Medvedev. L'uomo dell'estate mette nel mirino il n. 1 di Djokovic (Crivelli). Medvedev per la doppietta (Bertellino). Sinner, adesso obiettivo US Open (Mastroluca)

Rassegna stampa

Medvedev. L’uomo dell’estate mette nel mirino il n. 1 di Djokovic (Crivelli). Medvedev per la doppietta (Bertellino). Sinner, adesso obiettivo US Open (Mastroluca)

La rassegna stampa di venerdì 20 agosto 2021

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Medvedev. L’uomo dell’estate mette nel mirino il n. 1 di Djokovic (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Che agosto sarebbe senza Daniil? Esplode la lunga estate calda americana e Medvedev si prende di nuovo la scena. Accadde già nel 2019, quando il russo deflagrò nei tornei a stelle e strisce post Wimbledon, infilando quattro finali consecutive (che poi diventarono sei a San Pietroburgo e Shanghai) con il successo a Cincinnati, il primo Masters 1000 in carriera, e l’ultimo atto agii Us Open, perso solo al quinto set contro Nadal. L’anno scorso, invece, in questa stagione soffrì molto la ripartenza dopo il lockdown, ma adesso che la situazione è tornata vicina alla normalità e senza più il peso di bolle rigidissime, l’Orso moscovita torna a far valere il suo fresco blasone di superstar e avanza la candidatura non solo per quella vittoria Slam sfuggitagli allora a New York e questo gennaio in Australia, ma addirittura al numero uno di Djokovic. Intanto Daniil da numero due Atp ha imposto la legge del più forte e si è già preso Toronto, il quarto 1000 del suo palmarès, e a Cincinnati è nei quarti dopo aver dominato Dimitrov. Nella storia, solo sei giocatori sono riusciti a doppiare la vittoria nell’Open del Canada con il trionfo in Ohio e l’obiettivo è intrigante: «So che è dura, per due settimane di fila ti ritrovi contro i più forti giocatori del mondo, spesso in condizioni climatiche difficili: ma io sono giovane, in salute e il feeling con il mio gioco è al 100% e dunque voglio provarci e riuscirci». Dovesse alzare il trofeo del Western and Southern Open, nel ranking si porterebbe ad appena 493 punti dal Djoker, surriscaldando l’atmosfera degli incombenti Us Open (dal 30 agosto) […]

Medvedev per la doppietta (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Ancora pioggia su Cincinnati, nella giornata degli ottavi di finale nel Masters 1000 maschile (nella notte italiana sono scesi in campo Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini, opposti rispettivamente a Tsitsipas e Auger Aliassime) e de Wta 1000 femminile. Dopo 1 ora e 15 minuti di stop il via agli incontri. All’appello dei migliori 16 è mancato Jannik Sinner, che ha lottato fino all’ultimo 15 con il 36enne Isner, arrendendosi solo per 6-4 al terzo set. La svolta a favore dell’americano è arrivata nella parte centrale del tie-break che ha deciso il secondo set. Sinner si era portato in vantaggio 4-2 ma ha sbagliato nel punto successivo una palla corta non impossibile, restituendo il minibreak. Isner non si è fatto pregare e ha infilato cinque punti consecutivi prendendo il set e molta fiducia. Quella che gli è servita per capitalizzare un break nel set finale e chiudere 6-4. Sinner al termine ha lucidamente analizzato la sconfitta: «Avrei dovuto servire meglio nei momenti importanti, mettendo la prima palla. Nel secondo set avrei dovuto cogliere il break al nono gioco ma non ci sono riuscito. Con giocatori come Isner non è mai semplice. Non ti danno ritmo e tirano anche la seconda». L’americano ha elogiato Sinner per l’atteggiamento in campo, spesso glaciale a dispetto dei soli 20 anni di età: «E’ una delle stelle più promettenti che sosterrà il nostro sport negli anni a venire, e mi sembra anche in grado di gestire le tante pressioni che gli vengono dall’esterno». […] Daniil Medvedev intanto continua a mietere vittime e cerca di perseguire l’obiettivo, già centrato nel 2019, di mettere a segno la doppietta Toronto-Cincinnati. A cadere contro il suo gioco originale è stato il bulgaro Dimitrov.

Sinner, adesso obiettivo US Open (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Affrontare giocatori come John lsner, con i suoi 208 centimetri e un bagaglio di oltre 13 mila ace in carriera, non è affatto semplice. L’ha imparato a sue spese Jannik Sinner sconfitto 5-7 7-6(4) 6-4 al secondo turno a Cincinnati. Il punteggio testimonia l’equilibrio che ha caratterizzato l’incontro in cui l’altoatesino ha vinto più punti. «Nel primo set credo di aver giocato abbastanza bene, anche se avversari come isner non ti danno ritmo», ha detto l’azzurro, che ha portato a casa l’85% di punti quando ha servito la prima e chiuso la partita con undici ace, appena uno in meno dello statunitense. Più efficace anche con la seconda, Sinner è stato a tre punti dalla vittoria, sul 4-2 nel tiebreak del secondo set. «Lì ho sbagliato una palla, poi lui ha servito bene. Sul 4-4 ho sbagliato la risposta, avrei dovuto mettere almeno la palla in campo». Ma è sugli ultimi due punti in cui ha servito nel tiebreak che si concentrano le sue osservazioni, sempre molto lucide e spessa auto-critiche. Dopo aver salvato due set point con altrettanti ace nel primo parziale, Sinner ha provato a fare lo stesso nel momento chiave del secondo. «Ho forzato anche durante il tiebreak, ma in quel momento non era la scelta giusta da fare» ha ammesso l’azzurro. L’altoatesino non ha ancora grande esperienza in partite simili, contro battitori così potenti e dal servizio tanto insidioso da contrastare. Sfide che richiedono un approccio diverso dalle altre. Il suo modo di stare in campo e di cercare soluzioni ai problemi ha stupito lo stesso Isner: «Jannik ha tutto per fare cose straordinarie – ha detto il 36enne USA – e soprattutto ha una gran testa sulle spalle. E’ rimasto freddo e lucido per tutta il match, ed è qualcosa di speciale per un ragazzo di vent’anni. Mi aspetto che in futuro vinca grandissimi tornei, so che in tanti lo dicono e per questo sente una forte pressione addosso. Però sembra in grado di gestirla bene. Sara una delle stelle che guideranno il nostro sport nei prossimi anni».

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