Nadal, arrivederci al 2022 (Crivelli, Mastroluca, Bertellino). Berrettini e gli azzurri, nuovo assalto alla storia (Mastroluca)

Rassegna stampa

Nadal, arrivederci al 2022 (Crivelli, Mastroluca, Bertellino). Berrettini e gli azzurri, nuovo assalto alla storia (Mastroluca)

La rassegna stampa di sabato 21 agosto 2021

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Dopo Federer si ferma Nadal. «Ma ritornerò» (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Insieme staranno e insieme cadranno. Il destino di Federer e Nadal resta indissolubilmente legato da un invisibile ma strettissimo filo comune, nella gioia e nel dolore. Protagonisti della più emozionante rivalità della storia del tennis, icone popolari di rilievo planetario, dominatori con Djokovic di un’epoca irripetibile (20 Slam per ciascuno), dopo i mille e mille trionfi stanno probabilmente per tramontare in sincrono. E forse è giusto cosi, perche non può esistere Roger senza Rafa e viceversa. Cinque giorni dopo l’annuncio del Divino svizzero di un’altra operazione al ginocchio che lo terrà lontano dai campi per «molti mesi», anche il maiorchino, 35 anni compiuti a giugno, comunica lo stop anticipato della stagione in un lungo post su Twitter: «Onestamente, da un anno soffro molto più del previsto con il piede (sinistro, ndr) e ho bisogno di prendermi un po’ di tempo. Dopo averne discusso con il team e la famiglia, ho preso questa decisione e penso che sia la strada da seguire per cercare di recuperare bene… Arrivo alla conclusione che mi serve tempo per recuperare e cambiare qualcosa, cercare di capire come evolve la situazione del piede poiché non si tratta di un nuovo infortunio, ma di un fastidio che ho dal 2005, anche se non mi ha impedito di avere una carriera professionistica cosi lunga. Se è vero che da un po’ le cose non vanno come dovrebbero, è il momento di prendere delle decisioni e cercare un trattamento diverso per trovare una soluzione al problema o quantomeno migliorare la situazione, per continuare a giocare nei prossimi anni. Ho l’entusiasmo giusto per fare il necessario a recuperare la miglior forma possibile e continuare a competere per i traguardi che mi danno una forte motivazione». In pratica, le stesse parole di Federer: soffrono, ma al momento non si arrendono ancora all’idea di un ritiro. Nello specifico, Nadal soffre della sindrome di Müller-Weisse che ha già messo a rischio la sua carriera in passato: una malformazione allo scafoide che comporta una condizione degenerativa al piccolo osso della parte centrale del piede, determinante per la mobilità. Rafa la contiene con scarpe e solette appositamente realizzate che alterano il punto d’appoggio ma lo scafoide, l’ultimo osso che si calcifica nello scheletro umano, rimane estremamente vulnerabile. Non è previsto un intervento chirurgico, ma fisioterapia e una nuova calzatura speciale. […]

Djokovic è rimasto solo (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

L’uomo al comando è sempre invidiato e spesso più solo degli altri. Novak Djokovic, al comando della classifica Atp per più settimane di chiunque altro dal 1973, sarà l’unico dei Fab Three in campo allo US Open. Nell’ultimo major della stagione, il serbo insegue il suo personale appuntamento con la storia. Se dovesse vincere il titolo, staccherebbe Roger Federer e Rafa Nadal e diventerebbe il più titolato campione Slam nella storia del gioco in singolare. In più completerebbe un’impresa mai riuscita a nessuno dopo il leggendario 1969 di Rod laver: conquistare tutti i quattro tornei più importanti dell’anno nel corso di una stessa stagione. Ma dovrà guardarsi solo dai più giovani, come Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, numero 2 e 3 del mondo, che ha sconfitto in finale all’Australian Open e al Roland Garros. Federer e Nadal, infatti, non ci saranno. Lo svizzero ha annunciato qualche giorno fa che dovrà ancora operarsi al ginocchio per cui camminerà con le stampelle per diverso tempo e mancherà dal circuito, ha detto, «per molti mesi». Ieri invece Rafa Nadal ha escluso di tornare a giocare nel 2021 e ha dato già appuntamento a tutti i tifosi per l’anno prossimo. «Il mio piede mi sta facendo soffiiie più del dovuto e ho bisogno di prendermi un po’ di riposo – ha detto in un video-messaggio condiviso sui suoi profili social – Dopo averne parlato con il mio staff e la mia famiglia, ho preso questa decisione. Penso sia la cosa giusta da fare per recuperare bene». Dopo la sconfitta a Washington contro il sudafricano Lloyd Harris, che resterà l’ultima partita del suo 2021, Nadal aveva spiegato di soffrire della congenita sindrome di Muller-Weiss almeno dal 2005. Il problema non gli ha impedito di giocare per tutti questi anni e di diventare il giocatore più vincente di sempre sulla terra battuta ma negli ultimi mesi, ha spiegato Nadal, «le cose non stanno andando come dovrebbero, come tutti vorrebbero. Dunque è arrivato il momento di cercare un trattamento diverso per alleviare o risolvere il problema». Il nuovo trattamento dovrebbe essere mirato a migliorare la vascolarizzazione, dunque l’irrorazione del sangue a livello del piede. A New York mancherà anche il campione in carica, l’austriaco Dominic Thiem che si porta dietro un problema al polso per cui non gioca dal torneo di Mallorca a giugno. Una scelta di prudenza che elimina un altro concorrente sulla strada di Novak Djokovic. […]

