Nadal: "Era il momento giusto per un titolo importante come Roma. Voglio vincere ogni giorno, in ogni torneo"

Flash

Nadal: “Era il momento giusto per un titolo importante come Roma. Voglio vincere ogni giorno, in ogni torneo”

Il maiorchino ha parlato anche dell’infortunio sfiorato: “Ero arrabbiato, è chiaramente un problema, questa settimana ho rischiato di farmi male tre volte”

Pubblicato

il

Rafa Nadal - Roma 2021 (via Twitter, @InteBNLdItalia)
 

Nella conferenza stampa successiva alla finale di Roma vinta contro Novak Djokovic, Rafa Nadal non ha nascosto la sua felicità per aver conquistato il suo titolo N.10 agli Internazionali d’Italia: “È una vittoria che mi dà grande soddisfazione, avere il trofeo di Roma con me ancora una volta è fantastico. Volevo fortemente questo decimo titolo, gli Internazionali sono uno dei primi tornei importanti che ho vinto, e poi avevo già raggiunto la doppia cifra al Roland Garros, a Montecarlo e a Barcellona, e volevo farlo anche qui, è un torneo super-importante per me”.

Nonostante l’importanza data al torneo, però, il maiorchino non ha mai avvertito più pressione (anche perché ha vinto più che abbastanza da saper affrontare ogni circostanza nel modo giusto): “Volevo questo titolo ma non mi sono messo addosso più pressione, perché voglio sempre vincere, ogni giorno e in ogni torneo. So che non ci riuscirò sempre, ma la passione e la motivazione sono sempre le stesse. Tutti sanno che questo è uno dei miei tornei preferiti, no c’è dubbio; a Roma ho sempre delle buone sensazioni. Per quanto riguarda la pressione, poi, sono nel tour da 18 anni, quindi ho l’esperienza per gestirla”.

LA FINALE

Durante la finale, Nadal ha avuto un brusco calo di rendimento nel secondo set dopo aver mancato una palla break nel terzo gioco, finendo per perdere il parziale per 6-1. La spiegazione va ritrovata in diversi fattori, primo fra tutti (ça va sans dire) il valore dell’avversario: “In questi match succede sempre un po’ di tutto, affronti uno dei migliori al mondo ed è normale che si sia da soffrire. Fra la fine del primo set e l’inizio del secondo sentivo che stavo giocando un po’ meglio di lui, ma nei primi game del secondo non sono riuscito a sfruttare le opportunità che ho avuto sul suo servizio. Subito dopo ho giocato un game terribile; ero controvento, ma ciò non toglie che abbia giocato malissimo. Quando mi sono trovato sotto 4-1 mi sono deconcentrato un pochino, e così ho perso il set 6-1″.

E proprio il vento è stato un fattore decisivo nel match: Avevo bisogno di tornare ad avere le sensazioni di inizio match, e alla fine credo di aver giocato meglio nel terzo che nel primo. Lui ha avuto delle palle break nel terzo, ma sono cose che capitano, anche perché stavo servendo di nuovo controvento. Perdere il servizio con il vento a favore è un grosso problema, farlo con il vento contro non così tanto, perché sai che potrai cambiare campo e cercare di contro-breakkare con il vento a favore, e questo è quello che è successo: mi sono salvato in quel turno di battuta, poi l’ho breakkato con il vento a favore, poi ho sofferto di nuovo con il vento contro”.

IL BILANCIO DELLA SETTIMANA A ROMA

Questo è stato indubbiamente uno dei titoli più sofferti per Nadal, in particolare per via della maratona giocata con Shapovalov agli ottavi dove ha salvato due match point, ma alla fine il saldo è positivo: Sono successe tante cose questa settimana, momenti positivi, momenti in cui mi sono sentito alla grande, momenti fortunati e momenti di sofferenza, ma alla fine penso di aver giocato una settimana molto solida di tennis. Sono molto contento, perché il trofeo vuol dire tanto per me e perché era il momento giusto per vincere un titolo importante. […] Alla fine è stata una grande settimana, ho giocato tante ore, sono stanco ma mi sento bene”.

Dal punto di vista tecnico, poi, le nuove sono ancora più confortanti, perché soprattutto durante la finale il suo colpo migliore (26 vincenti e solo 12 unforced) ha funzionato bene: “Il mio dritto è cresciuto nel corso delle ultime due settimane, e ora ho raggiunto la fiducia necessaria; oggi è stata una giornata positiva. Avrei potuto giocare il lungolinea più spesso di quanto ho fatto, dovrò continuare a lavorare e migliorare su questo aspetto. L’aspetto più positivo però è che nelle ultime settimane sono riuscito a trovare più vincenti e più soluzioni con il dritto, è un colpo importante per me, soprattutto sulla terra è un fondamentale che mi dà fiducia. Credo che anche il mio servizio stia funzionando meglio”.

Quando Nadal parla di momenti di sofferenza, non intende solo quelli puramente agonistici, ma si riferisce anche agli infortuni sfiorati nel corso del torneo. Anche ieri, infatti, nel settimo game del primo set il maiorchino è caduto violentemente dopo essere scivolato su una riga: Non voglio fare polemica, ma è un pericolo. Ero arrabbiato perché già l’altro giorno [contro Zverev, ndr] avevo rischiato di farmi male seriamente per due volte, anche se la seconda non sono caduto, e oggi è successa la stessa cosa. La riga era in rilievo rispetto alla superficie, e se arrivi a tutta velocità può essere rischioso. Il tennis è uno sport brutale, può succedere di tutto. Sono stato fortunato perché sono riuscito a lasciar andare rapidamente la racchetta, così sono riuscito ad attutire la caduta con le mani. Però ero arrabbiato, è chiaramente un problema, perché qui le righe sono di plastica e spesso si muovono, e come ho detto sono spesso sopraelevate rispetto alla terra”.

RIPOSO IN VISTA DI PARIGI

Per quanto Roma possa essere importante, l’obiettivo numero uno rimane il Roland Garros, quest’anno in programma a due settimane di distanza dagli Internazionali, dove Nadal potrebbe conquistare il ventunesimo Slam e staccare Federer: “Parigi è sempre un posto speciale, tutti sanno che è probabilmente il luogo più importante della mia carriera. Ora ho bisogno di andare a casa e riposarmi un po’, ho giocato tante ore questa settimana. Mi prenderò due giorni di pausa e poi inizierò a lavorare, credo ci siano un paio di aspetti su cui posso migliorare. Questa settimana sono cresciuto, ma ora devo mantenere i progressi fatti, perché più a lungo riesci a mantenerli, più ti senti in fiducia, più ti senti in fiducia e più ti senti sicuro di poterlo rifare nel prossimo torneo. Quindi quello che farò è lavorare, rilassarmi a livello mentale, e lavorare nel modo giusto”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement