ha proprio il tipo di gioco che dà fastidio a Lorenzo: pulito, aggressivo, veloce, basato su pochi scambi, con accelerazioni pesanti. Mi ha fatto piacere che Lorenzo si abituasse a questo tipo di palla, anche perché sulla regolarità e velocità media è super-allenato.”

Due settimane fa, quando il team si trovava ancora a Torino, gli allenamenti si erano concentrati molto su rovescio e servizio. Una volta giunti in Australian dunque la minestra non è cambiata. “Abbiamo lavorato molto sul rovescio slice, e sul rovescio in generale, perché è un colpo che lui sente di dover ancora migliorare. Sul servizio è migliorata non tanto la potenza, ma la precisione e la varietà delle rotazione e delle direzioni.”

Parlando poi del suo assistito in generale, Gipo ha fatto una valutazione più ampia e volta al futuro. “Sono veramente convinto che Lorenzo abbia tanto margine ma sono anche convinto che, a differenza di come è stato dipinto più volte in passato come guerriero e rematore, lui ha delle qualità nascoste che posso definire anche talentuose che magari a volte non vengono considerate. Io non vorrei essere troppo benevolo ma le intravedo e mi danno grande fiducia per pensare ad un’ulteriore crescita.”

Prima dello Slam comunque ci sono altre sfide da affrontare per il 25enne e una di queste è il torneo ATP 250 denominato Melbourne 2 che inizierà il 1° febbraio. “Questo è un torneo importantissimo quindi lo affronteremo col carattere che ha Lorenzo: grance determinazione e grinta” ha affermato Arbino. “Poi è normale che arriva prima degli Australian Open e quindi va considerato come preparazione e inserimento a livello mentale nell’inizio dell’annata a livello agonistico.”

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