WTA
Le protagoniste WTA: i top e i flop degli outfit slam del 2021
I top e flop delle mise delle campionesse negli slam 2021. I completi più d’effetto e i più deludenti

Mancano poche ore all’avvio della stagione 2022. È tempo di stilare gli ultimi bilanci e di dare un ultimo sguardo ai risultati significativi, ai campioni e campionesse più vincenti, più deludenti, alle sorprese del circuito, ai colpi più entusiasmanti, a certe curiosità che hanno caratterizzato questo anno che sta per concludersi. Tra queste, ecco una riflessione sulle migliori e peggiori mise indossate in campo. In particolare, per quanto riguarda le ragazze, chi è stata la più elegante? Chi ha indossato l’outfit più improbabile? E quello più originale? Facciamo dunque una rapida carrellata dei top e flop fashion sfoggiati negli slam dalle campionesse WTA.
Australian Open
Serena Williams
Decisamente un flop la tutina asimmetrica – lunga a metà – della campionissima americana. Lo sappiamo, Serena osa sempre, soprattutto in fatto di moda. A volte è un successo, altre volte tende ad esagerare sfociando nel kitch. È il caso di questo body, con la gamba sinistra scoperta. Certo, è originale ma il buon gusto lascia a desiderare. Va bene l’omaggio alla leggenda dell’atletica leggera Florence Griffith Joyner ma, insomma, è un capo che manca di leggerezza e raffinatezza, esaltando solo il lato “aggressivo” della Serena tennista. La scelta dei colori è invece abbastanza azzeccata, nero e fucsia, con un tocco di celeste, grintosi come colei che li indossa ma, nel complesso, questa catsuit a metà proprio non convince.

Jennifer Brady
La mise della finalista Jennifer Brady è uno dei più indovinati. Si tratta di un vestitino estremamente semplice ma fresco e leggero, grazie alla tinta azzurro pastello, che ispira un che di frescura nelle torride giornate australiane. Il gonnellino è leggermente movimentato da piegoline delicate. Molto carino.

Roland Garros
Serena Williams
Ancora Serena. Ma questa volta la scelta è vincente. Molto frizzante ed esplosivo l’abito verde menta, un po’ fluo, che spicca alla grande sulla terra rossa. A differenza di quello indossata a Melbourne, questo completo coniuga perfettamente la grinta e la grazia che caratterizzano la personalità di Serena. Il gonnellino, di un verde più chiaro e più fluorescente rispetto alla maglietta, delicato e leggero, aggiunge un tocco di eleganza al completo che, con i soli pantacourt e la maglietta, non sarebbe stato affatto elegante. La fascia blu notte in vita è perfetta per far risaltare la luminosità dell’abito e lo rende ancora più raffinato. Ma non finisce qui. La vera chicca sono le scarpe sulle quali “Queen” Serena ha fatto aggiungere la scritta “Je ne m’arrêtrai” jamais” (non mi fermerò mai). Una frase che, in qualche modo, riassume perfettamente la storia e la carriera di Serena. La più giovane delle sorelle Williams infatti è ancora a caccia dello slam n. 24 ma, a 40 anni, la corsa, per lei, non è affatto finita.

Vika Azarenka
Molto, troppo minimal la mise dell’ex n. 1 del mondo. Un abitino nero, essenzialissimo. I pantacourt, anch’essi neri, sono troppo lunghi rispetto al gonnellino, molto corto. Forse il brand americano che veste Vika avrebbe potuto fare un po’ di più per una giocatrice dalla personalità così spiccata e interessante come quella della bielorussa. Peccato.
Wimbledon
Serena Williams
A Church Road, l’ingresso in campo di Serena è degno di una regina. Per l’edizione 2021 dei Championships, l’ex n. 1 del mondo esordisce con tanto di strascico. Eccessivo? Certo, è Serena. Tuttavia, la scelta è davvero originale e questa volta la tennista statunitense, pur sfiorando il kitch, allo stesso tempo cade in piedi, rendendo regale un completo già molto bello. L’abito monospalla, ma solo a metà, sulla spalla destra (il braccio sinistro è coperto con manica lunga), ha grande personalità ed è elegante. La gonna – graziosa, leggera, ampia – è molto raffinata. Insomma, un abito complesso, studiato e realizzato per una campionessa mai banale.

Karolina Pliskova
Un po’ deludente il completo della tennista ceca. La canotta è molto accollata, semplicissima; unico vezzo: un incrocio sulla parte alta della schiena, ma assai consueto nel suo genere. Il gonnellino è altrettanto semplice e un po’ svasato. Un completo decisamente molto banale.

US Open
Emma Raducanu.
A New York, la soprpresa dell’anno, Emma Raducanu, non incanta solo per il suo tennis perfetto ma anche per il suo abbigliamento. Il completino della Nike con cui stravince il suo primo slam è semplicemente delizioso. Un completo dallo stile vintage, che ricorda gli outfit anni ’70. La canotta con lo scollo a ‘V’, rossa, con le spalline larghe dai bordi color blu notte, è accesa ed elegante al tempo stesso; semplice, in fondo, ma di grande effetto. Il gonnellino, blu notte, come i bordi delle spalline della canotta, è leggermente largo, con delle pense rosse. Insomma, dai colori alla linea, si tratta di un outfit fresco, grintoso e raffinato al tempo stesso, proprio come la deliziosa Emma. Un bel richamo ai fasti del tennis d’antan, per celebrare le nuove stelle del futuro.

Maria Sakkari
Peccato per Maria Sakkari che, oltre a perdere in semifinale con la Raducanu, indossa un outfit che non convince affatto. Per niente gradevole il colore del gonnellino, un verde militare, con chiazze più scure, quasi nere. Una tinta che non si sposa per nulla con le velleità vezzose del volant sul bordo inferiore. Lo stesso gonnellino ha inoltre una fascia larga in vita, che ne appesantisce la foggia. La canotta, semplice, corta e aderente, di un color salmone, mal si adatta alla gonna. Una mise che sfiora il kitch. Deludente.

Flash
Wimbledon, prosegue la favola di Maria: battuta Ostapenko dopo due match point annullati. Ai quarti anche Bouzkova e Niemeier
La lettone butta via una grande occasione. Ai quarti derby tedesco Maria-Niemeier

Tatjana Maria continua a sognare. La giocatrice tedesca, che negli ultimi 9 Slam giocati non aveva mai superato il primo turno o le qualificazioni, è nei quarti di finale di Wimbledon dopo aver battuto Jelena Ostapenko in tre set (5-7 7-5 7-5). La lettone ha anche avuto due match point sul 7-5 5-4, ma Maria è stata fredda nell’annullarli con due prime vincenti. L’incontro è stato gradevole nel corso del primo set anche in virtù dello scontro tra due stili molto diversi: la costante – e in alcuni casi scriteriata – ricerca del vincente di Ostapenko contro i back di dritto e di rovescio di Maria. Nel secondo e nel terzo, però, la quantità di errori della lettone si è alzata notevolmente e allora la tedesca ha intelligentemente optato per una strategia sempre più attendista, costringendo l’avversaria a spingere su palle basse e senza peso. Al prossimo turno sarà un inedito derby tedesco con Niemeier: due giocatrici – mai affrontatesi – a cavallo della top 100 che giocheranno martedì il match più importante della loro carriera. In palio c’è la semifinale a Wimbledon.
Il match si apre a suon di parziali: il primo è della tedesca che, dopo aver perso il primo gioco, infila 15 punti dei successivi 20. Ciò però non le vale il doppio break per colpa di un paio di brutti errori in lunghezza con il dritto. Ne approfitta per mettersi in partita la lettone che mette a segno un parziale di 12-3. La campionessa al Roland Garros del 2017 trova la pazienza e il timing per spingere senza esagerare sulle variazioni in back della tedesca e si porta così sul 4-3. Dopo l’alternarsi degli strappi nella prima parte del set, la volata finale è più regolare e infatti si va molto vicini al tie-break. Maria ha una palla per il 6-6 ma la prima non l’aiuta nel tentativo di arginare la spinta costante di Ostapenko. Commette poi un doppio fallo rilevato dalla sola Jelena che si ferma per chiamare il falco: la lettone vince la scommessa e poi mette il punto esclamativo con il dritto che le vale il 7-5 dopo 40 minuti.
Il secondo set si apre sulla scia di come era finito il primo. Ostapenko, a mente libera dopo essersi scrollata di dosso la tensione del primo parziale, si porta sul 3-0 in 10 minuti. Maria, però, rimane mentalmente nel match in attesa di un calo dell’avversaria. Gli errori di Jelena, in effetti, arrivano sul 4-2 in suo favore e la tedesca brekka. Sul 5-4 per Ostapenko, Tatjana deve però servire per rimanere nel match ed è la sua battuta a fare il bello e il cattivo tempo: sulla seconda della tedesca Jelena non ha problemi ad aggredire, ma quando la prima entra fa male. Proprio con due prime pesanti la numero 103 del mondo annulla altrettanti match point e nel gioco successivo brekka anche. Con freddezza invidiabile, Maria chiude poi il set tenendo a zero il servizio.
Anche in avvio di terzo set Ostapenko parte bene ma poi sul 2-0 in suo favore si blocca, sbagliando tutto il possibile e anche qualcosa di più. La lettone fa sempre più fatica a piegarsi sui colpi senza peso in back della tedesca. È comunque la numero 17 del mondo ad avere in mano le sorti della partita rimanendo in grado di tirare fuori vincenti non scontati. Maria, invece, è attendista, chiama spesso a rete l’avversaria e prova a farle giocare sempre un colpo in più. È questo il copione del punto che dà alla tedesca il break per poter servire per il match: Ostapenko sbaglia uno smash ed è 5-4. Maria, però, tentenna e parte con un doppio fallo. La lettone, invece, deresponsabilizzata dal punteggio, si lascia andare e rientra nel match. Ma Maria continua a crederci, mentre Jelena torna a sbagliare: chiuderà con 57 non forzati. Questa volta la 34enne tedesca non trema e sfrutta il crescente nervosismo di Ostapenko (senza challenge ma convinta che la palla che ha dato il break del 6-5 all’avversaria fosse fuori) per mettere la parola fine su questa partita, ma non sul suo sogno. Prima di questo Wimbledon, solo una volta era arrivata al terzo turno in uno Slam: nel 2015, proprio ai Championships.
BOUZKOVA E NIEMEIER OK – Primo quarto Slam in carriera anche per Maria Bouzkova, che ha battuto Caroline Garcia 7-5 6-2. Per lei una cavalcata senza macchia: per lei sono otto i set consecutivi vinti dopo aver perso il primo del suo torneo contro Danielle Collins. In tre occasioni su quattro ha battuto giocatrici davanti a lei nel ranking. E dire che nei precedenti 13 Slam non aveva mai oltrepassato il secondo turno. Una ceca ha raggiunto i quarti di Wimbledon in ciascuna delle precedenti tre edizioni. Ora per lei c’è la vincente di Jabeur-Mertens.
Se Bouzkova è l’outsider che sta giocando il miglior torneo della carriera, la 22enne tedesca Jule Niemeier è la giovane emergente che si sta proponendo come possibile protagonista del tennis femminile. Jule ha centrato anch’essa il suo primo quarto Slam cancellando le ultime speranze britanniche nel tabellone femminile: sconfitta Heather Watson con un secco 6-2 6-4. Al suo battesimo sul Centre Court, Niemeier ha mostrato grande personalità vincendo cinque game di fila per vincere il primo set, e sei degli ultimi otto nel secondo set, dopo essere stata sotto 2-0. Ora per lei c’è il derby tedesco contro Maria.
