Senza categoria
Wimbledon, il programma di lunedì 28 giugno: subito Sinner, Djokovic inaugura il Centrale
Murray chiude su Centre Court, Tsitsipas e Swiatek sul Campo 1. Esordio anche per Seppi, Travaglia, Fognini e Cecchinato

Si comincia come di consueto a Wimbledon: 64 incontri di primo turno – la parte alta del tabellone maschile e la parte bassa del tabellone femminile – e inaugurazione del Centrale per il campione in carica, Novak Djokovic, che alle 14:30 italiane sfiderà la wild card Jack Draper. A seguire uno dei primi turni più interessanti del tabellone femminile, la sfida tra Kvitova e Stephens, quindi il ritorno di Andy Murray sui prati che lo hanno visto trionfare due volte (avversario Basilashvili).
La leader della parte bassa del tabellone femminile, la n.2 del seeding Sabalenka, scenderà in campo alle 14 contro Niculescu sul Campo n.1. Sullo stesso campo esordiranno anche Tsitsipas (contro Tiafoe) e Iga Swiatek, dalla cui sfida con Hsieh ci si aspetta parecchio spettacolo.
Cinque gli italiani impegnati nel primo lunedì di incontri, tutti nel tabellone maschile. Sul campo 18 giocheranno Sinner (alle 12 contro Fucsovics) e Fognini (terzo match, sfiderà Ramos-Vinolas); sempre alle 12 Seppi sfida Joao Sousa mentre Travaglia proverà a far valore il suo maggior peso di palla contro Martinez attorno alle 14 sul campo 9. Il quinto italiano è Marco Cecchinato, il cui match con la wild card Broady ha ricevuto una nobile collocazione: terzo incontro sul campo 3, dove sfileranno anche Keys, Kenin e Shapovalov.
Di seguito il programma completo:
Campo Centrale – a partire dalle 14:30
[1] N. Djokovic vs [WC] J. Draper
[10] P. Kvitova vs S. Stephens
[WC] A. Murray vs [24] N. Basilashvili
Campo 1 – A partire dalle 14
[2] A. Sabalenka vs [Q] M. Niculescu
[3] S. Tsitsipas vs F. Tiafoe
[7] I. Swiatek vs S.-W. Hsieh
Campo 2 – a partire dalle 12
[11] G. Muguruza vs F. Ferro
[5] A. Rublev vs F. Delbonis
[22] D. Evans vs F. Lopez
V. Williams vs [PR] M. Buzarnescu
Campo 3 – a partire dalle 12
[23] M. Keys vs [Q] K. Swan
[4] S. Kenin vs [Q] Xin. Wang
Marco Cecchinato vs [WC] L. Broady
[10] D. Shapovalov vs [PR] P. Kohlschreiber
Campo 12 – a partire dalle 12
[8] R. Bautista Agut vs J. Millman
[13] G. Monfils vs [Q] C. O’Connell
[8] K. Pliskova vs T. Zidansek
[15] M. Sakkari vs A. Rus
Campo 18 – a partire dalle 12
[19] J. Sinner vs M. Fucsovics
[LL] K. Ahn vs H. Watson
[26] F. Fognini vs A. Ramos-Vinolas
[13] E. Mertens vs [WC] H. Dart
Campo 4 – a partire dalle 12
K. Anderson vs [Q] M.T. Barrios Vera
[26] P. Martic vs V. Gracheva
[22] J. Pegula vs C. Garcia
P.-H. Herbert vs P. Andujar
Campo 5 – a partire dalle 12
L. Davis vs [WC] J. Burrage
[25] K. Khachanov vs [Q] M. McDonald
D. Lajovic vs G. Simon
Campo 6 – a partire dalle 12
P. Hercog vs D. Collins
R. Carballes Baena vs V. Pospisil
[Q] D. Masur vs S. Kwon
Campo 7 – a partire dalle 12
[30] A. Davidovich Fokina vs [Q] D. Kudla
M. Bouzkova vs V. Zvonareva
A. Li vs N. Podoroska
Non prima delle 18
[21] O. Jabeur vs R. Peterson
Campo 8 – a partire dalle 12
[32] E. Alexandrova vs L. Siegemund
[Q] O. Otte vs [Q] A. Rinderknech
P. Cuevas vs L. Djere
Campo 9 – a partire dalle 12
[Q] M.C. Osorio Serrano vs [Q] A. Kalinskaya
S. Travaglia vs P. Martinez
D. Vekic vs A. Potapova
Campo 10 – a partire dalle 12
A. Seppi vs J. Sousa
L. Harris vs R. Berankis
[WC] L. Samsonova vs K. Kanepi
Campo 11 – a partire dalle 12
F. Bagnis vs M. Kecmanovic
I.-C. Begu vs [Q] K. Volynets