Nadal, «Il mio ’21 finisce qui» (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Tempi duri per i grandissimi. Dopo i forfeit agli US Open e per il resto della stagione causa infortuni di Federer e Thiem è arrivato via social anche quello, peraltro nell’aria dopo i ritiri dai Masters 1000 di Toronto e Cincinnati, di Nadal. Queste le sue dichiarazioni ufficiali: «Ciao a tutti, volevo comunicarvi che purtroppo devo concludere la stagione 2021. Onestamente, da un anno soffro molto più del previsto con il piede e ho bisogno dì prendermi un po’ di tempo. Dopo averne discusso con il team e la famiglia, ho preso questa decisione e penso che sia la strada da seguire per cercare di recuperare bene. Quest’anno ho dovuto rinunciare a cose che contano molto per me, come Wimbledon, le Olimpiadi e adesso lo US Open oltre a tanti altri eventi importanti, poiché non ho avuto la possibilità di allenarmi, prepararmi e competere nel modo in cui avrei voluto. Mi serve tempo per recuperare e cambiare qualcosa, cercare di capire come evolve la situazione del piede poiché è un fastidio che ho dal 2005, anche se non mi ha impedito di avere una carriera professionistica così lunga. E’ il momento di prendere delle decisioni e cercare un trattamento diverso per trovare una soluzione al problema o quantomeno migliorare la situazione, per continuare a giocare nei prossimi anni. Lavorerò sodo per cercare di continuare a godermi questo sport ancora per un po’». Nel Masters 1000 di Cincinnati non ci sono più Italiani in gara perché nella notte italiana tra giovedì e venerdì sono usciti negli ottavi Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Il primo, ancora alla ricerca della miglior condizione dopo lo stop per infortunio seguito alla prestigiosa finale di Wimbledon, si è arreso in due set a Felix Auger Aliassime. Sonego ha lottato alla pari con Stefanos Tsitsipas cedendo 6-4 al terzo. […]

Berrettini e gli azzurri, nuovo assalto alla storia (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

L’Italia del tennis vuole essere davvero “Big” a New York. Nel 2021 Jannik Sinner ha festeggiato la sua prima finale in un Masters 1000 e il primo titolo in un Atp 500. Matteo Berrettini ha giocato la prima finale azzurra di sempre a Wimbledon e la sua prima in un 1000 a Madrid. L’altoatesino, sconfitto da John Isner a Cincinnati, si concederà a New York un regalo posticipato di un paio di settimane per il ventesimo compleanno. Sarà infatti tra le prime sedici teste di serie, come non gli era ancora mai successo in uno Slam. E dunque avrà la certezza di non affrontare prima degli ottavi di finale i top player come Djokovic, Meclvedev o Tsitsipas. Da Cincinnati Fognini esce con qualche incognita di tenuta verso New York, dove non è più arrivato alla seconda settimana dal 2015. Berrettini, nonostante l’infortunio ancora non smaltito del tutto, è apparso comunque ottimista dopo la sconfitta contro il grande amico Felix Auger-Aliassime a Cincinnati. Il punteggio si spiega con la resa al di sotto degli standard della prima di servizio e i tanti gratuiti, conseguenza della fasciatura alla coscia ancora evidente, per il problema muscolare a causa del quale ha dovuto saltare i Giochi olimpici. «Ho preferito farlo – ha detto dopo la partita – perché stavo inconsciamente proteggendo il muscolo e sforzando troppo il resto del fisico. Spero però di poter giocare lo US Open senza protezione, anche mentalmente mi aiuterebbe tanto». Al torinese Lorenzo Sonego manca solo un po’ di esperienza nelle partite contro i top player. Ma il tennis che è capace di esprimere, come si è visto contro Stefanos Tsitsipas nonostante la sconfitta, è decisamente di alto livello. «Va su ogni pala, il suo movimento di piedi è incredibile. E’ un avversario malto pericoloso per i top player» ha detto il greco dopo il match.

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