Australian Open, Medvedev: "Il servizio di Djokovic è stato incredibile"

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Australian Open, Medvedev: “Il servizio di Djokovic è stato incredibile”

Medvedev riconosce i meriti di Djokovic: “Ha giocato a un livello così alto che non ho potuto fare meglio”. Ma non si perde d’animo: “La prossima volta proverò qualcosa di diverso, non so ancora cosa, ma sicuramente lo farò”

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Daniil Medvedev e Novak Djokovic - Finale Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Seconda sconfitta in una finale Slam per Daniil Medvedev, al cospetto di una grande versione di Novak Djokovic. Nonostante la pesantezza della sconfitta Daniil non sembra affranto, e si presenta in conferenza stampa molto affabile come lo era stato nella premiazione sul campo. “Probabilmente ha giocato a un livello così alto che non ho potuto giocare al meglio“, comincia Medvedev. “Non posso dire molto altro, ha giocato meglio di me oggi. Avrei potuto sicuramente fare meglio, ma non ci sono riuscito. Questo è il motivo per cui non ho il trofeo in mano“.

Il tennista russo spiega anche nel dettaglio l’aneddoto che aveva raccontato durante la premiazione, parlando del buon rapporto tra lui e Djokovic. “Non ricordo l’anno, ma solo che io dovevo andare a giocare a Minsk per un Futures. Lui doveva partire per Toronto o Montreal dopo aver vinto Wimbledon. Novak cercava qualcuno con cui allenarsi a Monaco e io ero lì. […] Venendo qui ho sentito storie dai giornalisti che Novak non è una brava persona. L’unica cosa negativa su di lui che ricordo… è che era in ritardo, per il resto fu gentilissimo con me. Dopo ci siamo visti altre volte, come quando mi ha portato col suo jet privato in Serbia per la Davis. All’epoca ero in top 100 da due settimane circa. È sempre stato molto gentile con me“.

Daniil Medvedev – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)

Nella partita è stato cruciale il primo set, l’unico in cui Medvedev è stato capace di opporre resistenza al tennista serbo. “La differenza è stata lì, se andiamo a vedere il primo game che ho perso, il primo di servizio, ho messo solo prime in campo e mi ha breakkato. Non molti sono capaci di farlo, solo i primi tre al mondo. L’ultimo game eravamo 0-40 e stavo provando a recuperare. Ho messo due buoni servizi, un buon punto e mi trovo 30-40. Faccio un ottimo servizio e lui riesce in allungo a rimetterla in campo. La metto in rete e il set è finito. In quei momenti è più forte di tutti gli altri“.

Per Medvedev non è comunque la delusione più grande in una finale Slam, dato che nel 2019 contro Nadal era andato molto più vicino al successo finale. “La finale dello US Open mi brucia di più perché ho avuto molte più chance di oggi, ma mi fa stare bene il fatto che ho provato sempre a dare il massimo.“. Non è dello stesso avviso per quanto riguarda la partita di oggi. “Non sono molto contento di quello che ho fatto. Mi sembrava di aver dato il massimo, ma non è così. […] Non puoi essere al 100% per 365 giorni all’anno, ma il motivo per cui sono diventato più professionale da qualche anno è che do sempre il meglio, mangio meglio, mi alleno meglio e cose del genere. Per questo non avrò mai rimpianti, qualsiasi cosa farò nella mia carriera“. Pur essendo molto soggetto a colpi di testa, Medvedev è un tennista che assorbe molto bene le sconfitte. “La parte migliore del tennis è che quando vinci un torneo, se c’è un torneo la settimana successiva e perdi, in qualsiasi turno, nemmeno ti ricorderai di aver vinto prima“.

Dopo aver pagato dazio contro i due tennisti più forti in attività nelle due finali Slam disputate, per Medvedev è tempo di confronti. “Rafa ti da più tempo per pensare ma è molto forte in difesa e con il suo dritto. A volte pensi di aver fatto il punto e lui tira fuori dei grandissimi colpi. In ogni caso ti lascia più tempo per pensare e per adattarti. Oggi con Novak ho provato a mischiare un po’ le carte ma lui mi toglieva sempre il tempo, si è preso tutti i vantaggi possibili. La prossima volta proverò qualcosa di diverso: non so ancora cosa, ma sicuramente lo farò. Sono comunque due esperienze di cui sono grato“. Daniil è sicuro anche di un’altra cosa, ovvero quale sia stata la chiave della partita. “Il suo servizio oggi è stato incredibile, ha servito benissimo in tutti i punti importanti e quasi sempre sulle righe. […] Non penso abbia mai servito contro di me così bene come oggi”.

C’è spazio anche per una domanda sul suo rendimento sulle altre superfici. Al momento Medvedev non vince una partita su terra battuta dal 2019 e sui campi di Wimbledon non è mai andato oltre il terzo turno. Il russo è consapevole che c’è molto da lavorare. “Mi è sempre piaciuto giocare su erba, penso di poter fare dei buoni risultati lì, quindi vedremo quest’anno. Per quanto riguarda la terra, penso di poter giocare bene anche lì. A Montecarlo e Barcellona ho battuto dei buoni giocatori. Sicuramente ci sono parti del mio gioco che devo migliorare per fare bene sulla terra, bisogna vedere se sarò capace di farlo durante la mia carriera. […] L’obiettivo più importante di quest’anno è sicuramente passare il primo turno del Roland Garros”, dice sorridendo.

In chiusura, Medvedev torna sull’occasione mancata in avvio di secondo set. Per qualche istante è sembrato l’inizio di una rimonta, ma si è rivelato un fuoco di paglia. “Quando perdi un primo set molto duro è sempre positivo trovare il break subito, ti fa dimenticare il primo set. Pensavo fosse il momento del cambio di marcia ma mi sono trovato sotto 1-4 praticamente subito. Tornando indietro, avrei dovuto servire un ace in più o un vincente di dritto in più. Allo stesso tempo lui rimetteva tutto in campo, era aggressivo e faceva vincenti quando servivano. Come detto prima, è stato il migliore in campo oggi. Senza dubbio.

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