[28] A. Riske vs T. Martincova
[Q] Z. Zhang vs [Q] A. Hoang
Campo 14 – a partire dalle 12
S. Kuznetsova vs [Q] L. Pattinama Kerkhove
[27] R. Opelka vs D. Koepfer
[18] E. Rybakina vs K. Mladenovic
Non prima delle 18
[15] A. De Minaur vs S. Korda
Campo 15 – a partire dalle 12
[29] V. Kudermetova vs V. Golubic
M. Doi vs [Q] C. Liu
[Q] M. Polmans vs [PR] Y.-H. Lu
S. Rogers vs [PR] S. Stosur
Campo 16 – a partire dalle 12
J. Vesely vs Y. Hanfmann
M. Brengle vs C. McHale
[17] C. Garin vs [Q] B. Zapata Miralles
Campo 17 – a partire dalle 12
[Q] D. Lao vs [WC] K. Boulter
E. Gerasimov vs [WC] J. Clarke
[9] D. Schwartzman vs B. Paire
L. Zhu vs [PR] M. Barthel
Senza categoria
Roland Garros: Novak Djokovic, 36 anni e non dimostrarli
23 Slam da accarezzarli. Ma Ruud vorrebbe tanto fare il Medvedev

Carlitos Alcaraz ci teneva troppo. Non ha retto alla tensione. Avesse giocato 24 ore dopo Tsitsipas sarebbe stato meglio. L’esperienza di Djokovic ha fatto il resto. Che lezione, quella del norvegese al tedesco Zverev
Il vecchietto ha stroncato il giovanotto sul fisico. E il metronomo Ruud che non gioca tennis champagne, ma è di una solidità impressionante, ha dominato Zverev al punto che il tedesco nel terzo set si è proprio arreso. Ruud mi ricorda un po’ Mats Wilander, ma gioca in modo molto più aggressivo dello svedese che vinse qui nell’82 a 17 anni e 10 mesi.
Come possa sfuggire il 23° Slam a Djokovic che giocherà la sua 34^ finale Major nessuno dei miei conoscenti riesce ad immaginarlo. Forse uno sì, Erik Ulleberg, ecco, il norvegese con il quale giocavo il doppio per l’Oral Roberts University di Tulsa, Oklahoma, nel 1973, appena appena 50 anni fa. Giocavamo i match fra college, contro college della Florida, del Kansas, del Texas, del Colorado, dell’Arkansas, del Missouri, della Luisiana. Sei singolari e tre doppi. Ulleberg era il nostro n1. Io cominciai da n.6 e a fine “semester” ero a volte n.2 e a volte n.3. Una bellissima esperienza, viaggi compresi in mega Limousine da 10 posti quando non prendevamo l’aereo per trasferte più lontane. Nel nostro team, tutto formato da stranieri, c’era anche uno spagnolo, un indiano, un ragazzo della Guyana, un cileno, un messicano. Prima dell’inizio delle gare casalinghe, c’era una mini banda musicale e ballettavano per noi le cheerleaders. Roba da non credere. Firmavo autografi neppure fossi Roger Federer. A raccontarlo non ci si crede…ed è per questo che ancora lo racconto! Il nostro era un college religioso, Oral Roberts era un predicatore evangelista che era riuscito a farsi dare 55 milioni di dollari da fedeli cattolici sparsi per tutti gli Stati Uniti, per costruire uno stadio del basket pazzesco, il Mabee Center (Mr Mabee era stato il finanziatore-benefettore principe). Ci giocavano i Titans, c’era un certo Rick Fuqua che finì nella nazionale USA alle Olimpiadi, il nostro motto era “Expect a miracle”. Fu quell’anno lì che battei il n.1 del Messico a San Luis Potosi. Fu proprio il miracolo che dicevano si dovesse aspettare quando si cantavano gli spirituals nella “chapel”. “Joaquin Loyo Mayo, la ranita cayo ante el Italo Ubaldo Scanagatta” titolò l’Universal (di cui conservò gelosamente più copie). Anche a tutto questo…non ci si crede. Come alla proposte di matrimonio che mi raggiungevano se solo invitavo qualcuna delle ragazze, religiosissime (“A quale chiesa appartieni? Era la prima domanda, ancor prima del nome) per un’uscita innocente e una cena da Pizza Hut a Tulsa.