Flash
Wimbledon, il day after di Tan: dà forfait in doppio e la compagna non la prende bene
Dopo la vittoria su Serena Williams, Harmony Tan ha rinunciato all’impegno con Korpatsch. La tedesca: “Si deve scusare”

Difficilmente quanto successo in questa giornata di oggi avrà ridotto la sua gioia, ma non è stato un risveglio facile per Harmony Tan. La francese di origi cinesi e vietnamiti avrà probabilmente pensato come prima cosa che non era stato un sogno: ha davvero battuto Serena Williams sul centrale di Wimbledon. Poi avrà iniziato a percepire qualche scricchiolio proveniente dal suo corpo, qualche muscolo più affaticato del solito: il match di ieri sera, durato 3 ore e 10 minuti, è stato infatti il più lungo della sua carriera (il suo precedente record era di 2 e 47). Dopo essersi consultata con il suo team, all’ora di pranzo Harmony ha preso il suo smartphone e ricercato nella rubrica il nome Tamara Korpatsch. È – anzi, avrebbe dovuto essere – la sua compagna di doppio per questo Wimbledon. Le ha mandato un messaggio per informarla che non era nelle condizioni per giocare il loro incontro di primo turno contro Olaru/Kichenok.
Tamara non l’ha presa bene, tutt’altro. Ha dovuto rinunciare al suo primo Slam in doppio e a circa 7 mila euro – che male non fanno. Soprattutto alla tedesca, che lunedì ha perso in singolare al terzo set contro Watson, non sono piaciuti il modo e la motivazione scelti da Tan per avvisarla. Nella comunicazione ufficiale della direzione arbitrale del torneo si parla di “infortunio alla coscia”. Korpatsch ha riferito sulla sua pagina Instagram che nel messaggio ricevuto da Tan, quest’ultima le ha detto che non sarebbe stata in grado di correre dopo il match di ieri. La tedesca non ha nascosto la sua rabbia e non si è trattenuta: “Se sei a pezzi il giorno dopo aver giocato una partita di tre ore, non puoi competere a livello professionistico” – ha detto, aggiungendo che in un’occasione a lei è capitato di restare in campo per 6 ore e mezza in una giornata e di giocare un incontro di singolare in quella successiva.
Inoltre, secondo Tamara non è stato giusto che la francese l’abbia informata così tardi: non in mattinata, ma solo intorno alle 14 locali, a un paio d’ore dall’inizio del loro incontro. La tedesca ha rincarato la dose così: “Mi ha chiesto lei di giocare in doppio insieme prima del torneo, non io”. E ha poi glissato con un “mi deve delle scuse”.
Domani Tan giocherà per la terza volta in carriera un match di secondo turno in uno Slam. E con Sorribes Tormo potrebbe anche non servire un’impresa per proseguire la corsa. Contro Serena, la francese ha infatti dimostrato di avere un gioco – per certi versi vintage – che si adatta bene all’erba. A questo punto c’è però l’incognita proveniente dalle sue condizioni fisiche. La scelta di rinunciare al doppio per riposare le sarà sufficiente per giocarsela contro la spagnola o il problema alla coscia è serio? Di sicuro, il risentimento di Korpatsch non verrebbe meno se si ritrovasse a vedere la sua ormai ex compagna in ottima salute nella partita di domani.
evidenza
WTA Ranking: Jabeur n.2 con soli 4340 punti. È un’anomalia?
Ons Jabeur raggiunge per la prima volta in carriera il n.2 del ranking. Le sono sufficienti 4340 punti, che, prima della pandemia, corrispondevano a posizioni di classifica più arretrate. Kvitova e Garcia macinano posizioni

Ci siamo. Parte oggi una delle edizioni più controverse dei Championships. Come tutti ormai sanno, non saranno presenti gli atleti di nazionalità russa e bielorussa e non saranno assegnati punti in classifica per questo slam. Pertanto, il Rothesay International Eastbourne e il Bad Homburg Open presented by Engel & Voelkers sono stati le ultime occasioni di guadagnare punti per le “erbivore” nella già breve stagione sul verde. E proprio un’erbivora DOC si è aggiudicata il WTA 500 di Eastbourne: Petra Kvitova torna a vincere un torneo su questa superficie dal lontano successo a Birmingham 2018. Sconfitta nettamente in finale la campionessa uscente Jelena Ostapenko, che aveva avuto ragione nel match precedente della nostra Camila Giorgi. Il WTA 250 di Bad Homburg, invece, è stato vinto da una rediviva Caroline Garcia che ha battuto, in tre set, Bianca Andreescu, tornata in finale, seppur in un torneo “minore”, dopo quella di Miami 2021. Andiamo a vedere come questi risultati hanno influito sulla classifica di oggi 27 giugno 2022.
LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Iga Swiatek | 16 | 8576 |
2 | +1 | Ons Jabeur | 19 | 4340 |
3 | -1 | Anett Kontaveit | 20 | 4306 |
4 | 0 | Paula Badosa | 25 | 4245 |
5 | 0 | Maria Sakkari | 21 | 4205 |
6 | 0 | Aryna Sabalenka | 20 | 4046 |
7 | 0 | Karolina Pliskova | 17 | 3777 |
8 | 0 | Danielle Collins | 19 | 3255 |
9 | 0 | Jessica Pegula | 17 | 3156 |
10 | 0 | Garbiñe Muguruza | 20 | 3015 |
11 | 0 | Emma Raducanu | 23 | 2952 |
12 | 0 | Coco Gauff | 17 | 2886 |
13 | 0 | Daria Kasatkina | 21 | 2645 |
14 | +1 | Barbora Krejcikova | 17 | 2593 |
15 | +1 | Leylah Fernandez | 22 | 2590 |
16 | +1 | Belinda Bencic | 19 | 2585 |
17 | -3 | Jelena Ostapenko | 19 | 2431 |
18 | +1 | Simona Halep | 19 | 2315 |
19 | -1 | Angelique Kerber | 15 | 2199 |
20 | 0 | Victoria Azarenka | 15 | 2086 |
21 | +1 | Veronika Kudermetova | 22 | 2045 |
22 | +1 | Jil Teichmann | 24 | 2023 |
23 | -2 | Elena Rybakina | 23 | 1990 |
24 | 0 | Madison Keys | 19 | 1964 |
25 | 0 | Amanda Anisimova | 18 | 1840 |
26 | +5 | Petra Kvitova | 21 | 1795 |
27 | -1 | Camila Giorgi | 21 | 1787 |
28 | +1 | Beatriz Haddad Maia | 37 | 1782 |
29 | -2 | Martina Trevisan | 35 | 1744 |
30 | -2 | Ekaterina Alexandrova | 22 | 1706 |
31 | -1 | Elise Mertens | 22 | 1615 |
32 | 0 | Sorana Cirstea | 24 | 1430 |
33 | 0 | Yulia Putintseva | 22 | 1420 |
34 | +2 | Anhelina Kalinina | 33 | 1417 |
35 | -1 | Aliaksandra Sasnovich | 23 | 1411 |
36 | -1 | Alison Riske-Amritraj | 24 | 1381 |
37 | +7 | Alizé Cornet | 23 | 1311 |
38 | +1 | Kaia Kanepi | 23 | 1297 |
39 | -2 | Shelby Rogers | 26 | 1296 |
40 | -2 | Elina Svitolina | 17 | 1270 |
41 | 0 | Shuai Zhang | 34 | 1240 |
42 | 0 | Naomi Osaka | 11 | 1235 |
43 | 0 | Irina-Camelia Begu | 21 | 1234 |
44 | +1 | Ajla Tomljanovic | 23 | 1221 |
45 | -5 | Sara Sorribes Tormo | 22 | 1221 |
46 | 0 | Alison Van Uytvanck | 27 | 1215 |
47 | 0 | Liudmila Samsonova | 26 | 1210 |
48 | 0 | Sloane Stephens | 17 | 1190 |
49 | 0 | Marketa Vondrousova | 17 | 1182 |
50 | 0 | Mayar Sherif | 40 | 1175 |
Questa è la classifica delle prime cinquanta. Ricordiamo che oggi uscivano, tra gli altri, i punti del Viking International di Eastbourne 2021 e del Bad Homburg Open presented by Engel & Volkers 2021. Possiamo notare che:
- In top10, come abbiamo anticipato, Ons Jabeur è la nuova n.2 del ranking. Approfittando del forfait a Eastbourne di Anett Kontaveit (-1, n.3), che nel 2021 aveva raggiunto la finale, la tunisina diventa la prima atleta di origine africana ad arrivare così in alto in classifica, ritoccando un record già stabilito da lei una settimana fa. La sua permanenza al n.2 durerà poco. A Jabeur usciranno i punti dei quarti a Wimbledon 2021, e scenderà ineluttabilmente al n.5 tra due settimane, superata di nuovo da Kontaveit ma anche da Maria Sakkari e Paula Badosa. In un commento al mio articolo della settimana scorsa si evidenziava come sino a pochi anni fa