Sinner alza bandiera bianca contro Shapovalov e la fatica (Crivelli). Ci pensano le donne: Errani e Giorgi avanti, ma ora è dura (Cocchi). Sinner, oro per il futuro (Mastroluca)

Rassegna stampa

Sinner alza bandiera bianca contro Shapovalov e la fatica (Crivelli). Ci pensano le donne: Errani e Giorgi avanti, ma ora è dura (Cocchi). Sinner, oro per il futuro (Mastroluca)

La rassegna stampa di martedì 9 febbraio 2021

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Sinner alza bandiera bianca contro Shapovalov e la fatica (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Perdonatemi, ma sono umano anch’io. Jannik avrebbe potuto esporre questo cartello all’ingresso degli spogliatoi dopo 3 ore e 55 minuti di corri e tira contro Shapovalov da cui è maturata una dolorosa e precoce eliminazione. Una sconfitta per consunzione, in particolare al tramonto del quinto set: reduce da una settimana da quattro partite nelle ultime 72 ore e più di 600 minuti complessivi in campo, anche se sublimata dal secondo trionfo in carriera, Sinner si è spento a poco a poco contro un avversario che da numero 12 del mondo e con un talento abbacinante non ancora inquadrato nella continuità di rendimento, sarebbe stato pericoloso pur senza le fatiche erculee appena affrontate dal campione di Sesto Pusteria.

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Jannik non accampa scuse: «Sono stanco, è vero, ma è stata una partita dura per entrambi. Denis ha servito meglio di me e ha giocato meglio nei momenti importanti. Ha meritato la vittoria. Devo imparare a convivere anche la fatica, perché se arrivi a giocare i quarti o la semifinale di un grande appuntamento sei stanco per forza». ll cuore non basta Eppure per un’ora e mezza, cioè fino a quando la condizione atletica non risulta un fattore e contano solo braccio e letture, Sinner è il padrone tattico della partita, con il servizio praticamente ingiocabile, il dritto incrociato che punge il rovescio di Shapo e la continua aggressione sui colpi a rimbalzo che impedisce al canadese di giocare in spinta come più gradirebbe. Bisognerebbe però sfruttare le tante palle break per conquistare anche il secondo set dopo aver dominato il primo e indirizzare così emotivamente la sfida; e invece l’allievo di Piatti perde un po’ le gambe, la battuta cala e gli errori salgono, mentre l’avversario ritrova solidità e soprattutto il servizio a uscire da sinistra, una sentenza: «A quel punto — ammetterà l’azzurro – ho cercato di trovare una soluzione alternativa e ho risposto da più lontano: infatti ho vinto il quarto set».

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Lezione da imparare Alla fine Sinner saluterà il pubblico (17.922 spettatori nella prima giornata) con gli occhi lucidi, ma è pure in giornate cosl che si salgono le scale della consapevolezza: «Troverò qualcosa di positivo anche da questa sconfitta, magari lo scoprirò al prossimo match al quinto: se lo vincerò, avrò imparato la lezione. Le due settimane di allenamento con Nadal mi hanno fatto capire tanto sulla giusta mentalità, ma non fate paragoni. Io non penso ai record, penso solo a migliorare». Lo ritroveremo a Montpellier tra due settimane. La storia è appena cominciata.

Ci pensano le donne: Errani e Giorgi avanti, ma ora è dura (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Ci si consola con le ragazze. Camila Giorgi e Sara Errani sono riuscite a superare il primo turno degli Australian Open. Camila, n.79 del ranking, ha battuto in due set la kazaka Yaroslava Shvedova. La 33enne è precipitata al numero 1.337 del ranking mondiale ed è in gara con il ranking protetto: è rientrata nel tour dopo tre anni di stop per maternità. La numero uno azzurra,

[…] ha iniziato il match un po’ a rilento. La preoccupazione era soprattutto per la coscia sinistra, stretta in una fasciatura, e che l’aveva costretta al ritiro contro Kenin nel secondo turno del Yarra Valley Classic qualche giorno fa. Sotto di un break (3-2), ha recuperato immediatamente infilando quattro giochi consecutivi, secondo set sul velluto per Camila, che al prossimo turno, nella nona partecipazione consecutiva agli Australian Open sfiderà la regina di Parigi, la polacca Iga Swiatek che lo scorso anno aveva raggiunto gli ottavi.

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Sara c’è Sorride anche Sara Errani, n.134 del ranking, promossa dalle qualificazioni (quest’anno eccezionalmente disputate a Dubai per colpa della pandemia), che ha battuto in rimonta la cinese Qiang Wang, 29enne di Tianjin n.34 del ranking mondiale. Il prossimo turno sarà un discorso tra veterane: la 33enne azzurra, ai quarti degli Australian Open nel 2012 e per 14 volte nello Slam down under, affronta domani Venus Williams, n.81 del ranking. La sorella maggiore di Serena è invece alla 21a partecipazione al Major australiano che l’ha vista in finale in due occasioni.

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Sinner, oro per il futuro (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Ha barcollato, ma non ha mollato. Ha perso, ma non ha cerca to alibi. Jannik Sinner, dopo cinque partite giocate negli ultimi cinque giorni, ha giocato e perso il match più lungo della carriera Ha costretto Denis Shapovalov, numero 12 del mondo, a estrarre il massimo dal suo illimitato arsenale prima di chiudere 3-6 6-3 6-2 4-6 6-4 in tre ore e 55 minuti. Dopo il primo set, negli ultimi quattro parziali l’azzurro ha perso per primo il servizio. Ma ha dimostrato testa e comprensione del gioco da campione vero. E mancato anche una palla per il possibile 5-5 al quinto.

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LE CHIAVI DEL MATCH. Per la prima parte dell’incontro, Sinner ha fatto vedere più di Shapovalov, che tante volte peril si è salvato con il servizio da sinistra verso

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A Melbourne nell’ultima settimana Sinner è rimasto in campo in totale 13 ore e 46 minuti in 6 partite considerando solo il singolare II mancino canadese le ha provate tutte per mantenere il controllo anche emozionale della partita Ha chiesto un medical time-out e subito prima ha litigato con il giudice di sedia perché non voleva concedergli di andare in bagno, minacciando platealmente di farla in una bottiglia. Sinner salito questa settimana al numero 32 del mondo e per la prima volta in carriera terzo italiano in classifica, ha vinto solo otto punti in meno. Ha fatto gioco, ha attaccato con il dritto dal centro contro il rovescio del canadese. Anche quando si è abbassata la resa del servizio, non ha rinunciato a prendere la rete. Soprattutto, ha cambiato posizione in risposta, arretrando di qualche metro. Shapovalov ha dovuto cambiare schema da sinistra.

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«È stata una partita dura per entrambi. Denis è un grande giocatore. Ha servito meglio di me, ha risposto bene. Ha giocato meglio nei punti importanti e ha meritato la vittoria»» commenta in conferenza stampa Sinner, che incassa la seconda sconfitta sulle due partite giocate al quinto set in carriera.

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LA GRANDE LEZIONE. Il percorso denso che l’ha portato a conquistare il secondo titolo ATP prima dei vent’anni, dice Sinner non ha avuto un ruolo nella sconfitta. «Non penso che mi abbia danneggiato – spiega in conferenza stampa – Certo, ero stanco dopo il torneo ma posso imparare tante cose. Se in un grande evento arrivi nei quarti, in semifinale, in finale, sei stanco lo stesso. Oggi ho cercato di stare in partita e di giocare al massimo ogni punto». Un obiettivo, questo, perfettamente raggiunto. Di questo mese in Australia, conclude, gli resta una lezione più di tutte. Non riguarda le partite vinte, non riguarda questa sfida, che il CEO di Tennis Australia Craig Tiley aveva definito il più bel primo turno di tutto l’Australian Open. «Allenarmi due settimane con Rafa – ha detto con un sorriso – è la grande lezione. Sono venuto qui soprattutto per questo, penso che un campione come lui possa insegnarmi tanto su come stare in campo e sulla giusta mentalità da mantenere. Chiaramente, anche perdere una partita come quella di oggi al quinto set è duro mentalmente. Devo capire perché ho perso, e anche questa sarà una lezione importante»

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