L’ho sentito recentemente, gli ho chiesto se aveva sempre quel suo bel rovescio a una mano e lui, Erik, mi ha risposto con il suo humour: “Ancora lo tirò di là, ma Casper Ruud lo fa molto meglio, forse perché lo fa con due mani”.
Scusate la lunga divagazione, ma almeno queste sono cose che altri non possono raccontare. Se poi non interessano nessuno pazienza.
Ora…torno ab ovo, come diceva la mia professoressa di latino al classico.
Certo uno dotato di molta fantasia dovrà fingere di dimenticare che Ruud in 4 duelli contro Djokovic – curiosamente tutti in Italia, due a Torino nelle ATP finals e due a Roma …Casper sarà contento che la finale domenica si gioca in Francia – non è mai riuscito a strappargli un set, non ha mai fatto più di 8 game (una sola volta) o 7 game (le altre tre).
E’ vero che per aver io visto punto su punto quel che Ruud ha saputo imbastire contro Zverev – e che io mi illudevo potesse fare di più – beh penso che a dispetto dei precedenti così a senso unico nemmeno per DjokerNole sarà forse una passeggiata.
Perché Ruud è un giocatore supercompleto, non ha veri punti deboli, è fortissimo da fondocampo, dritto, rovescio, servizio, anche a rete –sebbene ci venga pochissimo – non è male. Ma soprattutto ha una intelligenza tattica notevolissima.
Zverev non sapeva cosa fare. Nonostante il suo magnifico rovescio non era quasi capace di vincere uno scambio. Da fondocampo non riusciva a sfondare, dal servizio sebbene battesse spesso a oltre 200 km orari non ricavava che pochissimi punti diretti – 3 soli ace – perché Ruud rispondeva sempre. E come rispondeva! Sempre a pochi centimentri dalla riga di fondo. E quando Zverev sembrava aver trovato un po’ di ritmo sulla diagonale dei rovesci ecco che… il figlio dei fiordi gli alzava un toppone liftato che non solo ricacciava molto più indietro Sasha ma gli imballava completamente il ritmo. E se era il tedesco ad accorciare un po’, boom, gli arrivava immancabile un missile di dritto a sventaglio. Non sapendo più a che santo votarsi allora Zverev provava la via dell’attacco, uscendo dalla trincea senza baionetta.E se non veniva infilato come un tordo come è successo tante volte, in quelle rare occasioni in cui l’attacco sembrava essersi procurato tre quarti di punto, ecco che quel volpone del norvegese gli alzava dei lob talmente alti che se ci fossero state delle nubi anziché un bellissimo tramonto le Wilson sarebbero tornate giù bagnate. E maledettamente pesanti, difficilissime da smecciare. Insomma, il malcapitato Zverev non aveva nessun grimaldello per uscire da quella fittissima mefistofelica rete tesagli da Ruud.
Il pubblico sarebbe stato più per Zverev, forse anche ritenendo che il tedesco (4 vittorie su Djokovic su 11 sfide) avrebbe potuto essere un avversario più tosto e competitivo per Novak di quanto non lo possa essere Ruud. “Ogni giocatore che arriva in finale a uno Slam ha una chance. Certo che Novak è superfavorito, però la situazione è anche ideale per Casper. Novak avrà tutta la pressione di dover vincere per conquistare lo Slam n.23 e vi ricordate che cosa gli successe all’US Open 2021 con Medvedev. Anche Novak è umano…” ha detto Zverev aggiungendo “Si può scommettere anche sulla vittoria di Ruud, magari puntando poco…”
LEGGI ANCHE Roland Garros, Zverev: “Se dovessi scommettere dei soldi per la finale non li giocherei su Ruud”
Zverev ha cercato di sorriderci su, perché della sua prestazione non poteva davvero essere contento. C’è stata così poca storia che Zverev non ha potuto mai scorgere la luce in fondo al tunnel. “Lui ha giocato davvero molto molto bene e io molto, molto male, al contrario di come avevo giocato nei giorni scorsi. Dopo tutto quel che ho passato arrivare per la terza volta di fila in semifinale a Pargi non è un brutto risultato, anzi. Certo avrei voluto giocare meglio…” ha concluso dopo aver accennato all’inizio della sua conferenza stampa di “aver avuto qualche problema fisico”. Imprecisato.
Ho scritto fin qui della semifinale meno attesa, perché la prima mi ha lasciato con l’amaro in bocca per aver visto soltanto due grandi set, equamente distribuiti fra Djokovic e Alcaraz, ma nemmeno il terzo…che in un match due su tre c’è sempre quando si pareggiano i primi due. Come si poteva pensare che in un tre su cinque, i soli set davvero lottati fossero soltanto i primi due?
Nole ha vinto d’esperienza contro il n.1 del mondo che, anche se tendiamo a dimenticarlo, è ancora un ragazzino di appena 20 anni.
Crampi al braccio, poi alle gambe, entrambe, poi un po’ dappertutto. Come ho accennato nel video che ho fatto poco dopo la conclusione della seconda semfinale, può essere che l’essere rimasto fermo per due giorni dopo l’incontro dei quarti dominato su Tsitsipas (vinceva 6-2,6-1,5-2 ricordate? Poi perse il “focus” come avrebbe raccontato Carlitos e si ritrovò al tiebreak, comunque portato a casa) non gli abbia giovato, gli abbia fatto salire la pressione, forse addirittura l’ansia, l’angoscia per il duello generazionale del quale si era cominciato a parlare fin dal giorno del sorteggio.
La vicenda mi ha ricordato quella lontana di Pescosolido a Maceiò in Coppa Davis contro Jaime Oncins. Stefano, rientrò in campo all’inizio del quarto set – c’era il riposo allora dopo i primi tre set – e dopo pochi punti del primissimo game l’angoscia di dover portare il punto lo bloccò dalla testa ai piedi. Divenne rigido come un baccalà. Lo portarono fuori dal campo a braccia. Si pensò a una Macumba, ma era solo eccesso di tensione. Quello che deve avere provato anche Carlitos.
Fino a quel momento, salvo che per i primissimi game che già avevano mostrato un Alcaraz tesissimo e incredibilmente falloso, era stata una bellissima partita. Con il punto del match…ma che dico, del torneo…no dell’anno, macchè degli ultimi 10 anni!, che non ricordavo di aver mai visto. 0ggi su YouTube chi non l’ha visto lo cerchi.
LEGGI ANCHE Roland Garros, Djokovic: “Un privilegio poter fare la storia di questo sport”
E’ successo nel terzo game del secondo set, sul 15-0, Alcaraz che serviva. Uno scambio pazzesco, di smorzate e contro smorzate, di rincorse, fino all’ultimo lob di Djokovic che sembrava irecuperabile, un sicuro vincente, e invece il ragazzino di Murcia ha rincorso e acciuffato quella palla per giocare il più incredibile tweener, spalle alla rete, per un passante fenomenale che ha lasciato di stucco Djokovic per un attimo, prima di essere lui il primo ad applaudire. Una straordinaria prodezza che ha fatto scattare in piedi come un sol uomo tutti gli spettatori del Roland Garros. Un colpo che da solo valeva il prezzo del biglietto…anche se questi biglietti sono cari assassini.
Sarebbe stato un set dopo, e sempre sull’1 pari, il colpo di scena più inatteso. Carlitos come paralizzato che chiedeva l’intervento del medico per i crampi, sebbene per i crampi non sia consentito. Che ci sarebbe stato, da regolamento, un penalty game, forse Carlitos non lo sapeva. Di certo non lo sapeva neanche la stragrande maggioranza degli spettatori. Break e 2-1 per Djokovic che poi sarebbe andare a servire. Bordate di fischi coglievano l’arbitro, che però faceva bene il suo mestiere, applicando il regolamento che anche molti degli addetti ai lavori non avevano presente.
Lì è purtroppo finita la partita e il sogno di Alcaraz. Ma questo è solo rimandato. Con meno angoscia Carlitos un secondo Slam lo conquisterà sicuramente. Prosegue invece, ed è più facile che si realizzi, il sogno di Djokovic. Si chiama Slam n.23. Fra Nole e quello c’è solo un ragazzo norvegese che lo scorso anno non riuscì a fermare, e nemmeno a preoccupare, Rafa Nadal. Ci riuscirà questa volta?
