US Open: l'incantesimo continua, Raducanu in finale

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US Open: l’incantesimo continua, Raducanu in finale

La qualificata Emma Raducanu raggiunge la finale dello US Open battendo Maria Sakkari. Si giocherà il titolo con la 19enne canadese Leylah Fernandez

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Emma Raducanu - 2021 US Open (Darren Carroll/USTA)
 

[Q] E. Raducanu b. [17] M. Sakkari 6-1 6-4

Anche sotto le luci della sessione serale, con la partita che è terminata pochi minuti prima di mezzanotte, la carrozza di Emma Raducanu non si è trasformata in zucca, ma ha continuato a viaggiare sulla nuvola nella quale si trova da quasi tre settimane. La prima qualificata nella storia dello US Open a raggiungere la finale l’ha fatto senza perdere un set e cedendo solamente 27 games in tutto (43 se si considerano anche i tre turni di qualificazioni).

Ghiaccio secco nelle vene, Raducanu ha continuato a macinare il suo gioco senza preoccuparsi di dove fosse o di chi ci fosse dall’altra parte della rete. Maria Sakkari, che spesso nella sua carriera ha tremato in momenti importanti, ha iniziato il match con grande titubanza ed ha pagato carissima l’esitazione, che ha lasciato scappare la ragazzina, dandole ancora maggiore fiducia e tranquillità.

A livello tecnico Sakkari è stata sopraffatta in fase di risposta, non è riuscita a ricavare i punti che solitamente estrae dal servizio, e si è fatta comandare da fondocampo dai colpi ficcanti di Raducanu, sempre lestissima a infilare un tracciante lungolinea nel campo lasciato vuoto dal rientro al centro dell’avversaria.

IL MATCH – Con la compostezza che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica tipicamente “British”, Raducanu tiene il primo game di battuta rimediando a un paio di errori iniziali annullando tre palle break e mettendo a segno due ace. Anche se dovrebbe essere lei quella con maggiore esperienza, Sakkari sente moltissimo la pressione cede subito il servizio con un doppio fallo e tre gratuiti, dando il via alla fuga della giovane britannica, che risale da 0-40 anche nel gioco successivo e si issa 3-0.

Maria Sakkari – 2021 US Open (Darren Carroll/USTA)

I colpi di Raducanu schioccano come frecce dall’arco e Sakkari appare in grande difficoltà a tenere scambi così veloci e aggressivi, e probabilmente deve gestire anche lo shock di essersi trovata davanti un compito in classe così difficile da risolvere. La greca commette altri due doppi falli nel gioco seguente ed è il 4-0 che segna il destino del primo set: finisce 6-1 per Raducanu in 37 minuti.

Sembra impossibile scovare un’incrinatura nell’armatura della ragazza britannica, che colpisce rovesci con una pulizia invidiabile e soprattutto riesce ad aggredire il servizio di Sakkari, stasera molto meno efficace del match di quarti di finale con Pliskova. Nel palleggio è quasi sempre la greca a sbagliare per prima mentre Raducanu imperversa con rovesci lungolinea o inside-out per cogliere Sakkari in contropiede. I game di servizio della greca diventano un calvario: break subito sull’1-1 a causa di tre gratuiti, rimonta da 15-40 sull’1-3, un’altra da 0-40 con cinque palle break da cancellare sul 2-4. Maria urla e strepita per darsi la carica, trascinando il poco pubblico rimasto sugli spalti ben oltre le 23 di questo giovedì sera.

Quando Raducanu deve servire per il match sul 5-4 il boato dagli spalti sale altissimo, ma nemmeno questo riesce a scuotere la diciottenne che aggiunge un altro tassello alla più straordinaria storia tennistica dell’ultimo decennio.

In finale si incontreranno dunque due teenager: Leylah Fernandez, 19 anni appena compiuti, ed Emma Raducanu, 18 anni e 10 mesi. Sarà la finale del Grande Slam più giovane da quella dello US Open 1999 giocata da una quasi diciottenne Serena Williams e una quasi diciannovenne Martina Hingis. Le due si sono incontrate solamente una volta, al secondo turno del torneo juniores di Wimbledon nel 2018, quando Raducanu vince 6-2, 6-4. Ma questa volta la posta in palio sarà molto più alta.

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