Diario da Wimbledon: Sonego e Berrettini, si lavora e si sogna

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Diario da Wimbledon: Sonego e Berrettini, si lavora e si sogna

I due italiani si allenano insieme nel day off prima del terzo turno. Arbino spiega: “Duckworth è pericoloso”

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Sonego e Berrettini al termine di una sessione di allenamento a Aorangi Park
 

È il giorno del terzo turno a Wimbledon per Lorenzo Sonego, che affronterà alle 12 l’australiano James Duckworth per un posto negli ottavi di finale dello Slam londinese. Un grande appuntamento a cui il 26enne torinese arriva avendo potuto riposare e fare il pieno di buonumore nella giornata libera di ieri, in cui Lorenzo ha anche trovato il tempo per collegarsi con Torino per la presentazione del Master Estivo 2021 di I Tennis Campus, progetto di cui è testimonial. La serata, ovviamente, è culminata con la visione in tv di Italia-Belgio degli Europei di calcio. E ad allenarsi con Lorenzo è stato Matteo Berrettini, l’altro alfiere italiano in campo oggi: sognare in due è più bello. A raccontarci l’avvicinamento al match di oggi è Gipo Arbino, nel consueto appuntamento con il “Diario da Wimbledon”.

Gipo, cosa si fa in un day off a Wimbledon?

“Un programma molto leggero. Ci siamo alzati con calma, siamo andati a Aorangi Park e abbiamo fatto un programma fisico. All’una abbiamo giocato un’oretta con Berrettini, poi un po’ di posture e abbiamo pranzato. Nel pomeriggio, in hotel, un’ora di massaggi defaticanti alla schiena e alle gambe. La sera, ovviamente, abbiamo guardato Italia-Belgio”.

Cosa vi aspettate da Duckworth?

“Sa giocare molto bene sul veloce, da buon australiano. L’ho visto giocare più volte, è molto pericoloso perché è talentuoso, serve molto bene, sa usare tutte le rotazioni. Ma ha un difetto, non si muove molto bene. L’obiettivo sarà, quindi, quello di comandare il gioco, di muoverlo tanto e di cercare di rispondere il più possibile”.

All’orizzonte c’è un possibile ottavo con Federer. Lo avete visto giocare?

“Sì, con Gasquet l’ho visto più in forma, più a posto fisicamente rispetto alla prima partita. Mannarino sull’erba è molto forte, quindi le prestazioni vanno valutate anche in base a chi c’è dall’altra parte. Comunque per quanto ci riguarda, ovviamente, pensiamo a una partita alla volta”.

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