Oggi intanto sognano in due, Iga Swiatek che è favorita per centrare il terzo Roland Garros in quattro anni, e l’esordiente in finale Slam, la ceca Karolina Muchova, appena n.43 del mondo ma con alle spalle un record da imbattuta con diverse n.1 e n.2 del mondo, Swiatek inclusa, Barty, Osaka, Pliskova e da ultimo Sabalenka. Di certo non sembra soffra di complessi di inferiorità.
Senza categoria
Roland Garros LIVE semifinali: Ruud domina Zverev, domenica sarà finale contro Djokovic
È il giorno delle semifinali maschili a Parigi. Apre la sfida generazionale tra i primi 2 giocatori del mondo. Non prima delle 17:30 Ruud vs Zverev

21.19 – MATCH RUUD – 6-3 6-4 6-0 per Casper, domenica sarà finale contro Djokovic.
21.14 – Sascha si è arreso già da un po’. 5-0 Casper che servirà per il match.
21.04 – Zverev sempre remissivo, Ruud lo punisce ancora con pure il doppio fallo sul vantaggio esterno: 3-0 pesante per il n. 4 del mondo.
20.52 – Sascha ancora poco lucido, Casper brekka in apertura di terzo.
20.47 – SET RUUD – Casper vince anche il secondo parziale, 6-4. È a un set dalla sua seconda finale a Parigi.
20.32 – Troppi errori per Zverev e Ruud sorpassa al settimo gioco, 4-3.
20.18 – Casper risale da 0-40 grazie anche a un punto che Sascha si mangia, 2 pari.
19.57 – SET RUUD – Sascha sta entrando in partita, ma manca la palla del rientro: 6-3 Norvegia.
19.23 – Zverev salva un set point al servizio, ma ora Ruud serve per il primo parziale.
19.37 – Ruud ritenta l’allungo e questa volta consolida: 4-1.
19.26 – Ruud brekka al secondo game, Zverev ha bisogno di cinque opportunità ma rientra subito: 2-1 Casper.
19.10 – Comincia Zverev vs Ruud.
18:25 – Novak Djokovic è il primo finalista del Roland Garros: Alcaraz in pratica conclude la sua partita dopo 2 set scegliendo di non ritirarsi: 6-3 5-7 6-1 6-1. Il serbo giocherà per vincere il 23° Slam domenica contro Zverev o Ruud
17:45 – Alcaraz accusa un problema muscolare nel secondo game del terzo set, ormai non si muove più. Djokovic vede la finale
17:15 – SET ALCARAZ – Lo spagnolo stavolta non si fa pregare da 0-40, strappa la battuta e pareggia i conti dopo 2h10 sullo Chatrier. 7-5 il punteggio finale
17:10 – Alcaraz è avanti 6-5* nel secondo set ma è stato avanti 5-3 e ha avuto 3 set point sul 5-4 in risposta (0-40)
16:35 – Alcaraz conduce 4-3 senza break nel secondo set ma a sorpresa Djokovic chiama un medical timeout per un problema all’avambraccio destro
16:00 – SET DJOKOVIC – Alcaraz manca un’altra palla break, Djokovic chiude 6-3 il primo parziale
15:45 – Djokovic salva 3 palle break e tiene il servizio dopo 14 minuti di game: 5-2*
15:25 – Djokovic è il primo ad allungare: 4-1*
15:05 – Iniziato il match con Djokovic che ha tenuto il servizio d’apertura
14:45 – La sfida che tutti aspettavano fin dal sorteggio del tabellone, sta per iniziare: Il N.1 del mondo Carlos Alcaraz sfida il 22 volte campione Slam Novak Djokovic nella prima semifinale maschile a Parigi. Un solo precedente vinto dallo spagnolo a Madrid lo scorso anno. Si tratta solo del secondo torneo del 2023 dove sono presenti entrambi (a Roma eliminati entrambi prematuramente)
Senza categoria
Roland Garros day 12 LIVE: Swiatek soffre troppo ma batte Haddad Maia in due set. Sarà finale con Muchova
La diretta scritta di giovedì 8 giugno: giornata dedicata alle semifinali femminili

20.58 – Swiatek nervosa e rigida viene graziata da un’avversaria con più coraggio che ha però tremato su due punti decisivi del TB.