servisse un punteggio molto più alto per arrivare in top5. E in effetti, è vero che, ad esempio, nel 2019, prima di Wimbledon, con 4340 punti Jabeur sarebbe stata n.8. La ragione principale di questa “anomalia” è stato il ritiro di Ashleigh Barty, che ha portato con sé migliaia di punti che non sono stati ridistribuiti, ovviamente. Approssimativamente, possiamo vedere che la differenza tra la somma dei punti delle prime dieci nel 2019 e quella della top10 di oggi è di circa 7100 punti, che corrisponde, all’incirca, al vuoto lasciato dall’australiana. Tuttavia, questa situazione meriterebbe un approfondimento perché potrebbero anche esserci altre ragioni da prendere in considerazione. Non possiamo infatti ignorare che al ritiro della n.1 nel pieno della carriera si sono aggiunte le crisi di atlete potenzialmente di vertice, come Osaka e Andreescu, e di alcune delle “senatrici” del circuito (Halep, Muguruza e Pliskova). E dopo Wimbledon, la classifica sarà ancora più livellata verso il basso: ad esempio a Emma Raducanu saranno sufficienti poco più di 2700 punti per diventare n.10.
- In top20, scende di tre posti Jelena Ostapenko (n.17) che non si è confermata a Eastbourne. Un posto in meno anche per Angelique Kerber (-1, n.19), sconfitta nei quarti in Germania, dove era la campionessa in carica.
- Per quanto riguarda le posizioni dalla n.21 alla n.50, Veronika Kudermetova (+1, n.21) segna il best ranking, e si porta a un passo dalle venti. Cinque posti in più per Petra Kvitova, che scalza dal n.26 la nostra Giorgi (-1, n.27). Solo una posizione guadagnata per Beatriz Haddad Maia (n.28), ma sufficiente per ritoccare il best ranking. La semifinale di Bad Homburg frutta invece ad Alizé Cornet (n.37) ben 7 posti in più.
- Alle spalle delle migliori cinquanta, le atlete in maggior progresso sono Caroline Garcia (+20, n.55), Bianca Andreescu (+8, n.56), Donna Vekic (+11, n.82), Harriet Dart (+9, n.94), per la prima volta nelle cento, e Lesia Tsurenko (+13, n.101), che si riaffaccia alle porte della top100
LE ATLETE CHE PERDONO MAGGIORMENTE TERRENO
Non sono molte le atlete in grosse difficoltà. Segnaliamo Sara Sorribes Tormo (-5, n.45), Katerina Siniakova (-16, n.79), finalista a Bad Homburg 2021, e Dalma Galfi (-8, n.89), che dilapida i punti conquistati una settimana fa con la vittoria all’ITF di Ilkey.
LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE
È una settimana dominata dal segno meno per le nostre connazionali. Perdono posizioni sia Camila Giorgi (-1, n.27), nonostante la semifinale in Inghilterra (ma sale di 19 posti nella RACE), sia Martina Trevisan (-2, n.29), che diventerà n.1 d’Italia dopo Wimbledon. Jasmine Paolini (+1, n.72) supera di nuovo Lucia Bronzetti (-1, n.73). Quattro posti in più per Sara Errani (n.161), mentre retrocedono pesantemente Cristiana Ferrando (-11, n.272), Camilla Rosatello (-22, n.301) e Bianca Turati (-9, n.409).
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
27 | -1 | Camila Giorgi | 21 | 1787 |
29 | -2 | Martina Trevisan | 35 | 1744 |
72 | +1 | Jasmine Paolini | 28 | 884 |
73 | -1 | Lucia Bronzetti | 41 | 875 |
119 | -2 | Elisabetta Cocciaretto | 21 | 557 |
161 | +4 | Sara Errani | 27 | 405 |
182 | +4 | Lucrezia Stefanini | 43 | 362 |
234 | 0 | Federica Di Sarra | 29 | 299 |
272 | -11 | Cristiana Ferrando | 29 | 247 |
278 | +2 | Giulia Gatto-Monticone | 28 | 234 |
301 | -22 | Camilla Rosatello | 31 | 215 |
321 | +1 | Martina Di Giuseppe | 40 | 203 |
379 | +1 | Lisa Pigato | 30 | 146 |
393 | -5 | Anna Turati | 26 | 143 |
409 | -9 | Bianca Turati | 27 | 131 |
410 | -1 | Stefania Rachel Rubini | 26 | 130 |
422 | +1 | Deborah Chiesa | 22 | 124 |
439 | -1 | Angelica Moratelli | 31 | 116 |
445 | -3 | Nuria Brancaccio | 30 | 115 |
474 | +4 | Jessica Pieri | 24 | 100 |
NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA
Marta Kostyuk si riappropria del n.6, sorpassando Diane Parry. Sono stazionarie tutte le altre posizioni del Next Gen ranking, la classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2002.
Posizione | Variazione | Giocatrice | Anno | Classifica WTA |
1 | 0 | Emma Raducanu | 2002 | 11 |
2 | 0 | Cori Gauff | 2004 | 12 |
3 | 0 | Leylah Fernandez | 2002 | 15 |
4 | 0 | Qinwen Zheng | 2002 | 52 |
5 | 0 | Clara Tauson | 2002 | 53 |
6 | +1 | Marta Kostyuk | 2002 | 76 |
7 | -1 | Diane Parry | 2002 | 77 |
8 | 0 | Daria Snigur | 2002 | 130 |
9 | 0 | Elina Avanesyan | 2002 | 133 |
10 | 0 | Linda Noskova | 2004 | 142 |
LA RACE
Jelena Ostapenko sale di quattro posti e si posiziona la n.13. Entra in top20 Beatriz Haddad Maia (+3, n.20). Ci sono interessanti movimenti alle spalle della top20: Petra Kvitova (+17, n.22), Caroline Garcia (+26, n.36), Bianca Andreescu (+18, n.40) e Camila Giorgi (+19, n.41).
Posizione | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Iga Swiatek | 10 | 7290 |
2 | 0 | Ons Jabeur | 12 | 2990 |
3 | 0 | Coco Gauff | 12 | 2262 |
4 | 0 | Jessica Pegula | 11 | 2232 |
5 | 0 | Maria Sakkari | 13 | 2182 |
6 | 0 | Daria Kasatkina | 13 | 2071 |
7 | 0 | Paula Badosa | 13 | 2008 |
8 | 0 | Belinda Bencic | 12 | 1816 |
9 | 0 | Veronika Kudermetova | 13 | 1783 |
10 | 0 | Danielle Collins | 7 | 1756 |
11 | 0 | Madison Keys | 12 | 1678 |
12 | 0 | Simona Halep | 11 | 1661 |
13 | +4 | Jelena Ostapenko | 12 | 1572 |
14 | -1 | Aryna Sabalenka | 14 | 1538 |
15 | 0 | Amanda Anisimova | 11 | 1516 |
16 | -2 | Anett Kontaveit | 9 | 1496 |
17 | -1 | Ekaterina Alexandrova | 13 | 1316 |
18 | 0 | Martina Trevisan | 11 | 1227 |
19 | 0 | Elena Rybakina | 14 | 1208 |
20 | +3 | Beatriz Haddad Maia | 13 | 1201 |