20.42 – Haddad non trema, è tie-break.
20.34 – Haddad Maia tiene per il 5 pari, palla alla Polonia.
20.29 – Iga salva tre palle breal al nono game, ora turno non banale di Bia sotto 4-5.
20.09 – Swiatek si riprende il maltolto, 3 pari.
19.57 – Haddad Maia conferma il break, 3-1. C’è partita. Magari non bellissima, ma c’è.
19.53 – Iga soffre al servizio, Bia sorpassa, 2-1 Brasile.
19.44 – Inizio di secondo set fiacco, Swiatek tiene un lungo primo game pieno di errori salvando una PB:
19.29 – SET Swiatek – Iga veleggia tranquilla, 6-2 il primo parziale dopo aver subito il break in apertura.
19.12 – Haddad non riesce a sfondare, Swiatek brekka: 4-2.
19.20 – Il punteggio segue ora i turni di servizio, 3-2 Iga.
19.01 – Controbreak di Iga che poi tiene e sale 2-1.
18.52 – In campo Swiatek e Haddad Maia, si comincia con Bia che brekka a zero.
18.23 – MATCH MUCHOVA – Avanti 5-2 e match point nel terzo, Sabalenka scompare dal campo. Karolina giocherà la sua prima finale Slam.
18.17 – Sabalenka in crisi. Subisce un altro break con due doppi falli e va sotto 5-6. Karolina serve per andare in finale.
18.11 – La numero 2 del mondo Aryna Sabalenka serve sul 5-3 per chiudere il match ma viene brekkata da Karolina Muchova
17.55 – Break Sabalenka che sale 4-2 contro Muchova, a due game dalla sua prima finale a Parigi
17.48 – Ancora nessun break in questo set decisivo, seppur la ceca ha salvato quattro break point nel secondo game. Ora 3-2
17.33 – 1 pari il conteggio dei set e anche quello dei game nel parziale decisivo
17.17 – SET SABALENKA La seconda testa di serie pareggia il conto dei set. Sabalenka si aggiudica il tiebreak 7 punti a 5 e chiude alla seconda occasione
17.12 – Anche il secondo parziale si decide al tiebreak, 6 pari
17.00 – 5 pari il punteggio del secondo set. Tiebreak in vista anche nel secondi set?
16.45 – Sabalenka recupera lo svantaggio. 3-3
16.29 – Parte spedita anche nel secondo set la numero 43 del mondo: Muchova avanti 2-0 e servizio nel secondo set dopo aver vinto il primo
16.17 – SET MUCHOVA Sabalenka riescce a rimontare uno svantaggio anche nel tie-break (sotto 0-3) ma sul 5-5 sbaglia malamente un dritto, e al secondo set point, Muchova la punisce con un impeccabile rovescio lungolina vincente. La ceca avanti 1-0
16.03 – Ribaltone di Aryna che annulla anche set point sul 4-5, e ora si trova avanti 6-5
15.52 – Break quando meno te lo aspetti: la ceca Muchova passa avanti 5-4 e servizio. Sabalenka perde il servizio a 15
15.37 – Resta in equilibrio l’incontro tra la numero 2 e la numero 43 del mondo. 3 pari dopo 28 minuti
15.25 – Si procede rispettando la regola del servizio, 2-1 senza break tra Sabalenka e Muchova
15.08 – Inizia il match con Sabalenka al servizio
15.00 – Tutto pronto sul campo centrale per l’ingresso in campo della ceca Muchova e della bielorussa Sabalenka. La numero 2 del mondo ha vinto l’unico precedente 7-5 7-6, nella semifinale dell’Elite Trophy 2019 a Zhuhai.
QUI LA PREVIEW DI MUCHOVA-SABALENKA E SWIATEK-HADDAD MAIA
Roland Garros, semifinali e possibili vincitori: cosa dicono le quote?
Chi è Beatriz Haddad Maia, la prima brasiliana semifinalista Slam da 55 anni
Cari appassionati e appassionate di tennis, benvenuti alla diretta scritta di questo giovedì 7 giugno dal Roland Garros 2023. Oggi ci saranno solo donne a scendere in campo sul Court Philippe-Chatrier per quanto riguarda i tornei singolari, con in programma le due semifinali femminili.
La PTPA sul caso Kato: “Squalifica ingiusta e sproporzionata”